Resto al Sud 2020: finanziamenti agevolati per giovani fino a 45 anni

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Resto al Sud 2020, finanziamenti agevolati accessibili per chi ha un'età compresa tra i 18 e i 45 anni, imprenditori e liberi professionisti. Il 2019, invece, si chiude con dubbi e incertezze sul nuovo limite di età introdotto dalla Legge di Bilancio dello scorso anno. Requisiti e istruzioni per presentare domanda a Invitalia.

Resto al Sud 2020: finanziamenti agevolati per giovani fino a 45 anni

Resto al Sud 2020: le novità sui requisiti per accedere ai finanziamenti agevolati, che hanno incluso nella platea di beneficiari i liberi professionisti e tutti i soggetti fino a 45 anni, si applicano anche al prossimo anno.

Mentre si discute sui tempi con cui sono state adottate le disposizioni approvate con la Manovra del 2019, che diventano effettive solo dal prossimo 8 dicembre, il Disegno di Legge di Bilancio 2020 conferma per tutto l’anno che sta arrivando una platea di beneficiari più ampia e contiene anche la soluzione per il passato.

La dotazione di Resto al Sud è paria a 1,25 miliardi secondo un piano che arriva fino al 2025: secondo i dati Invitalia aggiornati al 15 novembre 2019 sono 4.028 le domande approvate e 12.995 quelle in compilazione.

Resto al Sud 2020: finanziamenti agevolati per i giovani fino a 45 anni

Resto al Sud è una misura introdotta dal Decreto Legge numero 91 del 2017. Secondo le ultime modifiche, è destinata ai soggetti dai 18 ai 45 anni, che hanno la possibilità di richiedere un finanziamento fino a 50 mila euro:

  • 35% di erogazioni a fondo perduto;
  • 65% di prestito a tasso zero da rimborsare, complessivamente, in otto anni, di cui i primi due di preammortamento.

Gli interessi sono coperti da Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, a cui è affidata la gestione.

Se la domanda di finanziamento viene presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, incluse le società cooperative, l’importo massimo erogabile è pari a 50.000 euro per socio fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro.

I fondi possono essere utilizzati per avviare le seguenti attività:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo.

Mentre sono escluse dal finanziamento le attività agricole, il commercio, e costi di progettazione e consulenza.

Resto al Sud: il requisito dell’età e le criticità del 2019

Con la Legge di Bilancio 2019, la platea di potenziali beneficiari è stata estesa su due fronti:

  • i finanziamenti agevolati sono diventati accessibili anche per i liberi professionisti;
  • il limite massimo di età per l’accesso è passato da 35 a 45.

Ma la novità che riguarda il requisito anagrafico è al centro di criticità legate ai tempi di applicazione.

Ad estendere il limite massimo d’età è stata la legge numero 145 del 2018. Ma il Decreto numero 134 del 5 agosto 2019 firmato dal Ministro per il Sud, da quello dell’Economia e delle Finanze, e da quello dello Sviluppo Economico, che rende effettiva la novità è arrivato a distanza di quasi un anno in Gazzetta Ufficiale: il 23 novembre 2019.

Le disposizioni entrano in vigore l’8 dicembre 2019: è da questa data, dunque, che c’è la possibilità di accedere a Resto al Sud fino a 45 anni, le novità non sono retroattive e nel testo del Decreto non è prevista nessuna precisazione particolare per il periodo transitorio durato 11 mesi.

Un’ancora di salvezza per chi è rimasto escluso da Resto al Sud a causa della tempistica, lenta e sfavorevole, è nel Disegno di Legge di Bilancio, che però ha bisogno ancora di tempo e modifiche per l’approvazione.

Nelle schede di lettura elaborate dal Senato a inizio novembre si legge:

“L’articolo 39, al comma 1, interviene sulla misura in favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata Resto al Sud, stabilendo che, per l’anno 2019 e per l’anno 2020, il requisito del limite di età, come modificato dalla citata legge di bilancio 2019 (compreso tra i 18 e i 45 anni), si intende soddisfatto se posseduto alla data di entrata in vigore della legge n. 145 del 2018, dunque alla data del 1° gennaio 2019”.

Per ora resta il fatto che chi aveva i requisti per ottenere i finanziamenti di Resto al Sud il 1° gennaio 2019 resta comunque escluso dall’agevolazione. Per il 2020, invece, al netto di ulteriori novità sui requisiti, il panorama di accesso alle agevolazioni è più chiaro e lineare.

Resto al Sud 2020: i requisiti per accedere ai finanziamenti agevolati

Oltre a rientrare nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni, per richiedere il finanziamento agevolato è necessario rispondere ai requisiti che seguono:

  • non risultare già titolari di attività di impresa in esercizio o beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità;
  • non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • per i liberi professionisti, non essere titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;
  • essere residenti al momento della presentazione della domanda in specifici territori:
    • Abruzzo;
    • Basilicata;
    • Calabria;
    • Campania;
    • Molise;
    • Puglia;
    • Sardegna;
    • Sicilia;
    • aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.

Per chi non è residente c’è la possibilità di trasferirsi entro 60 giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria, o entro 120 giorni per chi è all’estero, e di mantenere nelle stesse regioni la residenza per tutta la durata del finanziamento.

Inoltre possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) in seguito all’esito positivo della domanda.

Resto al Sud 2020: come presentare domanda per ottenere i finanziamenti

Chi ha le carte in regola per richiedere gli incentivi di Resto al Sud 2020 deve inviare domanda esclusivamente online tramite la piattaforma gestita da Invitalia.

Per presentare domanda è necessario seguire la procedura illustrata dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa:

  • registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form;
  • consultare e scaricare i fac-simile della modulistica;
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo;
  • inoltrare la domanda, composta dal progetto imprenditoriale da compilare on line e dalla documentazione da allegare.

La valutazione delle domande avviene in ordine cronologico di arrivo, mediamente entro due mesi dalla presentazione, anche attraverso un colloquio con gli aspiranti beneficiari.

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