Beni strumentali, le istruzioni per la Nuova Sabatini Green e Sud

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Investimenti in beni strumentali, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 139/2022 il decreto interministeriale MISE e MEF che disciplina la Nuova Sabatini per le PMI. Sono presenti due nuove linee di intervento oltre a quella principale, la Nuova Sabatini Green per gli investimenti a basso impatto ambientale e la Nuova Sabatini Sud, dedicata alle PMI delle regioni del Mezzogiorno.

Beni strumentali, le istruzioni per la Nuova Sabatini Green e Sud

Beni strumentali, la Nuova Sabatini 2022 prevede per le PMI la concessione di finanziamenti e contributi in conto impianti per investimenti Green, 4.0 e condizioni favorevoli per le imprese del Sud.

Le istruzioni sono contenute nel decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno 2022.

La Nuova Sabatini facilita l’accesso a finanziamenti per le piccole e medie imprese per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, hardware e software per migliorare la produzione e accrescere la competitività del Paese. Inoltre, prevede un contributo in conto impianti erogato dal MISE per coprire le spese relative agli interessi versati.

Il nuovo decreto prevede specifiche agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali green, cioè a basso impatto ambientale e per gli investimenti effettuati dalle piccole e micro imprese del Sud Italia.

Beni strumentali, le istruzioni per la Nuova Sabatini Green e Sud

Il decreto MISE e MEF pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 139/2022 mette a disposizione le istruzioni relative alla Nuova Sabatini 2022.

Questa prevede facilitazioni per l’accesso a finanziamenti in favore delle piccole e medie imprese per l’acquisto oppure il leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali. In aggiunta possono ricevere un contributo in conto impianti da parte del MISE per recuperare una parte degli interessi passivi.

Oltre alla misura per gli investimenti in beni strumentali, sono previste due specifiche linee di intervento:

  • finanziamenti e contributi per investimenti in beni strumentali green, per i beni a basso impatto ambientale;
  • finanziamenti e contributi per gli investimenti da parte delle PMI del Sud Italia.

Lo scopo è quello di migliorare la competitività del sistema produttivo del Paese.

Le PMI possono ricevere un finanziamento, da parte di banche o intermediari finanziari aderenti alla convenzione con il Ministero, che deve essere utilizzato interamente per coprire le spese ammissibili per gli investimenti e deve avere:

  • una durata di massimo 5 anni;
  • un importo che va da 20.000 a 4 milioni di euro.

Il contributo in conto impianti del MISE è determinato sulla base degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e con un tasso di interesse pari al:

  • 2,75 per cento per gli investimenti in beni strumentali;
  • 3,575 per cento per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green.
  • 5,5 per cento per investimenti da parte delle imprese del Sud.

Permette, dunque, alle imprese di recuperare una parte degli interessi versati.

Possono fare domanda per la Nuova Sabatini le PMI di tutti i settori (tranne attività finanziarie o assicurative e attività connesse all’esportazione) regolarmente iscritte nel registro delle imprese, non in liquidazione e non sottoposte a procedure concorsuali.

Beni strumentali, come funziona il finanziamento della Nuova Sabatini Green

La Nuova Sabatini Green è dedicata alle PMI che investono in beni strumentali a basso impatto ambientale e in possesso dei requisiti previsti.

Il finanziamento, come per gli investimenti in beni strumentali ordinari, può essere concesso per le spese sostenute per un valore non inferiore a 20.000 euro e massimo 4 milioni di euro (art. 1, comma 227 della Legge di bilancio 2020) e deve coprire tutte le spese per l’acquisto o il prestito dei beni previsti.

Dal 1° gennaio 2022 se l’importo è inferiore a 200.000 euro sarà erogato in un’unica soluzione, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2022.

L’agevolazione del MISE è concessa sotto forma di contributo in conto impianti, ed è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento con un tasso di interesse annuo pari al 3,575 per cento. Il finanziamento deve coprire le spese per investimenti 4.0 e green.

La domanda per l’accesso al contributo va inviata direttamente al soggetto finanziatore, cioè la banca o l’intermediario finanziario aderente alla convenzione che concede il finanziamento, insieme alla richiesta di finanziamento. Termini e modalità di presentazione saranno definiti da un decreto MISE.

La banca verifica la regolarità e la completezza della documentazione allegata e invia al Ministero la richiesta di accesso alle risorse previste per il contributo e la relativa documentazione presentata dall’impresa.

Entro 30 giorni dalla ricezione dell’elenco dei finanziamenti previsti da ogni soggetto finanziatore, il MISE avvierà la procedura di concessione.

La banca poi eroga il finanziamento all’azienda beneficiaria. Questa ad investimento concluso invia al Ministero la dichiarazione per attestare la conclusione del procedimento e la richiesta per ricevere il contributo previsto.

Nel caso in cui il contributo debba essere erogato in più quote annuali le imprese beneficiarie dovranno presentare al Ministero una specifica richiesta di erogazione attraverso la piattaforma Nuova Sabatini.

Questa deve essere formalizzata trasmettendo un’apposita DSAN, cioè una Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che attesti l’articolazione e il completamento del programma.

Nel caso dei beni strumentali green la DSAN deve attestare il possesso di una certificazione ambientale idonea in relazione ai prodotti acquistati.

Il Ministero procede a erogare la quota unica o la prima quota di contributo entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta di erogazione.

Beni strumentali, come funziona il finanziamento della Nuova Sabatini Sud

Il decreto che disciplina la Nuova Sabatini 2022 prevede anche un’agevolazione specifica per le imprese del Sud.

La Nuova Sabatini Sud consente alle micro e piccole imprese, in possesso dei requisiti previsti, di accedere a finanziamenti per investire in beni strumentali e di coprire le spese degli interessi grazie a un contributo in conto impianti da parte del MISE.

La condizione per l’accesso a questo tipo di agevolazione è che le imprese abbiano sede legale o un’unita locale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Queste imprese possono accedere a tutte le linee di intervento previste, investimenti in beni strumentali, 4.0 e green e il limite delle risorse stanziate è di 60 milioni di euro.

Come per le altre imprese le agevolazioni del MISE sono concesse in forma di contributo in conto impianti. La differenza però sta nel tasso di interesse medio annuo utilizzato per il calcolo del contributo, il quale viene aumentato al 5,5 per cento.

Anche in questo caso i termini e le modalità per la presentazione delle domande di accesso al finanziamento saranno stabilite da un’apposito decreto del MISE.

L’iter da seguire per l’accesso al finanziamento e al contributo è lo stesso previsto per la Nuova Sabatini ordinaria e green.

MISE, MEF - Decreto interministeriale 22 aprile 2022
MISE, MEF - Decreto interministeriale 22 aprile 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139/2022 - Nuova disciplina per la concessione ed erogazione del contributo in relazione a finanziamenti bancari (o leasing) per l’acquisto di beni strumentali da parte delle PMI (Nuova Sabatini)

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