Aiuti di Stato Energia, nuovi limiti per le imprese nel Quadro Temporaneo

Rosy D’Elia - Incentivi alle imprese

Aiuti di Stato Energia, novità sul Quadro Temporaneo: limiti più alti per le imprese e nuove misure per accelerare l'introduzione di rinnovabili e facilitare la decarbonizzazione dei processi industriali. I dettagli nell'emendamento approvato il 20 luglio dalla Commissione Europea.

Aiuti di Stato Energia, nuovi limiti per le imprese nel Quadro Temporaneo

Aiuti di Stato Energia, novità sul Quadro Temporaneo introdotto dallo scorso marzo: crescono i limiti da rispettare per le imprese e vengono inserite nel campo di applicazione nuove misure finalizzate all’introduzione di rinnovabili e alla decarbonizzazione dei processi industriali che gli Stati membri possono concedere fino al 30 giugno 2023.

Le modifiche sono state approvate dalla Commissione Europea il 20 luglio 2022.

“La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina continua a pesare, anche sull’economia dell’UE. La situazione è grave e dobbiamo intensificare i nostri sforzi per eliminare gradualmente i combustibili fossili su cui abbiamo fatto grande affidamento fino ad ora. Con l’emendamento di oggi, aiuteremo ad accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione delle industrie, in linea con gli obiettivi di REPowerEU (Il piano europeo per mettere fine alla dipendenza dalla Russia e affrontare la crisi climatica)”.

Con queste le parole, come si legge nella comunicato stampa pubblicato dalla Commissione Europea, la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager ha commentato le modifiche approvate.

Aiuti di Stato Energia, nuovi limiti per le imprese nel Quadro Temporaneo

Gli Aiuti di Stato sono trasferimenti di risorse pubbliche nei confronti di alcune imprese o produzioni che, attribuendo un vantaggio economico selettivo, falsano o minacciano di falsare la concorrenza.

Sono strumenti, nell’ordinario, vietati dalla normativa europea, ma adottati per far fronte a emergenze specifiche.

E infatti dopo il “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza da Covid-19”, adottato a marzo 2020 per affrontare la pandemia, è stato introdotto un nuovo Temporary Framework per sostenere l’economia nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

Dall’UE, quindi, arrivano le condizioni e limiti da rispettare per erogare le misure di sostegno necessarie ad attraversare i momenti di crisi. Per quanto riguarda il fronte energetico, la Commissione europea ha stabilito le regole da seguire il 23 marzo scorso.

Con l’emendamento approvato il 20 luglio 2022, viene ampliata la portata delle agevolazioni che gli Stati membri possono concedere e crescono anche i limiti che le imprese beneficiarie devono rispettare.

Cambiano le soglie previste per gli aiuti di importo limitato, sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre forme, come anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni.

Tipologia di impresa Limite approvato a marzo 2022Limite approvato a luglio 2022
Impresa attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli 35.000 euro 62.000 euro
Impresa attiva nei settori della pesca e dell’acquacoltura 35.000 euro 75.000 euro
Imprese di altri settori 400.000 euro 500.000 euro

Il Quadro Temporaneo prevede, inoltre, che gli aiuti concessi possono coprire soltanto fino al 70 per cento del consumo di gas ed elettricità del beneficiario calcolato in base all’anno precedente.

Aiuti di Stato Energia, novità nel Quadro Temporaneo: si arricchisce il pacchetto di misure

Ma l’intervento sui limiti da considerare non è l’unica novità che arriva con l’aggiornamento del Temporary Framework sugli Aiuti di Stato legati all’energia.

Nel campo di applicazione vengono inserite nuove misure in linea con il piano invernale finalizzato alla riduzione della domanda di gas in Europa del 15 per cento entro la prossima primavera.

Il raggio di azione del Quadro Temporaneo si estende per includere strumenti di sostegno che puntano ad accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili e a facilitare la decarbonizzazione dei processi industriali.

“Gli Stati membri possono istituire regimi di investimento nelle energie rinnovabili, compresi idrogeno, biogas e biometano rinnovabili, stoccaggio e calore rinnovabile, anche tramite pompe di calore, con procedure di gara semplificate che possono essere rapidamente attuate, includendo nel contempo garanzie sufficienti per proteggere la parità di condizioni”.

Si legge, ad esempio, nel comunicato stampa pubblicato il 20 luglio 2022.

Inoltre agli Stati membri è riconosciuta la possibilità di operare in diverse direzioni per accelerare la diversificazione delle fonti energetiche:

  • istituire nuovi regimi basati su gare d’appalto;
  • sostenere direttamente progetti, senza gare d’appalto, con determinati limiti alla quota del sostegno pubblico per investimento;
  • erogare bonus a piccole e medie imprese;
  • prevedere agevolazioni per soluzioni particolarmente efficienti dal punto di vista energetico.

Attualmente per mettere in campo delle strategie efficaci i paesi dell’UE hanno a disposizione poco meno di un anno: sia gli aiuti per accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili che quelli volte a facilitare la decarbonizzazione dei processi industriali devono essere concessi entro il 30 giugno 2023.

Commissione Europea - Comunicato stampa del 20 luglio 2022
State aid: Commission amends the Temporary Crisis Framework

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