Controlli fiscali 2024, digitalizzazione e IA al centro dell’analisi del rischio evasione AdE

Francesco Rodorigo - Dichiarazioni e adempimenti

Digitalizzazione e intelligenza artificiale al centro dei piani dell'Agenzia delle Entrate nel 2024. L'utilizzo della tecnologia più avanzata migliorerà la precisione dell'analisi di rischio evasione, nel rispetto della privacy e dei diritti dei contribuenti. Lo ha sottolineato il direttore dell’Agenzia nel corso del 7° Forum dei commercialisti

Controlli fiscali 2024, digitalizzazione e IA al centro dell'analisi del rischio evasione AdE

Le nuove tecnologie e in particolare l’intelligenza artificiale saranno al centro dei piani dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 2024.

A confermarlo è il direttore dell’Amministrazione finanziaria, Ernesto Maria Ruffini, intervenuto nel corso del 7° Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili che si sta svolgendo oggi, 29 gennaio 2024.

La digitalizzazione degli strumenti è un aspetto fondamentale per l’attività dell’Agenzia. Le tecnologie permettono un miglioramento anche nella precisione dell’analisi di rischio evasione, ma sono utili anche per fornire ai cittadini e alle cittadine servizi più efficaci e semplici.

Controlli fiscali 2024, digitalizzazione e IA al centro dell’analisi del rischio evasione AdE

In corso di svolgimento la giornata di lavori del 7° Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili, organizzato da ItaliaOggi, il tradizionale approfondimento annuale che quest’anno si focalizza sulle molte novità legate alla riforma fiscale e ai contenuti della Legge di Bilancio 2024.

Molti gli ospiti presenti, dai rappresentati delle istituzioni agli esperti di settore. Tra questi anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il quale nel corso del suo intervento si è soffermato particolarmente sul ruolo della tecnologia nell’attività dell’Amministrazione.

La digitalizzazione degli strumenti è infatti un aspetto fondamentale per garantire l’efficacia delle attività esercitate. Il Direttore, nello specifico, si è soffermato sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e di come questo tipo di tecnologia possa costituire un aiuto fondamentale per migliorare la precisione dell’analisi di rischio da evasione fiscale.

“Il mosaico si arricchisce di nuovi strumenti di analisi dei dati sia sul fronte dei servizi che su quello dei controlli veri e propri. Puntiamo tutto sul digitale e sulla digitalizzazione dei nostri strumenti.”

Come ribadito da Ruffini, le banche dati a cui l’Agenzia ha accesso e di cui si serve per l’espletamento delle sue funzioni contengono miliardi di informazioni. Gestirle con sistemi di analisi evoluti e tecniche avanzate permette un maggiore controllo e una maggiore efficacia dell’azione. In questo modo è possibile sfruttarli al meglio.

“Le tecniche di analisi avanzate sono in grado di mettere in relazione in maniera più efficace e tempestiva fenomeni che in qualche modo sono apparentemente all’occhio umano poco significativi attraverso quella che noi chiamiamo network analysis.”

L’utilizzo delle nuove tecnologie, inoltre, continua il Direttore, porterà non solo miglioramenti nella fase dei controlli, ma anche nei servizi offerti ai cittadini e alle cittadine, in termini di applicativi e consulenza, con l’obiettivo di facilitare gli adempimenti e semplificare il rapporto e il dialogo con l’Amministrazione finanziaria.

Controlli fiscali 2024, l’intelligenza artificiale non sostituirà il lavoro dei funzionari AdE

Quello della digitalizzazione è un percorso che l’Agenzia ha intrapreso già da tempo, come l’obbligo di fatturazione elettronica, introdotto in via generalizzata nel 2019, la dichiarazione precompilata, le lettere di compliance e gli scontrini elettronici.

“Tutto questo ha portato a una maggiore lealtà e quindi compliance fiscale. E la fatturazione elettronica ha funzionato anche in chiave anti evasione visto che tra il 2016 e il 2021 l’evasione dell’IVA si è quasi dimezzata scendendo da 35 a 18 miliardi.”

Una delle questioni sollevate sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale è quella della privacy dei contribuenti e quindi sull’utilizzo che la tecnologia fa dei dati personali dei cittadini.

Su questo punto il Direttore Ruffini ha sottolineato che le tecnologie consentono di migliorare l’azione e la precisione delle analisi di rischio, ma non sono utilizzate in una fase finale del processo, ma solo in una fase propedeutica ai controlli e nel pieno rispetto delle norme a tutela della privacy.

“L’intelligenza artificiale è uno strumento che aiuta gli uomini dell’Agenzia delle Entrate a fare al meglio il loro lavoro.”

L’attività di accertamento, dunque, continuerà ad essere effettuati solamente dai funzionari dell’Amministrazione finanziaria.

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