I dati ISTAT mostrano un’occupazione record al Sud, con il livello più alto dal 2004, e la crescita del tasso per gli over 50. Resta il divario con la media nazionale e di genere

Torna a salire l’occupazione al Sud che raggiunge livelli record: il tasso del 50,1 per cento è il dato più alto rilevato dall’ISTAT dall’inizio delle serie storiche nel 2004.
A rilevarlo è l’analisi trimestrale dell’Istituto di statistica pubblicata il 12 settembre. Oltre a certificare la spinta del Mezzogiorno i dati mostrano anche il boom degli occupati tra gli over 50, che raggiungono quota 16 milioni, mai così tanti.
Resta però un elevato distacco dalla media nazionale, con il tasso medio di occupati italiano che si attesta al 62,6 per cento (al 69,9 per cento quello del Nord).
Da evidenziare anche l’elevato gender gap con il 37,8 per cento di donne occupate al Sud contro il 62,7 per cento degli uomini.
Occupazione record al Sud e tra gli over 50 ma donne e giovani restano indietro
I dati sull’andamento dell’occupazione nel secondo trimestre del 2025 fotografano una crescita positiva per il Sud e tra i cittadini e le cittadine con più di 50 anni, ma non mancano alcune criticità.
A colpire è in particolare il dato dell’occupazione al Sud, ai massimi dal 2004, da quando sono state introdotte le serie storiche dell’ISTAT.
Dopo il 49,9 per cento del primo trimestre, Il tasso di occupazione nel Mezzogiorno è salito al 50,1 per cento. Nel secondo trimestre dell’anno, gli occupati nelle regioni del Sud sono 6 milioni 549mila, contro i 6 milioni 530mila dei primi 3 mesi del 2025.
Nonostante i miglioramenti resta però un elevato distacco dalla media nazionale, con il tasso medio di occupati che si attesta al 62,6 per cento (al 69,9 per cento se si conta solo il Nord Italia).
Ad destare preoccupazione è anche il dato relativo al gender gap, cioè il divario di genere. Il totale delle donne occupate al Sud raggiunge il 37,8 per cento contro il 62,7 per cento degli occupati uomini.
A marzo, ricordiamo, sono partite le agevolazioni introdotte l’anno scorso dal decreto Coesione, volte a favorire proprio l’occupazione al Sud, delle donne e dei più giovani ma ancora non hanno portato i risultati sperati.
Tra gli incentivi attivi c’è anche la nuova versione della Decontribuzione Sud, l’agevolazione che riconosce un esonero contributivo ai datori di lavoro attivi nelle regioni del Mezzogiorno.
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un doppio binario per l’applicazione della misura: una, già attiva, per le piccole e medie imprese l’altra dedicata alle imprese di grandi dimensioni, Quest’ultima, però, è ancora ferma. Resta da vedere se con la prossima Manovra arriveranno novità sul fronte degli incentivi all’occupazione.
Crescono gli occupati tra gli over 50
Come anticipato, i dati ISTAT mostrano anche la crescita significativa degli occupati tra gli over 50, mai stati così tanti.
Per la prima volta il numero di lavoratori e lavoratrici con più di 50 anni supera quota 10 milioni. Nel secondo trimestre del 2025 ammontano quasi al 42 per cento del totale delle persone al lavoro.
I dati ISTAT fotografano quindi l’impatto dell’invecchiamento della popolazione ma anche delle restrizioni introdotte negli ultimi anni per quanto riguarda le pensioni anticipate, il che porta di conseguenza ad un aumento dell’età media dei cittadini e delle cittadine occupate.
Dati comunque positivi se non fosse che per i giovani sotto i 35 anni la tendenza è inversa: in questa fascia di età il totale degli occupati è di 5 milioni e 333mila, circa 2,4 milioni in meno rispetto al 2004.
Il tasso di inattività nel Paese è sceso al 32,8 per cento, ed è calato soprattutto nel Mezzogiorno e tra i 50-64enni a fronte della sostanziale stabilità nel Centro-Nord e tra i 35-49enni. Risulta in aumento, invece, tra i più giovani.
I dati ISTAT hanno incontrato la soddisfazione da parte del Governo con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che sui social ha dichiarato:
“Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore.
Oggi i dati dell’Istat certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004.
La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità.”
Più critiche invece le opposizioni che evidenziano le criticità del mondo del lavoro, dalla produttività stagnante ai salari che non crescono.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Occupazione record al Sud e tra gli over 50 ma donne e giovani restano indietro