Fondo perduto, controlli anche dopo il pagamento: istruzioni su restituzione e sanzioni

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Contributi a fondo perduto del DL Sostegni: anche dopo il pagamento, e non solo prima dell'erogazione, l'Agenzia delle Entrate effettua i controlli sui dati dichiarati da coloro che richiedono gli importi. Obiettivo? Rilevare casi di fruizione indebita. Le istruzioni per procedere con la restituzione e le indicazioni sul calcolo di interessi e sanzioni dovute.

Fondo perduto, controlli anche dopo il pagamento: istruzioni su restituzione e sanzioni

Contributi a fondo perduto del DL Sostegni: i controlli dell’Agenzia delle Entrate sui dati dichiarati da coloro che richiedono gli importi, da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro, vengono effettuati prima dell’accredito delle somme, ma anche dopo il pagamento.

In prima battuta l’Amministrazione finanziaria effettua verifiche per valutare l’esattezza e la coerenza dei dati con le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria prima di procedere con l’erogazione.

Dopo il pagamento i dati fiscali in possesso dell’Amministrazione finanziaria vengono analizzati per verificare eventuali fruizioni indebite dei benefici.

Chi ha inoltrato la richiesta senza avere le carte in regola per farlo dovrà procedere con la restituzione e il versamento di interessi e sanzioni, fino al doppio degli importi ricevuti. Con il provvedimento del 23 marzo 2021, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni da seguire, mentre con la risoluzione numero 24/E del 12 aprile ha istituito i codici tributo da utilizzare.

Contributi a fondo perduto: provvedimento Agenzia delle Entrate
Pubblicato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che attua le disposizioni sui contributi a fondo perduto previste dall’articolo 1 del Decreto Sostegni

Fondo perduto, controlli anche dopo il pagamento: istruzioni su restituzione e sanzioni

I controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle partite IVA che richiedono l’accesso ai contributi a fondo perduto, così come previsto dall’articolo 1 del DL numero 41 del 22 marzo 2021, vengono effettuati prima e dopo il pagamento degli importi a cui si ha diritto.

Il primo giorno utile per presentare domanda è stato il 30 marzo ed è possibile procedere entro la scadenza del 28 maggio.

Le somme vengono calcolate in base al calo dell’ammontare medio mensile nel confronto tra 2020 e 2019, che deve essere pari almeno al 30 per cento, e all’entità di ricavi e compensi di imprese e professionisti.

Percentuale di calcolo dell’importo del contributo a fondo perdutoRicavi e compensi di imprese e professionisti
60 per cento della perdita fino a 100 mila euro
50 per cento della perdita tra 100 mila e 400 mila euro
40 per cento della perdita tra 400 mila euro e 1 milione di euro
30 per cento della perdita tra un milione e 5 milioni di euro
20 per cento della perdita tra 5 e 10 milioni di euro

Fondamentali, quindi, per verificare il diritto a beneficiare dei contributi a fondo perduto e il valore degli aiuti spettanti sono i dati dichiarati in fase di domanda.

Su questi l’Agenzia delle Entrate effettua i controlli prima di procedere con il pagamento, se si verificano incongruenze, le somme non vengono erogate. Ma il semaforo verde iniziale non mette al riparo da nuove verifiche.

Nel provvedimento del 23 marzo 2021, infatti, si legge che successivamente all’erogazione del contributo si procede anche con ulteriori controlli sui dati fiscali che arrivano da più fonti:

  • fatture elettroniche;
  • corrispettivi telematici;
  • comunicazioni di liquidazione periodica IVA;
  • dichiarazioni IVA.

Inoltre, sulla base di un protocollo specifico sui contributi a fondo perduto, l’Agenzia delle Entrate trasmette le informazioni acquisite:

  • alla Guardia di Finanza, per le attività di polizia economico-finanziaria;
  • al Ministero dell’interno per i controlli antimafia.

Controlli su fondo perduto: come funzionano restituzione e sanzioni

Se i controlli fanno emergere che i beneficiari hanno ricevuto degli aiuti a cui non hanno diritto, in tutto o in parte, l’Agenzia delle Entrate può procedere fino al 31 dicembre 2029 con il recupero del contributo a fondo perduto nelle modalità che seguono:

Nel testo del provvedimento, inoltre, si legge:

“Resta ferma, ricorrendone i presupposti, l’applicabilità delle disposizioni di cui all’articolo 316-ter del Codice penale (Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato)”.

Imprese e professionisti che non hanno diritto a beneficiare degli aiuti, o ne hanno diritto solo in parte, devono quindi pagare sanzioni e interessi e procedere con la restituzione del contributo a fondo perduto tramite il modello F24.

Infine chi si rende conto di aver percepito il contributo in tutto o in parte non spettante, anche se ha inoltrato la richiesta di rinuncia, può regolarizzare la sua posizione restituendo spontaneamente il contributo ed i relativi interessi e versando le relative sanzioni in misura ridotta secondo le regole del ravvedimento operoso previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 17 dicembre 1997, n. 472.

Controlli su fondo perduto: codice tributo e istruzioni per la restituzione spontanea

Con la risoluzione numero 24/E del 12 aprile 2021, l’Agenzia delle Entrate oltre a istituire il codice tributo da utilizzare per beneficiare del contributo a fondo perduto come credito di imposta, ha stabilito anche le sequenze di cifre utili per procedere con la restituzione spontanea delle somme non spettanti, di sanzioni e interessi tramite il modello F24 Versamenti con elementi identificativi.

Codice tributo Denominazione
8128 Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni – Restituzione
spontanea - CAPITALE – art. 1 DL n. 41 del 2021
8129 Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni – Restituzione
spontanea - INTERESSI – art. 1 DL n. 41 del 2021
8130 Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni – Restituzione spontanea - SANZIONE – art. 1 DL n. 41 del 2021

Con lo stesso documento, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per la compilazione del modello F24 Elide.

CampoValore
Importi a debito versati codice tributo 8128, 8129 oppure 8130
CONTRIBUENTE
Codice fiscale Codice fiscale del contribuente
Dati anagrafici Dati anagrafici del contribuente
ERARIO ED ALTRO
Tipo R
Elementi identificativi nessun valore
Codice 8128, 8129 oppure 8130
Anno di riferimento anno in cui è stato riconosciuto o utilizzato in compensazione il contributo per esteso
mporti a debito versati valore del contributo a fondo perduto da restituire, ovvero l’importo della sanzione e degli interessi, in base al codice tributo indicato

Tutti i dettagli nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate numero 24/E del 12 aprile 2021.

Agenzia delle Entrate - Risoluzione numero 24/E del 12 aprile 2021
Istituzione dei codici tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, e per la restituzione spontanea, tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”, del contributo non spettante.

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