Cedolino pensione INPS febbraio 2023: importo con rivalutazione e trattenute

Francesco Rodorigo - Pensioni

I pensionati possono accedere alle informazioni relative all'importo del trattamento erogato dall'INPS tramite il cedolino pensione di febbraio 2023. La rivalutazione per chi percepisce più di 2.101,52 euro sarà attribuita da marzo

Cedolino pensione INPS febbraio 2023: importo con rivalutazione e trattenute

Come ogni mese i pensionati e le pensionate che ricevono trattamenti INPS possono accedere a tutti i dati relativi all’importo dell’accredito tramite il cedolino della pensione.

Le informazioni relative al cedolino di febbraio 2023 sono state diffuse anche tramite la notizia pubblicata sul sito dell’Istituto il 25 gennaio.

La rivalutazione delle pensioni è stata attribuita da gennaio al 100 per cento per chi riceve un trattamento fino a 4 volte quello minimo. Per gli altri (oltre 2.101,52 euro) sarà attribuita da marzo.

L’INPS riepiloga anche le varie trattenute che intervengono sull’importo.

Cedolino pensione INPS febbraio 2023: la panoramica sull’importo con la rivalutazione e sulle trattenute

Il pagamento della pensione di febbraio sarà disponibile a partire dal primo giorno del mese, sia da parte di Poste Italiane sia da parte delle banche, in accordo al calendario fornito dall’INPS nella circolare n. 135 del 22 dicembre 2022.

Il cedolino della pensione, con i dati e le informazioni relative all’importo dell’accredito INPS relativo alla mensilità di febbraio 2023 è accessibile attraverso il servizio dedicato.

Questo è disponibile sul portale istituzionale dell’Istituto a cui si accede utilizzando una delle seguenti credenziali:

  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • PIN rilasciato dall’INPS.

Si ricorda che il PIN INPS non è più attivo dal 2020, è rimasto a disposizione solamente dei cittadini italiani che risiedono all’estero e non possiedono un documento di riconoscimento italiano.

Per quanto riguarda la rivalutazione annuale delle pensioni, o perequazione, la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto diverse novità che modificano le modalità di attribuzione dell’aumento.

La percentuale di rivalutazione è stata fissata al 7,3 per cento, come stabilito dal Ministero dell’Economia. Questa viene attribuita al 100 per cento per i trattamenti fino a 4 volte il minimo (2.101,52 euro), mentre negli altri casi verranno seguite le 6 nuove fasce di reddito individuate dalla Manovra.

La rivalutazione piena è stata attribuita dal 1° gennaio, gli altri pensionati riceveranno l’importo rivalutato da marzo 2023.

Cedolino pensione febbraio 2023: la panoramica sulle trattenute

Come si legge nella notizia pubblicata sul sito dell’INPS il 25 gennaio, l’importo di febbraio sarà determinato anche in base alle varie trattenute fiscali.

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, da gennaio vengono trattenute oltre all’IRPEF mensile anche le addizionali regionali e comunali relative al 2022.

Queste trattenute, infatti, vengono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Inoltre, specifica l’INPS, è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2022, IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo, in base all’ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche.

In caso di debito, le cifre vengono recuperate tramite la pensione tra gennaio e febbraio 2023.

“Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo dell’ IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010). Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2023.”

Infine, l’INPS sottolinea come non siano soggette a ritenute fiscali i trattamenti relativi a prestazioni di invalidità civile, pensioni o assegni sociali e prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo).

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