Bonus mobili 2023: i limiti per lavori su parti comuni del condominio

Tommaso Gavi - Irpef

Quali regole si devono rispettare per l'accesso al bonus mobili 2023 nel caso di interventi su parti comuni condominiali dell'edificio? La detrazione spetta solo per acquisti destinati all'arredamento di parti comuni. Sono esclusi gli acquisti per l'arredo della propria unità immobiliare

Bonus mobili 2023: i limiti per lavori su parti comuni del condominio

Nel caso di lavori su parti comuni del condominio, i condomini hanno diritto al bonus mobili 2023?

Si devono rispettare i limiti previsti per l’accesso all’agevolazione: ciascun condomino ha diritto nella propria quota ma solo se i beni acquistati sono destinati all’arredamento delle parti comuni.

A chiarirlo è la circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 29/2023. Gli acquisti relativi a mobili per l’arredamento di altre parti della casa sono esclusi dall’agevolazione.

Bonus mobili 2023: importo e requisiti per l’accesso

Possono rientrare nel bonus mobili ed elettrodomestici 2023 solo le spese effettuate entro fine anno, ovvero entro la scadenza del prossimo 31 dicembre.

Tale data è il termine ultimo per beneficiare dell’agevolazione con importo massimo di 8.000 euro, secondo quanto previsto dall’innalzamento stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.

Mentre nel 2022 l’agevolazione spettava nella misura massima di 10.000 euro, per l’anno successivo era inizialmente stata prevista la riduzione a 5.000 euro. Cifra che è stata poi innalzata dalla scorsa Manovra.

Quali sono i requisiti per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici?

Come già spiegato dalla circolare numero 35/2009, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che costituiscono presupposto per l’agevolazione non sono limitati alla "ristrutturazione edilizia" in senso tecnico.

Sono infatti ricompresi anche gli interventi in singole unità immobiliari residenziali di:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo.

Tali interventi danno quindi diritto all’ulteriore detrazione per il bonus mobili ed elettrodomestici.

L’agevolazione spetta anche se gli interventi sono sostenuti in parti comuni condominiali degli edifici?

Il quesito è stato posto da un contribuente alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus mobili 2023: i limiti all’agevolazione in caso di lavori su parti comuni condominiali

In linea generale i contribuenti che effettuano interventi sulle parti comuni condominiali degli edifici non possono beneficiare del bonus mobili per l’acquisto di beni destinati all’arredo della propria unità immobiliare.

I chiarimenti sono riportati nella circolare numero 29 del 2023, al paragrafo 3.2.

Il documento di prassi chiarisce che non sono previste limitazioni agli interventi edilizi effettuati su singole unità immobiliari residenziali.

Resta tuttavia immutata la necessaria finalizzazione dell’acquisto all’arredo dell’immobile in ristrutturazione.

Il documento di prassi mette in evidenza, infatti, che rappresentano un presupposto per il riconoscimento della detrazione sia l’effettuazione di interventi edilizi su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici residenziali di cui all’art. 1117 del codice civile.

Tuttavia gli acquisti agevolati sono quelli finalizzati all’arredo:

“rispettivamente, delle singole unità immobiliari e delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.). L’effettuazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente ai singoli condomini, che fruiscono pro-quota della relativa detrazione, di acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare.”

In altre parole è permesso esclusivamente l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per l’arredamento della parte di edificio che è oggetto della ristrutturazione.

Nel caso di intervento sulle parti comuni è esclusa l’agevolazione per acquisti per l’arredo della propria unità immobiliare.

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