Decreto Flussi: fuori quota anche gli ingressi per babysitter, le novità nel DdL di conversione

Continua l’iter di conversione in legge del decreto Flussi correlato al DPCM con la programmazione triennale degli ingressi.

Ieri è arrivato il via libera da parte della Camera e il testo passa ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva.

Sono diverse le novità apportate al testo durante il suo iter parlamentare, in particolare per quel che riguarda alcuni termini temporali previsti per il rilascio dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro.

Tra le principali novità anche l’estensione delle categorie ammesse nelle quote extra, finora riservate a chi svolge assistenza a disabili e anziani. Potrà entrare fuori quota anche chi presta assistenza a bambini fino ai 6 anni.

Decreto Flussi: fuori quota anche gli ingressi per babysitter, le novità nel DdL di conversione

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM Flussi 2026 e della canonica circolare interministeriale con le istruzioni operative per l’invio della domanda di nulla osta, prosegue l’iter parlamentare per la conversione del decreto legge collegato, il DL n. 146/2025.

Si tratta del provvedimento che ha introdotto una serie di novità in materia, in particolare per quel che riguarda le procedure di ingresso e le diverse fasi della domanda.

Tra le novità anche la conferma per tutto il prossimo triennio della possibilità di ingresso fuori quota, nel limite di 10.000 ingressi per anno, per badanti e assistenti socio-sanitari, per garantire assistenza familiare o sociosanitaria a persone disabili o agli anziani con almeno 80 anni d’età.

Il passaggio parlamentare per la conversione in legge ha apportato alcune modifiche al testo, tra cui una relativa proprio alla quota extra.

Il prossimo anno, infatti, in aggiunta a badanti e assistenti potrà entrare in Italia con tali modalità anche chi presta assistenza a bambini fino ai 6 anni d’età, ad esempio baby sitter.

In totale saranno quindi 30.000 gli ingressi extra nel triennio 2026/2028 e tra questi rientreranno anche lavoratori e lavoratrici che svolgono attività di baby sitting.

Decreto legge Flussi: le altre novità nel DdL di conversione

Non solo ingressi fuori quota. Il DdL di conversione del decreto legge Flussi prevede anche delle novità in relazione ad alcuni termini temporali previsti per il rilascio dei permessi di soggiorno e ai controlli di veridicità richiesti sulle dichiarazioni presentate dai datori di lavoro e dalle altre realtà coinvolte.

In primo luogo, viene incrementato il termine entro il quale il datore di lavoro è tenuto a confermare la richiesta di nulla osta al lavoro allo sportello unico per l’immigrazione, che passa da 7 a 15 giorni.

Inoltre, viene incrementato da 8 a 15 giorni anche il periodo massimo entro cui il datore di lavoro e il lavoratore straniero devono sottoscrivere il contratto di soggiorno. Stesso termine, poi, anche per gli ingressi per lavoro stagionale.

Novità anche in materia di controlli, con la possibilità per l’Ispettorato nazionale del lavoro di effettuare, anche in via anticipata, le verifiche di competenza sulle domande precompilate così da escludere eventualmente dalla procedura di invio della domanda (click day) i datori di lavoro o le organizzazioni non in regola.

Inoltre, si escludono le richieste presentate dalle agenzie di somministrazione ai fini del limite massimo di 3 domande presentate da utenti singoli.

In arrivo semplificazioni, infine, per l’ingresso di stranieri che hanno completato le attività di istruzione e formazione nei Paesi di origine. In questi casi, il datore di lavoro non dovrà allegare alla domanda la conferma della disponibilità ad assumere e il nulla osta sarà rilasciato entro 30 giorni.

Per l’ufficialità si attende ora il via libera da parte del Senato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.