Covid e scuola, arrivano le indicazioni per il trasporto pubblico locale

Stefano Paterna - Scuola

Scuola, Covid e mezzi di trasporto pubblico: in vista del ritorno in classe previsto dal 7 gennaio 2021, Inail e Istituto Superiore di Sanità pubblicano un nuovo documento tecnico. Tra le raccomandazioni, la diversificazione degli orari di ingresso rispetto alla fasce di punta, l'aumento dell'offerta di mezzi di superficie e il rispetto delle regole per prevenire i contagi.

Covid e scuola, arrivano le indicazioni per il trasporto pubblico locale

Ritorno a scuola, contagi da Covid ed organizzazione dei mezzi di trasporto pubblico: le tre questioni viaggiano in parallelo, in vista del rientro in classe dal prossimo 7 gennaio 2021 anche per le scuole secondarie superiori.

Per scongiurare una possibile “terza ondata” della pandemia da COVID-19, l’Inail e l’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità, hanno pubblicato un nuovo documento tecnico con attenzione a ciò che avviene al di fuori degli edifici scolastici: in quei momenti del prima e del dopo che hanno dimostrato già nei mesi scorsi di essere degli autentici “nodi critici”, in particolar modo il trasporto pubblico locale.

Lo studio che è stato anche condiviso con il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus nella seduta del 4 dicembre scorso, fornisce indicazioni utili alla riflessione sia per le istituzioni, sia per i singoli.

Scuola, indicazioni per la mobilità: orari e mezzi di trasporto pubblico

Dal prossimo 7 gennaio dunque il 75% degli iscritti alla scuole superiori di II grado potranno tornare alla didattica in presenza.

Si tratta di un importante riconquista sul piano del diritto allo studio per oltre 2 milioni e mezzo di studenti. Tuttavia, proprio il numero in questione fornisce un’idea dell’impatto che questa ingente massa di persone che si mette in moto ogni giorno può avere avere nell’attuale fase di contagio in Italia.

Da questo punto di vista, il documento tecnico dell’Inail e dell’Iss offre alcune indicazioni. Tra quelle che riguardano l’impegno collettivo delle istituzioni scolastiche e delle aziende di trasporto pubblico locale ci sono la necessità di una collaborazione diretta tra la scuola e i gestori dei servizi di mobilità per mitigare il peso della domanda sulla rete dei trasporti:

  • attraverso la diversificazioni degli orari di inizio delle lezioni rispetto alle fasce orarie di punta;
  • il rafforzamento dell’offerta anche mediante l’aumento dei mezzi di superficie forniti da privati in relazione alle criticità emerse per linee, stazioni ed orari particolari;
  • aumentare il personale dedicato alle stazioni di scambio con maggior afflusso di viaggiatori per prevenire assembramenti;
  • incentivare la mobilità sostenibile anche attraverso accordi o sovvenzioni per la specifica utenza delle scuole;
  • incentivare attraverso iniziative di comunicazione la responsabilità individuale di studenti e utenti tutti del trasporto pubblico attraverso l’adozione di comportanti atti a prevenire la diffusione del virus, grazie all’uso corretto della mascherina, al distanziamento e all’igiene personale e favorendo forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico.

Non si tratta peraltro di novità, dato che segnalazioni simili erano contenute anche nel Dpcm del 3 dicembre che all’uopo ha istituito i Tavoli di coordinamento presso ogni prefettura.

In effetti, anche nel Decreto Ristori in arrivo al Senato è incluso un riferimento alla possibilità per gli enti locali di stipulare apposite convenzioni con gestori privati di bus e altri mezzi di trasporto per aumentare l’offerta di mobilità.

Ritorno a scuola e trasporto pubblico, le indicazioni INAIL e ISS
Documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale

Ritorno a scuola, le indicazioni per evitare assembramenti e occasioni di contagio

Il documento Inail e Iss include, infine, ulteriori indicazioni per evitare assembramenti. In particolare:

  • viene offerta attenzione al rischio delle aggregazioni al fuori della scuola in entrata o in uscita dalle lezioni. La diversificazione degli orari può mitigare i rischi, ma secondo l’indagine serve un potenziamento del personale da dedicare al controllo dei punti di accesso e delle vicinanze degli edifici scolastici per prevenire assembramenti;
  • l’invito alla responsabilità di studenti e genitori per adottare le regole base di mascherina e distanziamento in tutte le occasioni nelle quali i ragazzi si incontrano in casa studiare insieme.

È davvero auspicabile che il decalogo dell’Inail e dell’Iss sia sufficiente. Sarebbe invece grave se si costringessero i studenti a rinunciare ancora alla presenza fisica in aula per colpe che in gran parte non sono loro, ma del deplorevole stato nel quale sono ridotti i trasporti pubblici locali in questo paese da molti anni.

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