Famiglie e nuovi nati: le possibili novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Dal congedo parentale maggiorato agli incentivi per i nuovi nati. Sono diverse le ipotesi di interventi a sostegno delle famiglie che si fanno largo nel cantiere della prossima Manovra di bilancio

Famiglie e nuovi nati: le possibili novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2026

Si avvicina la conferma, anche per il 2026, di un congedo parentale indennizzato all’80 per cento della retribuzione.

Tra gli interventi previsti a sostegno delle famiglie previsti dalla prossima Legge di Bilancio dovrebbe trovare spazio anche la misura dedicata ai neogenitori che attualmente riconosce fino a 3 mesi di congedo con maggiorazione dell’indennità.

Ma non solo. In queste ore è spuntata anche l’ipotesi di una nuova agevolazione per i nuovi nati. Si tratta di un fondo pensione per neonati, sul modello della novità prevista a livello regionale dal Trentino-Alto Adige.

Verso la conferma del congedo parentale all’80%

Si va pian piano definendo il quadro delle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Siamo ancora nelle prime fasi della stesura di quello che sarà il testo della Manovra ma nel cantiere dei lavori sono già molte le proposte, più o meno confermate.

Per quel che riguarda gli aiuti alle famiglie, le ipotesi in campo sono diverse. Tra queste la conferma dei tre mesi di congedo parentale indennizzati all’80 per cento della retribuzione.

Quest’anno, ricordiamo, i neo genitori hanno la possibilità di ottenere una maggiorazione dell’importo spettante per 3 dei massimo 11 mesi di congedo previsti dalla normativa. In questi casi, l’indennità, normalmente pari al 30 per cento della retribuzione, sale all’80 per cento.

La maggiorazione dell’indennità può essere richiesta sia dal padre sia dalla madre entro i 6 anni di vita del bambino o della bambina (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione) ed è riconosciuta ai genitori in alternativa tra loro.

Quest’anno a poter beneficiare di tutti e tre i mesi indennizzati all’80 per cento sono i neo genitori che terminano il periodo di congedo obbligatorio dal 1° gennaio 2025 in poi. Chi lo ha terminato dopo il 31 dicembre 2023 avrà diritto a 2 mesi all’80 per cento.

Con il rinnovo della misura i termini per la fruizione dovrebbero slittare in avanti di un anno, quindi tre mesi a chi termina il congedo obbligatorio dal 1° gennaio 2026 e via dicendo.

Arriva l’ipotesi di un fondo pensione per i nuovi nati

Non solo congedo parentale. Tra le misure in favore delle famiglie allo studio del governo sembra esserci anche una novità: un contributo per i nuovi nati da destinare ad un fondo di previdenza complementare.

Il modello ricalcherebbe su scala nazionale lo schema della misura messa in pratica da qualche settimana a livello regionale dal Trentino-Alto Adige.

In sostanza, per ogni nuova nascita/adozione nell’anno, alle famiglie è riconosciuto un contributo (resta da vedere di quale entità, in Trentino è pari a 300 euro) che viene versato direttamente nella posizione previdenziale del minore.

I fondi pensione, ricordiamo, sono uno strumento che raccoglie versamenti aggiuntivi da parte del lavoratore per farli fruttare nel tempo e riconoscerli poi al momento della pensione, integrando quindi l’assegno pensionistico.

La misura introdotta in Trentino prevede il riconoscimento del primo contributo e di una somma annuale per i successivi 4 anni a condizione che anche la famiglia versi una determinata somma, almeno annualmente, nello stesso fondo.

Si tratta di una misura più elaborata rispetto alla conferma del congedo parentale ma che comunque potrebbe trovare spazio, resta da vedere in che forma, nel testo finale della Legge di Bilancio 2026. Ad ogni modo il percorso è appena cominciato e si preannuncia lungo e intenso.

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