Aumenti delle bollette e chiusure, per le piscine contributi a fondo perduto insufficienti: nuovi sostegni in arrivo?

Rosy D’Elia - Incentivi alle imprese

Gli aumenti delle bollette e le chiusure prolungate mettono a rischio i gestori delle piscine. I contributi a fondo perduto rischiano di essere insufficienti. E il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti si impegna a farsi portavoce delle richieste della categoria. Nuovi sostegni in arrivo?

Aumenti delle bollette e chiusure, per le piscine contributi a fondo perduto insufficienti: nuovi sostegni in arrivo?

Il Decreto Sostegni ter, che ha previsto una nuova tornata di contributi a fondo perduto per i settori più colpiti dalla pandemia, non ha messo fine alle richieste di alcune categorie particolarmente danneggiate.

Gli aumenti dei costi delle bollette e le chiusure prolungate, ad esempio, mettono a rischio i gestori delle piscine e gli aiuti già previsti non bastano a mitigare le difficoltà.

Da un bonus sport all’estensione del credito d’imposta per i canoni di locazione, sono diverse le richieste avanzate e non è escluso che nei prossimi possano arrivare nuovi ristori.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti a seguito dell’incontro che si è tenuto il 9 febbraio si è, infatti, impegnato a farsi portavoce delle necessità della categoria.

Aumenti delle bollette e chiusure, per le piscine contributi a fondo perduto insufficienti: nuovi sostegni in arrivo?

Ad aggravare le conseguenze della pandemia, con le chiusure prolungate, per i gestori delle piscine è arrivato l’aumento dei costi delle bollette. E i contributi a fondo perduto già messi in campo sembrano essere una misura troppo debole rispetto alle esigenze.

In questo contesto di difficoltà si inseriscono le richieste che Marco Sublimi, rappresentante del coordinamento nazionale delle associazioni dei gestori delle piscine italiane, ha presentato al MISE:

  • la previsione di un contributo di 150 milioni di euro per mantenere in vita le piscine italiane;
  • la possibilità di accedere al Superbonus 110 per gli interventi su tutto l’edificio e non solo per gli spogliatoi;
  • la creazione di un fondo per le Pubbliche amministrazioni da utilizzare per il riequilibrio delle concessioni;
  • un intervento per contrastare il caro bollette con l’introduzione di un credito di imposta;
  • l’inserimento di un bonus sport da utilizzare anche nelle piscine;
  • l’introduzione le bonus affitto, un credito di imposta per i canoni di locazione e di affitto di ramo di azienda, per il 2022.

La questione interessa oltre 200 mila lavoratori, 3000 impianti natatori e 1500 società di gestione. E Giancarlo Giorgetti non ha escluso la possibilità di mettere in campo nuovi ristori per sostenere il comparto delle piscine in un momento così delicato:

“Questo settore ha sofferto particolarmente per le chiusure forzate e le restrizioni al momento delle aperture e ora rischia un impatto devastante per il caro bollette. Accolgo il loro appello e mi faccio carico di portare nelle sedi più opportune le loro richieste per garantire a questa attività un futuro”.

Si legge nella notizia pubblicata il 9 febbraio 2022 sul portale istituzionale.

Aumenti delle bollette e chiusure, le difficoltà delle piscine: dai contributi a fondo perduto già previsti a nuovi aiuti?

Il DL Sostegni ter ha incluso anche i gestori delle piscine nella nuova tornata di contributi a fondo perduto.

Con il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 gennaio, sono stati messi in campo 40 milioni di euro per erogare nel corso del 2022 gli aiuti previsti dall’articolo 1 ter del precedente provvedimento emergenziale, n. 73/2021, ad alcuni settori in difficoltà.

Le risorse, infatti, sono destinate alle imprese che svolgono attività classificate con i seguenti codici ATECO.

Codice ATECOAttività
96.09.05 Organizzazione di feste e cerimonie
56.10 Ristoranti e attività di ristorazione mobile
56.21 Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)
56.30 Bar e altri esercizi simili senza cucina
93.11.2 Gestione di piscine

Requisito fondamentale per ottenere gli aiuti è una riduzione dei ricavi non inferiore al 40 per cento rispetto al 2019.

L’intervento, però, non è abbastanza. A segnalarlo al Ministro dello Sviluppo Economico così come ad altri esponenti della politica sono i gestori delle piscine che mirano, tra l’altro, di essere inseriti tra i destinatari di alcune misure già previste per altre categorie: il credito d’imposta per le imprese energivore contro gli aumenti dei costi delle bollette o il bonus affitto a cui hanno accesso le imprese turistiche fino a marzo 2022, solo per fare due esempi.

“Giorgetti ha raccolto le istanze del settore impegnandosi a portare avanti nelle sedi opportune le richieste per evitare che la crisi si trasformi in una chiusura generalizzata degli impianti”, si legge nella notizia pubblicata dopo l’incontro con i rappresentanti della categoria.

All’orizzonte ci sono due occasioni per trasformare le parole in fatti. La prima, vicinissima, è l’approvazione di un nuovo provvedimento proprio contro il caro bollette da 5-7 miliardi che dovrebbe arrivare già la prossima settimana.

La seconda, che richiede un’attesa più lunga, è rappresentata dalla conversione in legge del DL Sostegni ter.

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