Transizione 4 e 5.0: chi ha fatto domanda per entrambe deve scegliere entro domani

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Il credito d'imposta Transizione 4.0 e 5.0 non è cumulabile per gli stessi beni agevolabili. Chi ha fatto domanda per entrambi i piani deve sceglierne uno

Transizione 4 e 5.0: chi ha fatto domanda per entrambe deve scegliere entro domani

Ultime ore per scegliere tra la Transizione 4.0 e il Piano 5.0.

Il nuovo decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha sbloccato lo stallo sui crediti d’imposta, fissando al 27 novembre il termine di domanda per Transizione 5.0.

Chi dopo l’esaurimento dei fondi annunciato a inizio mese ha fatto domanda anche per il Piano 4.0 deve scegliere una delle due agevolazioni.

I crediti d’imposta, infatti, non sono cumulabili per i medesimi beni oggetto di agevolazione.

La comunicazione dovrà essere inviata tramite PEC al GSE. Tutte le istruzioni nella nota del ministero.

Transizione 4 e 5.0: chi ha fatto domanda per entrambe deve scegliere entro domani

Ultime ore per completare la domanda per l’accesso al credito d’imposta Transizione 5.0. Le imprese hanno tempo fino al 27 novembre per trasmettere la comunicazione.

I termini sono quelli stabiliti dal nuovo decreto legge n. 175/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 novembre dopo l’approvazione in CdM il giorno prima. Il decreto ha riaperto i rubinetti per la Transizione 5.0 sbloccando la situazione critica che si era venuta a creare dopo l’annuncio dell’esaurimento delle risorse lo scorso 7 novembre con conseguente chiusura dello sportello.

Chiusura che ha spinto molte imprese a riversarsi sul Piano 4.0, portando anche in questo caso all’esaurimento delle ultime risorse ancora disponibili.

Come chiarito dal nuovo decreto, però, le imprese che hanno presentato due domande si trovano ora di fronte ad una scelta. Questo perché i crediti d’imposta previsti dal Piano Transizione 5.0 e da quello 4.0 non sono cumulabili per i medesimi beni oggetto di agevolazione.

Pertanto, le imprese che hanno presentato domanda per entrambe le misure devono sceglierne una. La scadenza è sempre quella del 27 novembre. Restano quindi ancora poche ore a disposizione.

Il testo del decreto non specifica le modalità di svolgimento della procedura né i modelli da utilizzare per la rinuncia. A fornire le istruzioni operative su come procedere è stata però la nota pubblicata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sul sito istituzionale.

Tutto si svolgerà tramite PEC e non, come ipotizzato inizialmente, sul portale del GSE.

Il GSE, infatti, invierà una PEC ai soggetti che hanno presentato richieste per entrambi i meccanismi. La comunicazione contiene il modello di dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN) per la richiesta di rinuncia ad una delle misure agevolative (Transizione 4.0/Transizione 5.0).

Gli interessati dovranno procedere come segue:

  • compilare il modello DSAN allegato alla PEC.
  • firmarlo digitalmente.
  • trasmetterlo tramite PEC all’indirizzo indicato dal GSE nella comunicazione, nelle tempistiche stabilite.

Il tutto, quindi, dovrà essere fatto entro la scadenza del 27 novembre 2025. La

5 giorni per rinunciare alla risorse prenotate sul credito non fruito

La nota pubblicata dal MIMIT chiarisce poi un secondo aspetto fondamentale: legato alla comunicazione di completamento dell’investimento.

Oltre a comunicare la scelta di uno dei due meccanismi agevolativi entro il 27 novembre, le imprese che hanno già inviato la comunicazione di completamento dell’investimento devono comunicare anche la rinuncia alle risorse prenotate sul credito non fruito.

Questa seconda comunicazione deve essere trasmessa, a pena di decadenza, entro 5 giorni dalla PEC del GSE. Le modalità di invio sono le stesse.

Decreto legge n. 175/2025
Misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network