Pensioni, quota 100: per Boeri la misura non potrà sparire nel 2021

Guendalina Grossi - Pensioni

L'ex Presidente dell'INPS, Tito Boeri, ha spiegato che quota 100 non potrà sparire nel 2021. Vediamo insieme perché.

Pensioni, quota 100: per Boeri la misura non potrà sparire nel 2021

Pensioni, quota 100: durante il congresso di Manageritalia tenutosi a Milano il 15 e il 16 novembre, l’ex Presidente dell’INPS è tornato a parlare del sistema previdenziale ed in particolare della misura introdotta con il DL 4/2019.

In particolare, Boeri, parlando di quota 100 ha spiegato che è difficile che la misura introdotta dal Governo giallo-verde sparisca così di botto dal 2021.

L’ex Presidente dell’INPS, ha infatti spiegato che prima che questo accada il Governo dovrà adottare delle misure che rendano il pensionamento flessibile.

Ma vediamo nel dettaglio cosa ha suggerito Boeri durante il Congresso di Manageritalia tenutosi a Milano gli scorsi giorni.

Pensioni, quota 100: le perplessità dell’ex Presidente dell’INPS

Durante il Congresso di Manageritalia, l’ex Presidente dell’INPS, è tornato a parlare di riforma previdenziale ed in particolare di quota 100.

Boeri ha spiegato che sarà molto difficile che quota 100 sparisca a partire dal 2021, se prima il Governo non riuscirà a trovare nuove misure che rendano il pensionamento più flessibile, consentendo ai contribuenti di andare in pensione anticipatamente senza dover raggiungere l’età pensionabile.

L’ex Presidente dell’INPS ha inoltre aggiunto che bisogna applicare i coefficienti di trasformazione che si applicano sulla parte retributiva.

Boeri ci ha tenuto infine a ribadire l’importanza di una previdenza complementare poiché i lavoratori sono troppo esposti alla parte pubblica.

Pensioni, ultime news: sfuma l’ipotesi dell’introduzione della quota 41

L’obiettivo dell’ex Governo giallo-verde in tema di riforma previdenziale, era quello di andare a sostituire, una volta arrivata a scadenza, quota 100 con quota 41.

Nel 2021, infatti, sarebbe dovuta entrare in vigore quota 41 che avrebbe consentito a tutti i lavoratori che avevano versato almeno 41 anni di contributi di andare in pensione anticipata, a prescindere dall’età anagrafica.

Con l’insediamento del nuovo Governo, tale ipotesi sembra essere svanita. Non si parla più infatti di quota 41 da diversi mesi.

Non ci resta che aspettare il nuovo anno, quando il Governo riaprirà i tavoli con i sindacati, per capire quali potrebbero essere le misure adottate per sostituire quota 100.

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