Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per imprese conciarie: i requisiti per presentare domanda

Rosy D’Elia - Incentivi alle imprese

Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per le imprese conciarie: a prevedere gli incentivi per la realizzazione di progetti d'investimento orientati all'innovazione è il Decreto Sostegni bis. Requisiti e spese ammissibili definite nel Decreto MISE e MEF firmato lo scorso 30 dicembre. Si attendono le istruzioni per presentare domanda.

Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per imprese conciarie: i requisiti per presentare domanda

Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per le imprese conciarie, gli importi crescono in caso di progetti presentati dall’intero distretto. L’articolo 8 al comma 2 quater del Decreto Sostegni bis ha stanziato 10 milioni di euro finalizzati a sostenere programmi d’investimento.

Arriva, ora, il decreto attuativo che stabilisce requisiti e spese ammissibili: il testo congiunto del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Economia e delle Finanze è stato firmato lo scorso 30 dicembre ed è alla Corte dei Conti per la registrazione. La misura non è ancora del tutto operativa: si attendono ora le istruzioni per presentare domanda ad Invitalia.

I contributi possono essere richiesti per la realizzazione di progetti in grado di accrescere la competitività delle imprese beneficiarie e di avere effetti positivi su tutto il distretto conciario di appartenenza basati su investimenti ad alto contenuto di innovazione e sostenibilità, comprese attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale che però non possono essere preponderanti.

Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per le imprese conciarie

Si ha diritto ai contributi a fondo perduto destinati alle imprese conciarie per i progetti, da 50.000 a 500.000 euro, capaci di garantire una sostenibilità ambientale e finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • l’introduzione, nell’attività dell’impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo per:
    • l’ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o loro significativa ridefinizione tecnologica in senso innovativo;
    • l’introduzione di contenuti e processi digitali;
  • la minimizzazione degli impatti ambientali dei processi produttivi secondo principi di ecosostenibilità ed economia circolare;
  • la creazione o il consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario per favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.

Le agevolazioni consistono nell’erogazione di contributi a fondo perduto pari al 50 per cento delle spese ammissibili.

La richiesta di accesso alle agevolazioni può arrivare anche dall’intero distretto conciario che deve, però, prevedere più progetti coordinati finalizzati ad ottenere effettivi vantaggi competitivi, anche secondo una logica di filiera.

Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per le imprese conciarie: le spese ammissibili

Le attività devono essere realizzate presso la sede ubicata in Italia indicata nella domanda di agevolazione e comunque nell’ambito territoriale e funzionale del distretto conciario di appartenenza e devono essere avviate dopo la data di presentazione della domanda ed entro 18 mesi dalla data del provvedimento di
concessione.

Di seguito i limiti stabiliti dal Decreto MISE.

Spese ammissibiliImporto
Limite minimo per impresa conciaria 50.000 euro
Limite massimo per impresa conciaria 200.000,00 euro

In caso di progetti di creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze presentati da 5 imprese di un intero distretto il limite massimo di uno di questi può arrivare a 500.000 euro.

Rientrano nell’elenco di spese ammissibili le seguenti voci:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerente agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale è richiesta l’agevolazione per un massimo del 10 per cento dell’importo del progetto;
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili, solo per i progetti di creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze nel limite del 30 per cento degli investimenti previsti;
  • fino a un massimo del 30 per cento è possibile anche includere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in particolare;
  • e ancora solo per il 20 per cento è ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20 per cento delle spese complessive.

Contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro per le imprese conciarie: i requisiti per presentare domanda

Le imprese conciarie interessate a beneficiare dei contributi a fondo perduto del DL Sostegni bis dovranno presentare in via telematica un’apposita domanda ad Invitalia secondo le istruzioni che arriveranno sempre dal MISE.

In ogni caso, possono presentare la richiesta di accesso agli incentivi le imprese che fanno parte di un distretto conciario presente nel territorio nazionale operanti nell’industria conciaria che presentano i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • avere sede legale o operativa sul territorio nazionale e, comunque, operare nell’ambito territoriale e funzionale del distretto conciario di appartenenza, secondo quanto previsto nella determinazione regionale di riconoscimento dello stesso distretto;
  • non avere beneficiato del contributo per il settore moda previsto dalla Legge di Bilancio 2021;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, condizione che non si applica alle microimprese e piccole imprese, a patto che si rispetto quando stabilito nel punto precedente e che le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con obblighi contributivi.

Per i dettagli sulle richieste sarà necessario seguire le istruzioni in arrivo, nel frattempo il testo del decreto MISE anticipa la documentazione utile per procedere con la domanda ad Invitalia.

Tra gli altri dettagli gli aspiranti beneficiari dovranno fornire:

  • profilo dell’impresa richiedente;
  • descrizione dell’iniziativa proposta e delle finalità previste;
  • descrizione degli elementi necessari a determinarne il costo, la funzionalità e la coerenza delle spese del progetto.

Tutti i dettagli sull’accesso ai contributi a fondo perduto sono disponibili nel testo integrale del decreto attuativo MISE e MEF in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ministero dello Sviluppo Economico - Decreto attuativo L. 106/2021 (conv. D.L. 73/2021), art. 8, comma 2 quater
Modalità di erogazione del fondo per sostenere l’industria conciaria, gravemente danneggiata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19

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