Reddito energetico 2023: per le famiglie con ISEE fino a 30.000 euro incentivi per gli impianti fotovoltaici

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Via libera al reddito energetico 2023, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato il decreto per l'operatività di un fondo nazionale da 200 milioni. In arrivo incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici: a beneficiarne saranno le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro con almeno 4 figli a carico

Reddito energetico 2023: per le famiglie con ISEE fino a 30.000 euro incentivi per gli impianti fotovoltaici

In arrivo incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo: il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin ha firmato il decreto per l’operatività del Fondo nazionale per il reddito energetico. 200 milioni di euro le risorse in campo.

Le agevolazioni sono destinate alle famiglie che rispettano determinate soglie ISEE.

Come si legge nella notizia pubblicata sul sito istituzionale il 9 agosto 2023, il testo si trova ora alla Corte dei Conti per la registrazione.

Reddito energetico 2023: a chi spetta? Tra i requisiti da rispettare, soglia ISEE fino a 30.000 euro

La possibilità di beneficiare degli incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici è legata all’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

L’accesso agevolato alle fonti di energia rinnovabile, infatti, è riservata alle persone che appartengono a nuclei familiari con le seguenti caratteristiche:

  • ISEE fino a 15.000 euro;
  • ISEE fino a 30.000 euro con almeno 4 figli a carico.

Gli impianti fotovoltaici per le unità residenziali devono essere di potenza nominale non inferiore ai due kilowatt e non superiore ai sei, “o comunque non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione”.

Per ottenere i contributi del fondo reddito energetico 2023, gli impianti devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il beneficiario è titolare.

“Con questo provvedimento perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile”.

Ha commentato il ministro Pichetto Fratin.

Reddito energetico 2023: come funziona? Priorità al Mezzogiorno

Accanto ai requisiti necessari per beneficiare del reddito energetico 2023, il decreto stabilisce anche le vie prioritarie di accesso agli incentivi per l’energia rinnovabile.

Le risorse a disposizione, infatti, spettano per l’80 per cento alle regioni del Meridione:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

“Il Fondo Reddito Energetico, alla cui operatività lavora il Gestore Servizi Energetici (GSE), è di natura rotativa e mette a disposizione per le annualità 2024-2025 complessivi duecento milioni di euro, per gran parte nel Mezzogiorno”.

Si legge nella notizia del 9 agosto.

In ogni caso la dotazione potrà crescere ulteriormente: sono ammessi versamenti volontari da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network