Contratti di sviluppo agroalimentari: domanda dal 20 ottobre 2023

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Riapre lo sportello per la presentazione delle domande nell'ambito dei contratti di sviluppo agroalimentari. Le richieste si possono inviare dal 20 ottobre 2023. Il via libera arriva dopo l'approvazione del nuovo regime di aiuti di Stato da parte della Commissione UE

Contratti di sviluppo agroalimentari: domanda dal 20 ottobre 2023

Dal 20 ottobre 2023 si possono presentare le nuove domande per le agevolazioni previste nell’ambito dei contratti di sviluppo agroalimentari.

La Commissione Europea ha approvato il regime di aiuti di Stato che ne consente l’applicazione e il decreto del MIMIT ha disposto la riapertura dei termini per la trasmissione delle richieste.

Le agevolazioni, sovvenzioni dirette e di finanziamenti agevolati, saranno concesse alle imprese agricole che presentano progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

Per inviare la domanda sarà necessario utilizzare l’apposita piattaforma messa a disposizione da Invitalia.

Contratti di sviluppo agroalimentari: riapre lo sportello, domanda dal 20 ottobre 2023

Tutto pronto per la nuova edizione dei contratti di sviluppo agroalimentare.

Il decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, pubblicato l’11 ottobre 2023, dispone la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di agevolazione per progetti di investimento volti alla trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

Le richieste si potranno inviare a partire dalle ore 12:00 del 20 ottobre 2023.

Lo sportello è chiuso dal 1° gennaio 2023 in seguito alla conclusione del precedente regime agevolativo. La riapertura è diretta conseguenza dell’approvazione di un regime di aiuti di Stato (SA.107569/RFF 2023) da 910 milioni di euro da parte della Commissione Europea, finanziato in parte dal PNRR e volto al sostegno dello sviluppo agroindustriale, che sarà attivo fino al 2029.

La misura è disciplinata dal decreto del 9 dicembre 2014 e successive modificazioni e integrazioni. La sua applicabilità è appunto subordinata all’autorizzazione da parte della Commissione e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della politica agricola comune promuovendo un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato.

In quest’ambito, le imprese del settore agricolo potranno ricevere sovvenzioni dirette e finanziamenti agevolati per i progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

Questi dovranno puntare a migliorare l’orientamento al mercato, ad aumentare la competitività e a potenziare la ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.

Contratti di sviluppo agroalimentari: come presentare la domanda per i contributi

Le imprese agricole interessate dovranno presentare la domanda di accesso alle agevolazioni esclusivamente modalità telematica, pena l’invalidità della richiesta.

Per farlo potranno utilizzare la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia nell’apposita sezione dedicata ai contratti di sviluppo del sito internet.

Sarà necessario utilizzare la modulistica messa a disposizione nella stessa sezione del sito.

Nel caso di domande presentate entro il 31 dicembre 2022, che quindi prevedono l’applicazione delle disposizioni del precedente regime di aiuti (SA.47694 (2017/N)) e per le quali non sono state concesse le agevolazioni, Invitalia verificherà la coerenza con i limiti e le condizioni previsti dal nuovo regime di aiuti, richiedendo eventuali integrazioni e fermo restando il possibile riconoscimento delle agevolazioni nei limiti dell’intensità massima richiesta.

Come si legge sul sito della Commissione, l’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà il 60 per cento dei costi ammissibili e dipenderà dalle dimensioni dei beneficiari e dal luogo in cui viene realizzato il progetto. Ci saranno tassi più elevati per le piccole imprese e per i progetti realizzati in zone economicamente svantaggiate ammissibili agli aiuti (cosiddette “zone a”).

MIMIT - Decreto direttoriale dell’11 ottobre 2023
Contratti di sviluppo agroalimentari – Riapertura sportello

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