Cartelle: dall’IMU alla TARI, per i tributi locali serve un nuovo ente di Riscossione

Dall'IMU alla TARI, sulle cartelle non pagate servono nuove soluzioni anche su scala locale. Giorgetti: necessaria una nuova Agenzia delle Entrate Riscossione specializzata in materia

Cartelle: dall'IMU alla TARI, per i tributi locali serve un nuovo ente di Riscossione

Quella delle cartelle non pagate non è solo una questione nazionale: dall’IMU alla TARI, per recuperare i tributi locali è da valutare una nuova Agenzia delle Entrate Riscossione specializzata. Obiettivo? Mettere in campo strategie ad hoc.

Ne ha parlato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante l’audizione sul federalismo fiscale che si è tenuta oggi, 9 luglio, alla Camera.

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Cartelle, dall’IMU alla TARI, per Giorgetti serve una nuova Agenzia delle Entrate Riscossione su scala locale

La novità di “un nuovo ente di riscossione dedicato esclusivamente alla gestione e al recupero dei tributi locali, con personale specializzato in questa materia” non andrebbe a sostituire l’attività degli enti riscossori privati che, anzi, è da potenziare.

Ma l’idea di una Agenzia delle Entrate Riscossione prettamente territoriale deriva dalla necessità di agire in maniera capillare e puntuale sulle cartelle non pagate che riguardano tributi locali, dalle addizionali all’IMU, passando per la TARI.

Servono strumenti dedicati, sottolinea il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti alla Camera. Il nuovo ente dovrebbe agire in maniera puntuale, partendo dal panorama di dati e strutture già esistenti:

  • dovrebbe usufruire del patrimonio informativo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, anche grazie all’interoperabilità delle banche dati;
  • dovrebbe essere integrato sinergicamente con l’attuale struttura dell’AdER per “poter trarre beneficio delle esperienze finora maturate”;
  • si collegherebbe con Sogei e PagoPA;
  • dovrebbe disporre di una struttura informatica avanzata per determinare le posizioni debitorie e il monitoraggio dei soggetti incaricati delle attività operative.

Dall’IMU alla TARI, cartelle locali da 25 miliardi di euro: necessaria una nuova riscossione

La necessità di mettere in campo nuove soluzioni deriva anche dalle caratteristiche della riscossione locale: una elevata frammentarietà delle cartelle e una modesta entità degli importi da recuperare nella maggior parte dei casi. Sono due elementi non trascurabili perché rendono complesse le attività di recupero, evidenzia il Ministro.

Come evidenziato dall’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, lo scorso marzo ammonta a 25 miliardi la quota comunale di crediti presenti nel magazzino della Riscossione: 6 miliardi sono esigibili e, quindi, possono essere recuperati dagli enti.

Ad oggi la maggior parte dei Comuni si affida all’Agenzia delle Entrate Riscossione e agli enti privati: “nonostante l’affidamento all’ADER possa risultare vantaggioso” soprattutto per gli enti di minore dimensione, non si osserva negli anni un “incremento della riscossione attribuibile all’uso dell’Agenzia”, afferma il Ministro dell’Economia. Servono, dunque, nuove strategie.

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