App IO, un accordo tra INPS e PagoPA introduce nuove funzioni per i cittadini. Aggiunti i servizi di notifica di pagamento per le prestazioni pensionistiche e non, lo stato di avanzamento delle richieste e un video interattivo per i lavoratori che ricevono la NASPI.

App IO: l’INPS ha annunciato con un comunicato stampa del 21 dicembre 2021 di aver sottoscritto un accordo di adesione con PagoPa per integrare alcune funzionalità all’interno dell’app IO, rivolte soprattutto a chi riceve una pensione, ma non solo.
Nello specifico, verranno aggiunti dei servizi di notifica di pagamento e delle comunicazioni epistolari dell’INPS, così come lo stato di avanzamento delle richieste rivolte all’Istituto.
Sarà disponibile, inoltre, un video interattivo e personalizzato rivolto ai fruitori della NASPI, con le informazioni utili sui metodi di calcolo e sull’importo che verrà liquidato.
App IO, nuovi servizi INPS su pensioni e non solo
L’accordo tra INPS e PagoPA introduce delle nuove funzioni per l’app IO, il programma che riunisce i servizi delle Pubbliche Amministrazioni su un’unica piattaforma digitale. L’app è scaricabile gratuitamente dai principali store. Per effettuare l’accesso è necessario possedere le credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE).
I cittadini riceveranno sui dispositivi mobili le notifiche delle disposizioni di pagamento delle “prestazioni pensionistiche e non”. Inoltre, potranno visualizzare lo stato di avanzamento delle richieste gestite dall’Istituto su “INPS Risponde” o “Linea INPS”, servizi già consultabili nella “Cassetta Postale on line”
Sempre nella Cassetta, i disoccupati che ricevono la NASPI potranno visualizzare un video interattivo, personalizzato, che gli permetterà di avere più informazioni su come si calcola l’indennità di disoccupazione, sull’importo che riceveranno e sulla durata del beneficio.
Un’ultima novità riguarda la piattaforma digitale nazionale dei dati. Nel 2022 questa “consentirà lo scambio, o interoperabilità, tra le varie amministrazioni”. Questo vuol dire che le amministrazioni pubbliche avranno a disposizione un database comune con i dati inviati dagli utenti. In questo modo:
“al cittadino basterà fornire una sola volta l’ISEE o il titolo di studio, l’indirizzo o altri dati e le amministrazioni pubbliche saranno tutte allineate.”
Oltre all’INPS, al progetto per la piattaforma nazionale dei dati partecipano anche l’Agenzia delle Entrate e l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.
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