Rinnovo modello ISEE 2019: validità in scadenza il 15 gennaio

Rosy D’Elia - Modello Isee

Rinnovo modello ISEE 2019: validità in scadenza il 15 gennaio. Il calcolo è necessario per accedere al saldo e stralcio delle cartelle e sarà fondamentale per le richieste del reddito di cittadinanza.

Rinnovo modello ISEE 2019: validità in scadenza il 15 gennaio

Rinnovo modello ISEE 2019: validità in scadenza il 15 gennaio. Il calcolo è necessario per accedere al saldo e stralcio delle cartelle, riservato ai contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica. E sarà fondamentale per presentare la domanda di reddito di cittadinanza.

Il modello ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ed è utile per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Il calcolo è valido fino al 15 gennaio successivo rispetto all’anno a cui si riferisce: si può richiedere in qualsiasi momento dell’anno, ma tutti gli ISEE elaborati nel 2018 scadono il 15 gennaio 2019.

Per richiedere l’ISEE, bisogna compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica online, sul sito INPS oppure presso un CAF o un Patronato. Dal momento in cui si invia la Dichiarazione sono necessari 10 giorni lavorativi per l’elaborazione.

In questo arco di tempo, dunque, chi non ha già avuto la premura di presentare la DSU nei primi giorni dell’anno è sprovvisto del modello utile per accedere a una serie di possibilità. Solo per fare un esempio, è il caso dei contribuenti che hanno intenzione di beneficiare del saldo e stralcio delle cartelle.

E quando la macchina del reddito di cittadinanza sarà pronta, chi avrà le carte in regola per richiederlo dovrà aver presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica con i dati e i documenti aggiornati. Quella del 2018, infatti, non sarà più valida.

Oltre ad essere strumento necessario per accedere alla pace fiscale e per presentare la richiesta del reddito di cittadinanza, la DSU ai fini ISEE serve anche per richiedere agevolazioni scolastiche, sanitarie e bonus per le famiglie.

Rinnovo modello ISEE 2019, necessario per accedere a saldo e stralcio

Il rinnovo del calcolo ISEE 2019, dunque, è la prima cosa da fare per chi ha intenzione di accedere al saldo e stralcio delle cartelle. Entro il 30 aprile 2019 i contribuenti, solo persone fisiche, che si trovano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica possono presentare la domanda per rientrare in questa possibilità.

Non superare il limite di 20.000 euro di valore del modello ISEE è un requisito necessario e va provato.

Come si evince anche dal modulo SA-ST, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il 7 gennaio 2019, da utilizzare per presentare la richiesta, è obbligatorio allegare alla domanda il modello ISEE.

Dopo aver indicato i carichi per i quali si intende accedere alla definizione agevolata, sarà necessario attestare di trovarsi in grave e comprovata difficoltà economica e dichiarare di aver presentato la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ai fini ISEE 2019.

All’interno del modulo di domanda di saldo e stralcio non solo bisognerà indicare il numero di protocollo, il valore del proprio modello ISEE e la data di avvenuta presentazione. Ma per dimostrare di trovarsi nella soglia dei 20.000 euro, dovrà essere allegata anche la certificazione.

Fondamentale sottolineare che tutte le DSU presentate nel 2018 hanno validità fino al 15 gennaio 2019.

Nel rispetto delle tempistiche di rilascio del modello ISEE e della scadenza per la presentazione della domanda, si potrà evitare di compilare il dato del valore dell’Indicatore soltanto nel caso di DSU presentate dopo il 15 aprile 2019.

L’unica eccezione sul calcolo ISEE è prevista per i contribuenti in crisi da sovraindebitamento, il saldo e stralcio delle cartelle prevede il pagamento del 10% del debito. In tal caso bisognerà allegare al modulo di domanda copia conforme del decreto di apertura della procedura di liquidazione.

Rinnovo modello ISEE 2019, fondamentale per la richiesta del reddito di cittadinanza

Procedere al rinnovo del modello ISEE sarà utile anche per presentare la richiesta del reddito di cittadinanza, non appena la macchina si sarà avviata.

Nella bozza di Decreto-Legge, del 4 gennaio 2019, intitolata Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali stabilisce i requisiti necessari per beneficiare del reddito di cittadinanza e delinea le procedure da seguire per presentare la domanda non appena sarà tutto pronto e approvato. Il debutto si attende per aprile 2019.

Il diritto a ricevere il reddito di cittadinanza per il nucleo familiare è strettamente connesso al valore del modello ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

Presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica con i dati aggiornati sarà fondamentale, l’INPS infatti avrà il ruolo di verificare i requisiti, come si legge nella bozza di decreto:

“Con riferimento alle informazioni già dichiarate dal nucleo familiare a fini ISEE, il modulo di domanda rimanda alla corrispondente DSU, a cui la domanda è successivamente associata dall’INPS”.

I requisiti economici di accesso al reddito di cittadinanza si considerano posseduti per la durata della attestazione ISEE in vigore al momento di presentazione della domanda e sono verificati nuovamente solo in caso di presentazione di nuova DSU, ferma restando la necessità di aggiornare l’ISEE alla scadenza del periodo di validità dell’indicatore.

Una DSU presentata del 2018 non è più valida a partire dal 15 gennaio 2019, dunque sarà necessario procedere a un nuovo calcolo ISEE. In questo modo il nucleo familiare dimostrerà di possedere i seguenti requisiti reddituali e patrimoniali:

  • un valore dell’ISEE, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, numero 159, inferiore a 9.360 euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, come definito a fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad una soglia di euro 30.000;
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità, come definita a fini ISEE, presente nel nucleo;
  • un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza prevista. La predetta soglia è incrementata ad euro 7.560 ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. In ogni caso la soglia è incrementata ad euro 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, come da dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE.

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