Bollo auto: dal 2026 pagamento annuale in un’unica soluzione

Alessio Mauro - Tasse

Dal 2026 arriva il nuovo calendario dei versamenti semplificato per il pagamento del bollo auto. Le novità nel decreto attuativo della riforma fiscale in materia di tributi locali

Bollo auto: dal 2026 pagamento annuale in un'unica soluzione

Il bollo auto dovrà essere pagato nella regione di residenza e dovrà essere versato in un’unica soluzione.

Questa una delle principali novità in materia di tassazione sulle auto introdotte dal diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale, dedicato ai tributi locali e al federalismo fiscale regionale.

Il decreto legislativo è stato approvato ieri in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. Le novità in materia di auto dovrebbero entrare in vigore dal 2026. Vediamo in cosa consistono.

Bollo auto: dal 2026 pagamento annuale in un’unica soluzione

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 9 maggio 2925, ha approvato in via preliminare il diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale che prevede “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale”.

Tra le novità anche alcuni interventi volti alla semplificazione della gestione della tassa automobilistica.

Il bollo auto, ricordiamo, deve essere pagato da chi è proprietario di un veicolo.

L’intervento riguarda in particolare la questione della territorialità della tassa che è di competenza regionale, e pertanto ai fini del pagamento si deve fare riferimento alle regole stabilite dalla Regione di appartenenza.

L’obiettivo è quello di ridurre la complessità amministrativa e favorire una maggiore certezza del gettito per le Regioni.

Nello specifico, si prevede che il bollo auto dovrà essere pagato nella regione di residenza i contribuenti dovranno corrispondere la somma dovuta in un’unica soluzione.

Si farà riferimento al mese di immatricolazione del veicolo: a partire dal 1° gennaio 2026 dunque dovrebbero scompariranno tutte le attuali scadenze fisse (annuali, quadrimestrali, semestrali) per lasciare il posto ad un’unica data di pagamento annuale. Si tiene conto appunto della data di immatricolazione.

I soggetti chiamati a versare la tassa inoltre non saranno più individuati l’ultimo giorno utile per il pagamento ma il primo giorno del periodo tributario.

Così facendo si punta anche a superare i possibili inconvenienti che si possono verificare in caso di passaggio di proprietà nel corso del mese di pagamento, in particolare se avviene tra diverse Regioni.

Ad ogni modo, per i veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 2026 dovrebbero restare in vigore le scadenze precedenti, a meno che le Regioni non intervengano diversamente.

Bollo auto anche per i fermi amministrativi

Come anticipato, il provvedimento prevede che il bollo auto debba essere versato alla regione di residenza e dove si circola con il veicolo.

Viene infatti ribadito il principio di territorialità, anche in chiave green. Dato che i veicoli rappresentano una potenziale fonte di inquinamento, devolvendo la tassa alla regione nella quale circolano si dà la possibilità all’ente impositore di investire il relativo gettito in manovre di risanamento ambientale da implementare sul proprio territorio.

Infine, si esclude il fermo amministrativo dall’elenco delle cause che permettono di essere esonerati dal pagamento dell’imposta: il bollo dovrà essere pagato anche in caso di indisponibilità del mezzo per provvedimento amministrativo.

Ad ogni modo l’ufficialità delle novità è ancora lontana. Il decreto legge dovrà superare il passaggio in Conferenza unificata e l’esame nelle commissioni parlamentari.

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