Bonus internet di 100 euro in arrivo nel 2024: chi potrà richiederlo

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

In arrivo un bonus internet di 100 euro per le famiglie. La novità è contenuta nel documento pubblicato da Infratel l’11 dicembre 2023, che dà il via alla consultazione pubblica sulla fase due del Piano voucher. Nessun limite ISEE per fare domanda. Un focus sulle condizioni per l’accesso al contributo

Bonus internet di 100 euro in arrivo nel 2024: chi potrà richiederlo

Bonus internet verso l’avvio nel 2024, con la messa a punto della nuova fase di incentivi per la connettività rivolti alle famiglie.

I primi dettagli, seppur ancora in forma embrionale, arrivano dall’avviso pubblicato sul portale dedicato al Piano strategico per la Banda Ultra larga in data 11 dicembre 2023, che informa sull’avvio della nuova consultazione pubblica relativa alla seconda fase del Piano voucher per le famiglie.

Dopo la prima fase che ha previsto l’erogazione di contributi alle famiglie con ISEE fino a 20.000 euro, si va ora verso una nuova tornata di agevolazioni riconosciute senza particolari limiti reddituali.

Bonus internet di 100 euro in arrivo nel 2024: chi potrà richiederlo

Dovrebbe durare 24 mesi e prevedere l’erogazione di un voucher di importo pari a 100 euro il nuovo bonus internet per le famiglie, che dopo mesi di stallo arriva ad un punto di svolta con l’avvio della consultazione pubblica preventiva alla definizione di tempi e modalità di accesso.

Dopo il via libera alla seconda fase del “Piano voucher per l’incentivazione della domanda di connettività in banda ultra larga delle famiglie” da parte della Commissione Europea, il nuovo passaggio prevede per gli operatori del settore la possibilità di inviare pareri, commenti e osservazioni sulle misure in arrivo, sulla base di quanto previsto dall’avviso online dall’11 dicembre.

In particolare, il nuovo bonus internet che arriva a chiusura della stagione di agevolazioni per le imprese, prevede l’erogazione di un contributo di 100 euro, applicato sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione e sull’importo dei canoni dovuti, in favore delle famiglie che rispettino i seguenti requisiti:

  • non dotate di un servizio di connettività;
  • dotate di un servizio con velocità di download inferiore a 30 Mbit/s.

Il bonus potrà essere utilizzato per richiedere l’attivazione di un abbonamento ad almeno 300 Mbit/s in download e l’accesso sarà in ogni caso limitato alle famiglie che nei sei mesi precedenti non hanno avuto una connessione internet.

Bonus internet 2024 senza ISEE, ma l’importo passa da 300 a 100 euro

Non è ancora nota la data di avvio del nuovo bonus internet. La conclusione della fase di consultazione consentirà di definire tutti i dettagli operativi preliminari alla partenza delle procedure di richieste.

La fase 2 del Piano voucher per le famiglie si caratterizzerà in ogni caso per l’ampia platea di potenziali beneficiari. A differenza della prima tornata di incentivi, limitata ai nuclei familiari con ISEE fino a 20.000 euro, non saranno previsti particolari soglie sul fronte dei requisiti reddituali.

Scende però l’importo teoricamente spettante: se inizialmente si parlava di un bonus pari a 300 euro, si passa ora ad un incentivo in versione slim, pari a 100 euro, che dovrebbe finanziere contratti di connessione di durata fino a 24 mesi di velocità pari almeno a 30 Mbps in download.

Quella partita l’11 dicembre è infatti la seconda consultazione pubblica sulla misura e nella prima, partita il 22 marzo, si parlava per l’appunto di un voucher di 300 euro sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione, affiancato ad un importo aggiuntivo pari ad un massimo di 130 euro a copertura dei costi relativi alle opere necessarie per predisporre l’abitazione al passaggio alle nuove infrastrutture tecnologiche.

Un bonus anche per l’adeguamento quindi, che sparisce ora tra i riferimenti contenuti nel nuovo documento pubblicato sul portale gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si resta in ogni caso in attesa di informazioni più dettagliate per le dovute conferme e del decreto attuativo chiamato a dare il via alla misura.

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