Errore sul cedolino di luglio 2023: l’INPS corregge la dicitura di quattordicesima e aumenti

Francesco Rodorigo - Pensioni

Errori nel cedolino della pensione di luglio: in alcuni casi l'importo della quattordicesima era indicato come aumento delle pensioni minime 2023, pronta la risposta e la correzione da parte dell'INPS

Errore sul cedolino di luglio 2023: l'INPS corregge la dicitura di quattordicesima e aumenti

Nelle ultime ore è stato riscontrato un errore nella busta paga dei pensionati che vedeva l’importo della quattordicesima indicato come “Aumento delle pensioni basse 2023”, che è invece l’intervento previsto dal Governo.

Una denuncia lanciata dal sindacato dei pensionati della CGIL a cui l’INPS ha risposto tramite un comunicato stampa con tutti i chiarimenti.

Immediata è arrivata la correzione dell’INPS, seguita da tutti i chiarimenti necessari.

La dicitura, erroneamente riportata per alcuni pensionati, è stata cambiata per semplificare la lettura dei diversi importi specifici.

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Errore sul cedolino di luglio 2023: l’INPS corregge la dicitura di quattordicesima e aumenti

L’INPS con il comunicato stampa pubblicato il 30 giugno fornisce chiarimenti in merito alla denuncia da parte del sindacato dei pensionati della CGIL in relazione agli errori nel cedolino della pensione di luglio 2023.

Nella giornata di ieri, infatti, diversi pensionati hanno riscontrato errori in merito alla dicitura con cui è stata indicata la quattordicesima, cioè la somma che i pensionati ricevono ogni anno proprio nella mensilità di luglio.

Su alcuni cedolini, infatti, l’importo è stato indicato come “Aumento delle pensioni basse 2023”, il quale è, invece, l’incremento delle pensioni minime previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Come denunciato dai sindacati, si tratta di una dicitura fuorviante che potrebbe indurre i pensionati e le pensionate a confondere l’importo della quattordicesima con l’aumento dei trattamenti minimi deciso dal Governo.

“Passerebbe così il messaggio che dietro quelle somme ci sia una decisione del governo in favore delle pensionate e dei pensionati italiani e che possa trattarsi di un aumento che verrà garantito mensilmente.

L’aumento previsto per le pensioni basse e definito in legge di bilancio ammonterà, infatti, a meno di una decina di euro, cifre decisamente inferiori a quelle della quattordicesima mensilità.”

La denuncia dell’errore ha dato adito ad una serie di reazioni politiche, in particolar modo dalle opposizioni.

La quattordicesima, infatti, non è un aumento e non è stata stabilita per il 2023.

La risposta dell’INPS non ha tardato ad arrivare e con il comunicato stampa pubblicato questa mattina ha annunciato la correzione degli errori.

Cedolino pensione di luglio 2023: i chiarimenti INPS

L’INPS specifica che nei cedolini ora le due somme sono identificate rispettivamente come:

  • Quattordicesima - legge 3 agosto 2007, n. 127 - Credito anno 2023;
  • Incremento legge 197/2022.

A ognuna delle voci, inoltre, corrisponde una nota illustrativa riportata in coda al cedolino stesso.

I pensionati e le pensionate che percepiranno la quattordicesima mensilità e l’incremento della pensione uguale o inferiore al trattamento minimo, dunque, possono consultare il loro cedolino in cui le due voci sono identificate in modo separato.

Come si legge nel documento:

“La dicitura “aumento pensioni basse 2023”, erroneamente riportata per una ridotta platea di pensionati, è stata cambiata al fine di semplificare la lettura dei diversi importi specifici.”

Un chiarimento apprezzato dallo SPI CGIL.

Queste specifiche, sottolinea l’Istituto, erano già state comunicate agli aventi diritto con SMS su cellulare, tramite una notifica nella sezione MyInps del sito e via mail.

L’Istituto ricorda, inoltre, che l’aumento delle pensioni minime è riconosciuto dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, mentre la somma aggiuntiva (quattordicesima) è erogata d’ufficio con la mensilità di luglio per i soggetti in possesso dei relativi requisiti.

Tutti i dettagli e le modalità di erogazione della quattordicesima mensilità per il 2023 sono stati forniti dall’Istituto nel messaggio n. 2178 del 12 giugno, mentre le indicazioni sull’incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo sono state illustrate con il messaggio n. 2239 del 22 giugno.

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