Come diventare notaio? Laurea ed esame di Stato

Come diventare notaio?

Come diventare notaio? Laurea ed esame di Stato

Diventare notaio, come fare? Bisogna specificare innanzitutto che si tratta di una professione rivolta ai laureati in giurisprudenza e, pertanto, una delle primissime indicazioni utili è intraprendere un percorso di studi in legge.

Il notaio rientra tra le professioni legali e di conseguenza l’accesso alla professione è riservato ai laureati in giurisprudenza. Scegliere il giusto percorso di studi è il primo passo necessario ma la formazione e la preparazione per intraprendere la professione notarile non si conclude con il conseguimento del diploma di laurea quinquennale.

L’iter per diventare notaio prevede lo svolgimento di un percorso di pratica notarile di 18 mesi, indispensabile per poter accedere al concorso pubblico o esame di Stato per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione. Si tratta di un percorso molto impegnativo, diretta conseguenza del ruolo e della funzione attribuita al notaio.

Per coloro che si chiedono come diventare notaio è importante sottolineare che a chi supererà l’esame di Stato e potrà quindi esercitare la professione viene attribuito il ruolo di pubblico ufficiale con potere di attribuire valore legale agli atti stipulati. Il notaio svolge funzioni di interesse pubblico, tutela tutti i cittadini nella stessa misura e svolge funzione di controllo preventivo di legalità e, pertanto, nell’esercizio del proprio compito dovrà essere per legge indipendente e imparziale.

Vediamo nel dettaglio come diventare notaio e nello specifico la guida al percorso di studi e all’esame di Stato.

Come diventare notaio? Laurea ed esame di Stato

Per diventare notaio bisogna, come già affermato in precedenza, conseguire una laurea in giurisprudenza. Si tratta di un percorso di studio della durata complessiva di 5 anni, al termine del quale si conseguirà il titolo di studi necessario per accedere alla professione notarile.

La laurea in giurisprudenza è il primo step fondamentale per diventare notaio. L’iter che bisogna seguire prevede innanzitutto lo svolgimento di un periodo di 18 mesi di pratica notarile e, successivamente, lo svolgimento e il superamento dell’esame di Stato, con il quale si ha accesso alla professione.

Opportuno specificare che la difficoltà nell’accesso alla professione e nel superamento dell’esame di Stato rispecchia non soltanto il ruolo assunto dal notaio, che come abbiamo detto assume il ruolo di pubblico ufficiale, è investito della facoltà di attribuire valore legale agli atti stipulati ed ha il compito di riscuotere per conto dello Stato le imposte collegate agli atti (imposte di registro, ipotecarie, catastali) versando annualmente le imposte indirette.

Il numero di notai viene stabilito e programmato periodicamente dal Ministero della Giustizia. Ciò significa che c’è un numero fisso di professionisti all’interno dello Stato programmato in modo da assicurare il pubblico servizio su tutto il territorio nazionale. Il numero di notai e la sede dell’esercizio viene determinata e aggiornata ogni 3 anni sulla base del numero di abitanti, della quantità e della qualità degli affari, dell’estensione e delle caratteristiche del territorio e della mobilità dei cittadini.

Per questo si tratta di una figura professionale per la quale è richiesta una preparazione costante ed aggiornata sulle tematiche giuridiche; infatti, anche dopo aver superato l’esame di Stato e quindi esser stati abilitati allo svolgimento della professione di notaio sono previste periodiche verifiche e controlli da parte degli organi dello Stato per valutare la congruità del lavoro del notaio.

Vediamo insieme alcune indicazioni utili sul praticantato e sull’esame di Stato per diventare notaio.

Come diventare notaio? Praticantato ed esame di Stato

In concomitanza al periodo di studi universitario oppure dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza è necessario affrontare un periodo di pratica notarile dalla durata di 18 mesi. I requisiti per accedere alla pratica notarile sono la laurea in giurisprudenza conseguita in una Università italiana oppure straniera con titolo equivalente riconosciuto e la cittadinanza italiana o di uno dei 28 paesi dell’Unione Europea.

Per poter accedere alla pratica notarile è necessario iscriversi al registro dei praticanti. Dopo aver individuato lo studio presso il quale affrontare il periodo di praticantato bisognerà iscriversi presso il registro dei praticanti tenuto dal Consiglio Notarile locale, presso il quale presentare a cadenza bimestrale un certificato di effettivo svolgimento firmato dal notaio di riferimento.

Al termine dei 18 mesi di praticantato bisognerà presentare al Consiglio Notarile il certificato di compiuta pratica. Si ricorda che possono accedere all’esame di Stato per diventare notaio anche i funzionari dell’ordine giudiziario e gli avvocati in esercizio da almeno un anno e, in questo caso, la pratica notarile è abbreviata ad 8 mesi.

Dopo aver concluso il periodo di praticantato completato l’iter richiesto sarà possibile accedere all’esame di Stato. Ecco tutte le informazioni utili.

Come diventare notaio? Esame di Stato

Il superamento dell’esame di Stato rappresenta l’ultimo passo per diventare notaio. Hanno accesso all’esame di Stato indetto dal Ministero della Giustizia coloro che hanno terminato il periodo di pratica notarile o che lo faranno entro i 45 giorni successivi alla pubblicazione del bando.

Si può partecipare all’esame di Stato fino al compimento di 50 anni d’età e si hanno in totale a disposizione 3 possibilità. Dopo 3 esami di Stato non superati si perde il diritto a partecipare al concorso di selezione.

L’esame di Stato è nazionale e la sede di svolgimento del concorso è a Roma. Il concorso è strutturato in 2 prove, ovvero un esame scritto e un orale al quale può partecipare soltanto chi ha precedentemente superato lo scritto.

Per quanto riguarda l’esame scritto sono previste tre prove teorico-pratiche. I candidati sono chiamati a redigere un atto di ultima volontà e due atti tra vivi di diritto civile e commerciale.

L’esame orale verte invece in tre diverse prove, che affrontano le tematiche delle seguenti discipline:

  • diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio;
  • disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili;
  • disposizioni concernenti le imposte indirette.

I candidati all’esame di Stato vengono giudicati da una commissione composta da:

  • presidente: un magistrato di cassazione con funzioni direttive superiori;
  • vice presidente: un magistrato idoneo alla nomina in cassazione;
  • sette magistrati d’appello;
  • sei professori universitari di materie giuridiche;
  • nove notai con almeno 10 anni di anzianità.

La graduatoria, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, stabilisce la sede di lavoro del notaio, che avviene con decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero. Per diventare notaio bisognerà, entro 3 mesi dalla pubblicazione della graduatoria, avviare il proprio studio notarile e cominciare l’attività nella sede assegnata.

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