Smart&Start Italia, piano per startup innovative: domande a partire dal 20 gennaio

Gabriella Napolitano - Incentivi alle imprese

Smart&Start Italia, piano per startup innovative: definiti i criteri e le modalità per l'accesso al piano di sostegno per la nascita e lo sviluppo di startup innovative. Previsto uno stanziamento di circa 90 milioni di euro a partire dal 2020.

Smart&Start Italia, piano per startup innovative: domande a partire dal 20 gennaio

Con la circolare della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese n. 439196 del 16 dicembre 2019 sono state definite le tempistiche e le modalità di presentazione delle domande per accedere a Smart&Start Italia, il nuovo strumento lanciato dal MISE per agevolare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.

La misura è stata istituita con Decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 e successive modificazioni, ed è finalizzata a promuovere le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità attraverso il finanziamento dei piani d’impresa delle giovani startup.

Con il Decreto Crescita il governo ha implementato l’applicazione della misura prevedendo, tra l’altro, la semplificazione delle procedure di accesso, di concessione e di erogazione delle agevolazioni.

Vediamo nel dettaglio come funziona.

Startup innovative, arriva il nuovo piano Smart&Start Italia: a chi si rivolge

La misura agevolativa è rivolta alle startup innovative che intendono realizzare programmi di investimento aventi ad oggetto lo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, oppure programmi di investimento finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Le agevolazioni sono riservate alle startup situate sul territorio nazionale iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese, che siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 25 del decreto-legge n. 179/2012.

Le startup devono essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e devono essere classificabili di piccola dimensione.

Possono presentare domanda anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Possono accedere a Smart&Start Italia anche le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

Startup innovative, arriva il nuovo piano Smart&Start Italia: cosa finanzia

Smart&Start Italia finanzia piani di impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, comprendenti le seguenti categorie di spese:

  • immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa, quali la progettazione, lo sviluppo, la personalizzazione e il collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, le consulenze specialistiche tecnologiche, i servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, i costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Startup innovative, arriva il nuovo piano Smart&Start Italia: le agevolazioni previste

Le startup richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:

  • finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili. Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
  • servizi di tutoraggio: le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale identificati in base alle caratteristiche delle startup. Il valore dei predetti servizi è pari a 7.500 euro.

Startup innovative, arriva il nuovo piano Smart&Start Italia: misure per speciali categorie di beneficiari

Nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, l’importo del predetto finanziamento è pari al 90% delle spese ammissibili.

Invece, per le startup innovative che abbiano sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il finanziamento agevolato viene restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa.

Inoltre, per le Startup localizzate nelle predette regioni, il valore dei servizi di tutoraggio è pari a 15.000 euro.

Startup innovative, arriva il nuovo piano Smart&Start Italia: criteri di valutazione

Il soggetto gestore del programma è Invitalia S.p.A., alla quale è affidata l’istruttoria delle domande da effettuarsi sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

  • adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
  • carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;
  • sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;
  • fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Ai fini dell’ammissione, è considerata come requisito premiale la realizzazione del piano d’impresa in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa (compresi i Digital Innovation Hub).

Una premialità è inoltre attribuita alle startup già operanti nelle Regioni del Centro-Nord da almeno 12 mesi che promuovono la realizzazione di un piano d’impresa localizzato nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Startup innovative, arriva il nuovo piano Smart&Start Italia: come fare domanda

Le domande possono essere presentate a partire dal 20 gennaio 2020 esclusivamente per via telematica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia secondo le modalità e gli schemi indicati.

Le domande già presentate e per le quali, alla data di pubblicazione della circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 non siano già stati adottati provvedimenti da parte di Invitalia, potranno essere riformulate in base alla nuova disciplina entro 60 giorni decorrenti dalla data del 20 gennaio 2020.

In caso di ripresentazione si tiene conto, ai fini dell’ammissibilità delle spese e dell’accertamento dei relativi requisiti, della data di presentazione della prima domanda.

L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di finanziamento tra il Soggetto gestore e l’impresa beneficiaria.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione dedicata al programma presente sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, il testo del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 e successive modificazioni.

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