INPS per tutti, reddito di cittadinanza e altre prestazioni più vicine dal 9 ottobre

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

INPS per tutti, il reddito di cittadinanza e gli altri strumenti di sostegno sono più vicini ai cittadini. Dal 9 ottobre 2019 si sperimenta una nuova formula: sarà l'Istituto a cercare i potenziali beneficiari delle prestazioni sul territorio. Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino le prime città coinvolte. I dettagli nel messaggio numero 3449 del 24 settembre 2019.

INPS per tutti, reddito di cittadinanza e altre prestazioni più vicine dal 9 ottobre

INPS per tutti, dal 9 ottobre 2019 a Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino parte la sperimentazione di una nuova formula di contatto col pubblico. Le distanze tra i cittadini e gli strumenti di sostegno economico, primo fra tutti il reddito di cittadinanza, si accorciano: sarà l’Istituto a individuare i potenziali beneficiari delle prestazioni grazie a una rete sul territorio, e non viceversa.

“Rendere più accessibili e, dunque, effettive, concrete ed esigibili tutte le prestazioni cui gli utenti abbiano diritto” è l’obiettivo che si pone l’iniziativa.

Spesso a rimanere escluso dalle misure previste è proprio chi ne ha più bisogno. Ed è questo il rischio che si vuole evitare.

INPS - Messaggio numero 3449 del 24 settembre 2019
Progetto “Inps PER tutti”. Avvio sperimentazione.

INPS per tutti, si accorciano le distanze con reddito di cittadinanza e altre prestazioni

Con il messaggio numero 3449 del 24 settembre 2019, arriva l’annuncio della sperimentazione del progetto INPS per tutti. L’Istituto scende in campo, nel vero senso della parola, e lo fa con scopi precisi.

“L’intento è, dunque, quello di promuovere azioni mirate, raggiungendo i soggetti più poveri ed emarginati, recandosi nei luoghi in cui gli stessi si trovano, in modo da poter offrire loro supporto, individuare i loro bisogni e le eventuali prestazioni a loro spettanti, sino a raccogliere le relative domande in perfetta coerenza con quanto previsto dal D.L. n. 4/2019 (convertito dalla legge n. 26/2019), che ha istituito, a decorrere dal mese di aprile 2019, il Reddito di cittadinanza (Rdc) quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, nonché atta a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Il Rdc e la Pensione di cittadinanza, per i nuclei composti da soggetti anziani, costituiscono, infatti, livello essenziale delle prestazioni che lo Stato e, quindi l’Inps, deve assicurare nei limiti delle risorse disponibili”.

I potenziali beneficiari saranno intercettati sul territorio, nei luoghi di ritrovo come le mense o le stazioni. E all’interno delle unità mobili o gazebo dell’INPS, dotati di PC per il rilascio dei Pin, si verificheranno i requisiti per ottenere le prestazioni e si arriverà fino all’inoltro della domanda.

INPS per tutti, reddito di cittadinanza e altre prestazioni: domande direttamente dal territorio?

Dai punti di contatto con l’INPS, che saranno attivati nelle città italiane, sarà possibile presentare richiesta per accedere a diversi strumenti di sostegno:

  • Reddito/pensione di cittadinanza previo ISEE/DSU;
  • Assegno familiare dei Comuni;
  • Assegno di maternità dei Comuni;
  • BONUS bebè;
  • Premio nascita;
  • Bonus Asilo nido;
  • NASpI;
  • Assegno sociale.

Le prime azioni concrete del progetto INPS per tutti sono finalizzate, in particolar modo, alla diffusione del reddito di cittadinanza e al coinvolgimento dei senza fissa dimora.

Nella sfida di battere palmo a palmo le strade italiane per individuare i cittadini più fragili saranno coinvolti anche tutti gli attori che conoscono il contesto di riferimento, in prima linea operatori sociali e associazioni di volontariato.

La fase sperimentale del progetto INPS per tutti avviata dall’istituto partirà da 5 grandi città, ma guarda già nella prospettiva di aggiungere sempre più nodi alla rete:

“A questo scopo, sono previste collaborazioni con l’ANCI, i Comuni e le organizzazioni ed associazioni caritatevoli, che saranno formalizzate mediante stipula di protocolli/accordi quadro tra l’Inps (Direzioni regionali e/o di coordinamento metropolitano) e le singole Regioni o Comuni, in cui vengano definiti i principi e le regole condivise affinché, a livello locale, venga assicurata e conservata l’unicità degli obiettivi e l’uniformità dei comportamenti, dei processi e delle attività fondamentali”.

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