Giovani e donne in agricoltura: in arrivo contributi a fondo perduto e mutui agevolati

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Nuove misure in arrivo per l'auto-imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura. Previsti contributi a fondo perduto e mutui agevolati

Giovani e donne in agricoltura: in arrivo contributi a fondo perduto e mutui agevolati

Tutto pronto per la concessione di agevolazioni per favorire l’auto-imprenditoria di giovani e donne in agricoltura.

Il nuovo decreto del Ministero dell’Agricoltura prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e il riconoscimento di mutui agevolati per il finanziamento di progetti volti al miglioramento dell’azienda.

Il provvedimento definisce i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni, così come i requisiti necessari per accedervi.

Le domande andranno inviate ad ISMEA, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, secondo le istruzioni che saranno comunicate nei prossimi giorni.

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Giovani e donne in agricoltura: in arrivo contributi a fondo perduto e mutui agevolati

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile, il nuovo decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che disciplina la concessione di nuovi incentivi dedicati all’auto-imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura.

Il provvedimento prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui agevolati a tasso zero per interventi volti al miglioramento delle infrastrutture, del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda.

Si tratta nello specifico delle agevolazioni già previste dall’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo n. 185/2000 e che secondo quanto stabilito dal nuovo decreto si applicano ai seguenti soggetti beneficiari.

Possono accedere alle agevolazioni le micro e PMI di qualsiasi forma che subentrano nella conduzione di un’intera azienda agricola, che esercitano esclusivamente l’attività agricola da almeno 2 anni.

Queste devono presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • esercitare esclusivamente l’attività agricola;
  • essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti o da una donna, con qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto (in caso di società questi soggetti devono comporre almeno la metà delle quote);
  • essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda;
  • avere sede operativa sul territorio nazionale.

Possono fare domanda anche le micro e PMI che presentano progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni.

In questo caso sono requisiti necessari lo svolgimento esclusivo di attività agricola, la sede operativa in Italia e l’amministrazione/gestione da parte di giovani o donne.

L’impresa cedente deve essere iscritta alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, avere partita IVA e il legittimo possesso dell’azienda da almeno 2 anni.

Incentivi giovani e donne in agricoltura: agevolazioni concesse e modalità di domanda

Per la realizzazione dei progetti, come anticipato, sono concessi:

  • mutui agevolati a tasso zero, della durata massima di 10 anni (compreso il periodo di preammortamento e di importo) non superiore al 60 per cento della spesa ammissibile;
  • un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile.

Possono essere finanziati progetti che prevedono un investimento massimo di 1,5 milioni di euro e che prevedono il raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio energetico e idrico;
  • contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica;
  • contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e promozione dello sviluppo sostenibile e di un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica;
  • contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.

Sono sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:

  • studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • opere edilizie per la costruzione ed il miglioramento di beni immobili;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica compresi impianti ed allacciamenti;
  • servizi di progettazione quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti;
  • beni pluriennali come costi di acquisto e di sviluppo o diritti d’uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;
  • per il settore della produzione agricola primaria, inoltre, sono ammissibili:
    • i costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi specifici di carattere ambientale e climatico;
    • i costi per investimenti in materia di irrigazione;
    • i costi per investimenti legati alla produzione, a livello dell’azienda agricola.

I massimali di intervento sono specificati nel dettaglio nel testo integrale del decreto 23 febbraio 2024.

Nelle domande di ammissione alle agevolazioni è necessario indicare:

  • il nome e le dimensioni dell’impresa, specificando il requisito soggettivo;
  • la descrizione e l’ubicazione del progetto;
  • l’elenco delle spese ammissibili;
  • l’importo del finanziamento necessario per la realizzazione.

Gli imprenditori agricoli devono presentare le richieste a ISMEA secondo le modalità che saranno comunicate nei prossimi 30 giorni.

In seguito all’accoglimento della domanda, i beneficiari sono tenuti a trasmettere entro 6 mesi a ISMEA la documentazione necessaria alla stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni. Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale del decreto.

MASAF - Decreto del 23 febbraio 2024 - GU n 86 del 12 aprile 2024
Misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura.

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