Controlli fiscali, il bilancio della GdF: oltre 9.000 evasori totali, nel mirino gli e-commerce

Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025 la Guardia di Finanza ha scoperto migliaia di soggetti completamente sconosciuti al Fisco. Sempre più diffusi i casi di evasione nel commercio elettronico. Avanzate oltre 5.400 richieste di cessazione della partita IVA

Controlli fiscali, il bilancio della GdF: oltre 9.000 evasori totali, nel mirino gli e-commerce

Controlli fiscali, oltre 9.000 evasori totali individuati dalla Guardia di Finanza nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025.

Questo uno dei dati che emerge dalla nota pubblicata il 19 giugno, in occasione del 251° Anniversario dalla fondazione del Corpo, che traccia un bilancio delle attività svolte.

Oltre 5.400 le proposte di cessazione di partite IVA ed esclusioni dalla banca dati VIES di soggetti ad alto rischio fiscale.

Controlli fiscali, il bilancio della GdF: oltre 9.000 evasori totali, nel mirino gli e-commerce

Nel corso del 2024 e dei primi cinque mesi del 2025, la Guardia di Finanza ha portato avanti una campagna di controllo su larga scala contro l’evasione fiscale e gli illeciti economici.

Tra i dati più significativi emersi dal bilancio operativo del Corpo, spicca la scoperta di 9.139 evasori totali, ovvero soggetti che esercitavano attività economiche senza alcuna dichiarazione al Fisco.

Una quota sempre più rilevante di questi operatori agiva nel mondo del commercio elettronico, sfruttando la natura fluida e spesso poco tracciabile delle piattaforme digitali per eludere gli obblighi fiscali. Un fenomeno in crescita, che mette in luce le sfide poste dalla digitalizzazione all’attività di contrasto dell’amministrazione finanziaria.

Partite IVA fittizie, 5.442 richieste di chiusura

Nel contrasto al fenomeno dell’evasione, la Guardia di Finanza ha anche individuato soggetti economici con elevati profili di pericolosità fiscale, a loro carico sono state avanzate 5.442 proposte di cessazione della partita IVA e cancellazione dal sistema VIES (per le operazioni intracomunitarie).

La misura è diretta a colpire soggetti formalmente attivi ma riconducibili a comportamenti fraudolenti.

Lavoro irregolare e reati tributari: 58 mila in nero, oltre 20 mila denunce

L’attività ispettiva ha consentito anche di scoprire 58.315 lavoratori in nero o irregolari, in molti casi impiegati proprio da soggetti economici completamente sconosciuti al Fisco.

Parallelamente, sono 20.918 le persone denunciate per reati tributari, con 496 arresti eseguiti nel corso delle indagini.

La repressione ha colpito anche chi ha indebitamente usufruito di crediti d’imposta edilizi ed energetici, all’esito delle indagini sono stati sequestrati beni per oltre 6,2 miliardi di euro, frutto di frodi fiscali complesse e organizzate.

Inoltre il bilancio della Guardia di Finanza evidenzia anche 1.118 casi di evasione fiscale internazionale, collegati a pratiche illecite come l’occultamento di stabili organizzazioni, manipolazione dei prezzi di trasferimento, residenze fittizie e detenzione illecita di capitali all’estero.

Controlli a tutto campo, oltre 1 milione di interventi nel periodo

Nel complesso, l’impegno del Corpo si è tradotto in oltre 1 milione di interventi e 106.000 indagini, a dimostrazione della capillarità dell’attività svolta e della crescente complessità dei fenomeni da contrastare.

Le operazioni della Guardia di Finanza non si sono limitate all’evasione fiscale: rientrano nello stesso bilancio anche 4.618 controlli in materia di accise, 77.825 nel settore doganale, e centinaia di interventi contro il contrabbando, il gioco illegale e le frodi ai danni della spesa pubblica.

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