Covid e varianti, aggiornate le indicazioni su quarantena e isolamento

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Covid, dal Ministero della Salute aggiornate le indicazioni per la quarantena e l'isolamento. Differenziate le misure in base a diversi fattori: alto o basso rischio di contagio, contatto con SARS-CoV-2 o con sue varianti. Vediamo come cambiano le regole con la circolare numero 22746 del 21 maggio 2021.

Covid e varianti, aggiornate le indicazioni su quarantena e isolamento

Covid, il Ministero della Salute aggiorna le misure di quarantena e di isolamento raccomandate alla luce delle nuove varianti del virus che si sono diffuse anche in Italia.

Ora anche le regole per la riammissione nei luoghi di lavoro dovranno essere lette alla luce delle indicazioni fornite con la circolare numero 22746 del 21 maggio 2021 che contiene queste nuove disposizioni.

Il Ministero, infatti, differenzia le misure da adottare in caso di quarantena e isolamento in base ai seguenti fattori:

  • Contatto con un positivo a basso o ad alto rischio;
  • Contagio da SARS-CoV-2 o da variante VOC 202012/01 (la cosiddetta “variante inglese”) o da varianti più pericolose di scoperta più recente.

Andiamo a vedere, più nel dettaglio, come cambiano le regole alla luce di questi aggiornamenti.

Covid e varianti, aggiornate le indicazioni su quarantena e isolamento

Se da una parte la campagna vaccinale sembra essere a buon punto, con l’apertura anche del canale aziendale, dall’altra si stanno scoprendo purtroppo numerose varianti del virus. Per tale ragione, il Ministero della Salute ha dovuto aggiornare le indicazioni generali sui tempi di isolamento e quarantena dello scorso autunno.

La quarantena, si ricorda, è imposta in caso di contatto con un soggetto positivo al virus, accertato o presunto, mentre l’isolamento fiduciario interviene in ipotesi di vero e proprio contagio.

La prima parte della circolare del Ministero della Salute del 21 maggio 2021, destinata agli addetti ai lavori, utilizza un linguaggio molto tecnico nel definire e inquadrare le nuove varianti del Covid.

Ministero della Salute- circolare numero 22746 del 21 maggio 2021
Scarica la circolare su Aggiornamento sulla definizione di caso COVID-19 sospetto per variante VOC 202012/01 e sulle misure di quarantena e di isolamento raccomandate alla luce della diffusione in Italia delle nuove varianti SARS-CoV-2.

È la seconda parte quella che interessa chi non è del mestiere, è qui che sono indicate, infatti, le misure da applicare a soggetti contagiati dal virus o venuti a contatto con un positivo.

A queste misure, tra l’altro, si devono conformare anche i lavoratori che ritornano sul luogo di lavoro dopo l’infezione.

Per quanto riguarda l’interruzione della quarantena dopo un contatto con un positivo, c’è una nuova differenza tra alto rischio, quindi stretto e diretto, o a basso rischio quindi indiretto relativamente a Covid o a sua variante.

Di seguito una tabella riassuntiva delle cautele da adottare in caso di contatto.

Tipologia di virus contratta dal soggetto positivoContatto ad alto rischioContatto a basso rischio
SARS-CoV-2 o Variante inglese 10 giorni di quarantena e poi esibizione di test molecolare o antigenico NEGATIVO Nessuna quarantena mantenendo le comuni precauzioni igienico-sanitarie
Varianti diverse da quella inglese 10 giorni di quarantena e poi esibizione di test molecolare o antigenico NEGATIVO 10 giorni di quarantena e poi esibizione di un test molecolare e antigenico NEGATIVO

Covid e varianti, misure di contenimento diverse a seconda della tipologia

Anche per l’isolamento, a cui sono tenute le persone contagiate, ora è necessario distinguere tra casi di Sars-CoV-2 o variante inglese e casi di varianti differenti.

In questo caso, poi, la circolare differenzia tra ipotesi in cui le persone coinvolte siano asintomatiche, sintomatiche o ricorrano casi positivi a lungo termine. Quest’ultima è la situazione delle persone che continuano a risultare positive al test molecolare o antigenico per il Covid, in caso di assenza di sintomatologia da almeno 7 giorni.

In base a questi elementi, infatti, cambiano le indicazioni per la sospensione così come indicate in tabella.

Tipologia di virus contrattoAsintomaticiSintomaticiPositivi a lungo termine
SARS-CoV-2 o variante inglese 10 giorni di isolamento seguita da un test molecolare o antigenico NEGATIVO 10 giorni di isolamento di cui almeno gli ultimi 3 giorni asintomatici seguiti da un test molecolare o antigenico NEGATIVO Isolamento di 21 giorni di cui almeno gli ultimi 7 giorni senza sintomi, eccetto casi di “ageusia/disgeusia e anosmia” per cui l’isolamento deve proseguire
varianti diverse da quella inglese 10 giorni di isolamento seguito da un test molecolare NEGATIVO 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni senza sintomi seguiti da test molecolare NEGATIVO Test molecolare NEGATIVO

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