Pensioni d’oro: a giugno inizierà la decurtazione ma non per tutti

Guendalina Grossi - Pensioni

A giugno le pensioni che superano i 100.000 euro lordi annui verranno decurtate secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2019, il taglio però non riguarderà tutti i contribuenti. Vediamo perché.

Pensioni d'oro: a giugno inizierà la decurtazione ma non per tutti

Taglio pensioni d’oro: secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2019 a giugno l’INPS inizierà a decurtare le pensioni che superano i 100.000 euro lordi annui.

Il taglio però non riguarderà tutti i contribuenti ma solo alcuni, infatti, a quanto pare agli assegni frutto di cumulo non verrà apportata nessuna decurtazione.

Questo però ha creato non poco scompiglio tra i contribuenti e anche tra i rappresentanti delle forze di Governo che sostengono che la questione si sia creata per il caos dell’INPS.

È di questa opinione il Sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, che ha dichiarato che l’Istituto previdenziale provvederà al più presto a pubblicare una nuova circolare che vada a sostituire e correggere quella precedente.

Intanto continuano le critiche dei sindacati verso la riforma previdenziale pensata dal Governo giallo-verde. Questa volta a dare il proprio giudizio è stato il Segretario della SPI CGIL.

Taglio pensioni d’oro: tagli a partire da giugno, ma non per i contribuenti che hanno cumulato i contributi

Con la circolare n. 62 pubblicata il 7 maggio 2019, l’INPS ha chiarito le modalità di riduzione delle pensioni che superano i 100.000 euro lordi annui.

Tra le istruzioni della suddetta circolare c’era anche quella che riguardava l’esonero dal taglio per le pensioni di invalidità, reversibilità, quelle a favore delle vittime del dovere e del terrorismo e anche anche tutti gli assegni frutto di cumulo.

L’esonero dal taglio per gli assegni frutto di cumulo, ovvero per le pensioni d’oro, ha creato scompiglio e ha fatto pensare alcuni rappresentanti delle forze politiche, tra cui il Sottosegretario al Lavoro Durigon che ha affermato che questa situazione è dovuta al caos che dell’INPS.

Durigon ci ha tenuto però a rassicurare i contribuenti spiegando che l’INPS provvederà, nel breve periodo, a pubblicare una nuova circolare che vada a correggere quella precedente.

Riforma previdenziale: continuano le critiche da parte dei sindacati

Continuano le critiche sull’operato del Governo sul tema della riforma previdenziale da parte dei sindacati.

Questa volta è stato il segretario della SPI CGL, Ivan Pedretti, a dire la sua sulle misure che il Governo ha deciso di adottare per superare la Legge Fornero.

In particolare il Segretario ci ha tenuto a precisare che il Governo usa i soldi degli anziani per mandare in pensione altre persone o per dare risorse ai poveri e che questa non è la politica giusta da utilizzare, bisognerebbe piuttosto utilizzare le risorse dei ricchi per dare una risposta alla povertà.

Pedretti ha concluso poi dicendo che quello che i sindacati chiedono al Governo è una vera legge per i disabili, che dovrebbe essere una legge di civiltà e che il sistema sanitario venga sufficientemente finanziato.

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