Riforma pensioni avvocati 2021: dal 1° gennaio 70 anni di età e 35 di contributi

Eleonora Capizzi - Avvocati

Riforma pensioni avvocati, dal 1° gennaio 2021 sono entrati in vigore i nuovi requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia della previdenza forense introdotti dalla riforma del 2009: 70 anni di età e almeno 35 anni di contributi.

Riforma pensioni avvocati 2021: dal 1° gennaio 70 anni di età e 35 di contributi

Pensione avvocati 2021: dal 1° gennaio entrano in vigore requisiti minimi per l’accesso alla pensione di vecchiaia introdotti dalla riforma della previdenza forense del 2009 che ha seguito un percorso lungo e accidentato.

Per vedersi riconosciuta la pensione di vecchiaia l’avvocato, dal primo dell’anno, dovrà aver compiuto 70 anni di età e aver maturato almeno 35 anni di contributi.

Requisiti che erano già stati introdotti nel 2009, quando un lungo e tortuoso percorso aveva condotto alla riforma strutturale del sistema previdenziale forense, ovvero alla modifica del Regolamento per le prestazioni previdenziali e del Regolamento dei contributi.

Interventi sui regolamenti approvati dal Comitato dei Delegati degli Iscritti alla Cassa nel 2008 e nel 2009, e poi recepite dal Ministero del Lavoro che, a sua volta, con nota del 18 dicembre 2009 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2009 (n. 303) l’ha approvata definitivamente.

Si tratta di una serie copiosa di interventi che hanno modificato il sistema previdenziale forense, dal progressivo aumento dei requisiti minimi, all’accesso anticipato alla pensione di vecchiaia, all’introduzione di una quota di pensione cosiddetta “modulare” determinata sulla base contributiva e finanziata da specifici contributi facoltativi che si aggiungono a quelli obbligatori.

Una moltitudine di previsioni che, però, sono entrate in vigore, negli anni, progressivamente.

Riforma pensioni avvocati 2021: dal 1° gennaio 70 anni di età e 35 di contributi

La riforma, tra le altre cose, aveva infatti previsto l’aumento dei requisiti minimi richiesti per la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia che sarebbero entrati in vigore, appunto, dal 2021.

Si è passati dai 65 ai 70 anni d’età e dai 30 ai 35 anni di contribuzione ed è stato introdotto un regime transitorio con decorrenza dal 2011 sino al 2021.

La pensione di vecchiaia retributiva, infatti, viene erogata sulla base di due elementi:

  • gli anni di età;
  • gli anni di versamento dei contributi.

Da quest’anno, dunque, per accedere alla pensione di vecchiaia retributiva, sarà indispensabile:

  • aver compito 70 anni d’età;
  • aver maturato 35 anni di contributi.

L’aliquota per il calcolo contributo soggettivo, tra l’altro sale dal 14,5 al 15% (per i pensionati dal 7,25 al 7,50)

Si ricorda che la pensione di vecchiaia per i professionisti è attualmente di tipo retributivo.

A riguardo si chiarisce che, in linea generale, nel sistema retributivo la pensione è rapportata alla media dei redditi degli ultimi anni lavorativi, mentre nel sistema contributivo, viceversa, il calcolo viene fatto con riferimento all’ ammontare totale dei contributi versati nell’arco dell’attività lavorativa.

Si alza per gli avvocati, fra l’altro, anche la determinazione della quota di base della pensione di vecchiaia, calcolata sulla media dei redditi professionali, secondo il criterio retributivo citato, che dal 1° gennaio, passa dagli attuali 29 anni a 30.

Con riferimento alla pensione di anzianità, invece, rimangono immutati i requisiti già decorrenti dal 1° gennaio 2020, ossia 62 anni di età e almeno 40 anni di iscrizione e contribuzione alla Cassa.

Si ricorda, infine, che la ricezione della pensione è comunque subordinata alla cancellazione dall’albo degli avvocati e dall’albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori.

Riforma pensioni avvocati 2021, il Testo Unico di previdenza Forense

Dal 1° gennaio, fra l’altro, è divenuto operativo il Regolamento Unico della Previdenza Forense, deliberato dal comitato dei delegati della Cassa Forense il 3 novembre 2018, e approvato dal ministero del Lavoro il 21 luglio 2020.

Costituito da di 88 articoli che semplifica e armonizza, allo scopo di chiarire una normativa stratificata e complessa, i provvedimenti precedenti modificati e oggetto di discipline transitorie come quella dei requisiti minimi per la pensione di vecchiaia.

All’art.44, il Regolamento, infatti, prevede:

La pensione di vecchiaia è corrisposta a coloro che abbiano maturato i
seguenti requisiti:

  • a) dall’1 gennaio 2019, sessantanove anni di età e almeno trentaquattro anni di effettiva iscrizione e integrale contribuzione alla Cassa;
  • b) dall’1 gennaio 2021, settanta anni di età e almeno trentacinque anni di effettiva iscrizione e integrale contribuzione alla Cassa”.
Cassa Forense - Testo Unico previdenza forense
Scarica il regolamento unico della previdenza forense.

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