Partite IVA, sugli ISA 2025 impattano i nuovi ATECO. Cosa fare? Lo spiega l’Agenzia

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione dei redditi

ISA 2025, nella circolare n. 11 del 18 luglio l'Agenzia delle Entrate illustra l'impatto dei nuovi codici ATECO. Cosa fare per comunicare la variazione dei dati

Partite IVA, sugli ISA 2025 impattano i nuovi ATECO. Cosa fare? Lo spiega l'Agenzia

Gli ISA 2025 sono stati aggiornati in maniera significativa alla luce dei nuovi codici ATECO operativi dal mese di aprile.

La nuova classificazione ha inciso su un numero importante di codici attività, con la conseguente necessità per l’Agenzia delle Entrate di revisionare quasi tutti i modelli ISA applicabili per il periodo d’imposta 2024.

A evidenziarlo è la circolare n. 11 del 18 luglio 2025, il documento che analizza le principali novità che impatteranno sull’adempimento dichiarativo delle partite IVA.

I nuovi codici ATECO debuttano negli ISA 2025: novità per le partite IVA

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 11/E del 18 luglio 2025 fornisce le istruzioni operative sugli ISA per il periodo d’imposta 2024, con un focus sulle novità che interessano l’adempimento dichiarativo.

Il lavoro di aggiornamento, necessario per monitorare l’evoluzione delle diverse attività economiche censite dagli Indici, è stato importante. 100 ISA sono stati revisionati completamente e i restanti 172 hanno subito aggiornamenti, volti a garantire una fotografia più accurata delle condizioni economiche, anche alla luce delle tensioni geopolitiche.

Gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale mirano a cogliere le evoluzioni e le particolarità che di anno in anno caratterizzano lo scenario economico e imprenditoriale. Il lavoro di aggiornamento è stato tuttavia necessario anche alla luce dell’adozione dei nuovi codici ATECO 2025.

La nuova classificazione, in vigore dal 1° gennaio 2025, è stata adottata negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate dal 1° aprile 2025.

Il cambiamento, come noto, è stato rilevante: ha portato alla modifica di codici attività, note esplicative e più in generale della struttura della classificazione rispetto alla versione ATECO 2007, aggiornata nel 2022.

La nuova struttura delle attività economiche è stata quindi recepita nella modulistica ISA da parte dell’Agenzia delle Entrate, con un’attività di aggiornamento straordinaria.

Agenzia delle Entrate - circolare n. 11/E del 18 luglio 2025
ISA 2025, codici ATECO e altre novità: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

ISA 2025 e nuovi codici ATECO, impatto rilevante per il commercio

Tutti gli ISA hanno subito una revisione anticipata, rispetto al termine biennale previsto in via ordinaria, ma sono stati quelli relativi al settore del commercio i più interessati dalla revisione ATECO 2025.

In particolare, 14 ISA del commercio al dettaglio (approvati con DM 18 marzo 2024) sono stati oggetto di revisione anticipata a seguito della modifica della divisione ATECO 47.

Rispetto alla versione in vigore fino al 2024, nella nuova ATECO 2025 il criterio che differenzia le diverse attività non è più il “canale di vendita” (es. ambulante, internet, distributori automatici), ma la tipologia di prodotti venduti.

Sono stati di conseguenza eliminati gli:

  • ISA CM03U “Commercio al dettaglio ambulante”;
  • CM90U “Commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi, mercati e distributori automatici”;
  • DM86U “Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici”.

Le relative attività hanno trovato posto negli ISA relativi al commercio al dettaglio più affini.

Anche l’ISA DG61U “Intermediari del commercio" è stato revisionato anticipatamente, con l’ISA EG61U “Intermediari del commercio e dei servizi” che include ora ulteriori attività di intermediazione.

L’Agenzia delle Entrate specifica in ogni caso che le nuove informazioni introdotte, in particolare nei quadri E - Dati per la revisione dei modelli ISA, non incidono sul calcolo del punteggio di affidabilità fiscale, ma sono finalizzate a garantire una costante aderenza dello strumento alle attività economiche.

Cosa fare? Variazione ATECO nella Comunicazione Unica o all’Agenzia delle Entrate

Dal punto di vista operativo, la circolare specifica che l’adozione della nuova classificazione ATECO 2025 non impone in ogni caso l’obbligo di presentare una dichiarazione di variazione dati sull’attività svolta.

Resta in ogni caso il fatto che le novità impattano sulla struttura dei codici, sui titoli e sui contenuti, e pertanto qualora il contribuente rilevi la necessità di comunicare all’Agenzia delle Entrate il nuovo codice più in linea con la propria attività, la variazione segue due vie distinte.

Valgono gli strumenti ordinari, ossia la Comunicazione Unica (ComUnica) di Unioncamere, per chi è iscritto al Registro delle Imprese, oppure l’invio dei modelli specifici dell’Agenzia delle Entrate (AA7/10 per società, AA9/12 per imprese individuali/lavoratori autonomi, AA5/6 per enti non commerciali, ANR/3 per identificazione diretta IVA di soggetti non residenti), per la restante platea di partite IVA.

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