Piano Estate per la scuola, sono già 5.888 le candidature per ricevere i fondi PON

Stefano Paterna - Scuola

Piano Estate per la scuola, le richieste di finanziamento già superano la disponibilità massima di 320 milioni di euro di provenienza europea. Ma gli istituti possono contare sulle ulteriori risorse messe a disposizione. Rimane però l'incognita dell'adesione di docenti e ragazzi alle attività estive: perplessità da parte della Uil Scuola.

Piano Estate per la scuola, sono già 5.888 le candidature per ricevere i fondi PON

Piano Estate per la scuola, al Ministero dell’Istruzione sono già arrivate ben 5.888 candidature per ricevere i fondi europei del PON, il Programma Operativo Nazionale 2014-20.

In realtà, le richieste pervenute già superano la disponibilità di questi fondi: oltre 400 milioni di euro a fronte di 320.

D’altra parte il Piano Estate lanciato a fine aprile dal Ministro Patrizio Bianchi si basa anche su altre fonti di finanziamento per complessivi 510 milioni di euro: i 150 milioni del Decreto Sostegni e i 40 milioni destinati alla lotta alle povertà educative e alle aree ad alta dispersione scolastica derivanti dal Decreto Ministeriale 48 del 2 marzo 2021.

In effetti, ogni istituto scolastico nei giorni scorsi ha già ricevuto una media di 18.000 euro per le attività estive, tutte risorse derivanti in questo caso dal Decreto Sostegni.

Ma vediamo nel dettaglio l’identikit delle scuole che hanno fatto domanda per i fondi PON e la tipologia di attività che verranno messe in piedi con queste risorse.

Piano estate: le scuole statali puntano su lingue, STEM e digitale

Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato alcuni dati sulle domande per partecipare ai finanziamenti PON per il Piano Estate che costituiscono la fonte di finanziamento più ingente a tal scopo: come dicevamo sono già pervenute 5.888 domande.

Nel dettaglio, a fare richiesta sono state soprattutto le scuole statali:

  • ben 5.162 scuole statali sulle 8.054 totali presenti sul territorio nazionale;
  • seguono 667 scuole paritarie, dato che al progetto potevano aderire quelle che svolgono servizi educativi non commerciali;
  • e infine 59 Centri di Istruzione per gli adulti sul totale di 129.

I progetti presentati al Ministero da parte delle scuole hanno riguardato soprattutto la Competenza multilinguistica, il rafforzamento delle competenze di base per le materie scientifiche STEM (matematica, fisica e informatica), l’Italiano e il digitale.

Soddisfazione per la partecipazione degli istituti scolastici è stata espressa dal Ministro Bianchi che ha così commentato:

“I fondi europei che abbiamo messo a disposizione in particolare per le aree più fragili del Paese possono essere utilizzati nei prossimi mesi per recuperare la socialità persa a causa dell’emergenza sanitaria, per potenziare competenze, per cominciare a costruire un ponte verso il prossimo anno”.

Piano Estate, gli strumenti di supporto per le scuole e le riserve dei sindacati

Per supportare le scuole nella gestione e nella strutturazione delle attività incluse nel Piano Estate il Ministero dell’Istruzione ha messo in campo diversi strumenti che vanno dai webinar a un Help Desk Amministrativo Contabile.

Tutte queste risorse sono raggiungibili tramite il sito dedicato al Piano Estate

Tutto bene quindi?

Non proprio, dato che nonostante la partecipazione degli istituti rimane tutta da valutare la variabile dell’adesione di docenti e ragazzi che ricordiamo è assolutamente volontaria e che il periodo estivo coincide con quello delle vacanze.

Per questo alcune scuole si starebbero orientando per utilizzare i fondi soprattutto a settembre per attività di recupero in vista del nuovo anno scolastico.

Bisogna inoltre registrare le perplessità anche delle organizzazioni sindacali, ad esempio la Uil Scuola che ha tenuto sottolineare che:

“Investire oltre 500 milioni su attività che possono sostenere le famiglie e compensare il vuoto di socialità è un dato positivo che apprezziamo. Resta il punto di fondo: il piano, anche se generoso, non può surrogare l’istituzione scolastica confondendola con altre attività”.

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