Pagamento assegno unico giugno 2023: primi accrediti INPS, scadenza a fine mese per aggiornare l’ISEE

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Dopo i conguagli effettuati nel mese di maggio si sta per aprire la prima finestra per il pagamento dell'assegno unico di giugno 2023. In caso di variazioni rispetto al mese precedente l'importo così riceverà tra il 20 e il 30 del mese. Il 30 giugno segna la scadenza per la presentazione dell'ISEE aggiornata, ultima possibilità per ricevere gli arretrati da marzo

Pagamento assegno unico giugno 2023: primi accrediti INPS, scadenza a fine mese per aggiornare l'ISEE

Come previsto dal nuovo calendario INPS, il pagamento dell’assegno unico di giugno 2023 comincerà ad essere erogato dal 10 del mese.

Fino al 20 giugno, infatti, l’Istituto erogherà le somme spettanti ai nuclei familiari per cui l’assegno non ha subito variazioni rispetto al mese precedente.

Dal giorno 20 e fino alla fine del mese, invece, l’assegno sarà erogato in caso di nuova richiesta e nei casi di importi diversi rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare.

Non ci sono variazioni per le famiglie che ricevono anche il reddito di cittadinanza. In questo caso l’assegno arriverà direttamente sulla carta prepagata insieme all’altro sussidio economico, a partire dal 27 del mese.

La fine di giugno segna anche una scadenza importante: chi non avesse ancora provveduto a comunicare all’INPS il valore ISEE aggiornato al 2023 deve provvedere per non perdere tutti gli arretrati spettanti da marzo.

Pagamento assegno unico giugno 2023: primi accrediti INPS, scadenza a fine mese per aggiornare l’ISEE

Si sta per aprire la prima finestra relativa al pagamento dell’assegno unico di giugno 2023.

Dopo i ritardi registrati nel mese di maggio, dovuti alle operazioni di conguaglio che hanno determinato eventuali compensazioni, integrazioni o restituzioni per le famiglie beneficiarie della misura, l’erogazione da parte dell’INPS dovrebbe tornare a seguire il calendario ordinario.

La prestazione, ricordiamo, è riconosciuta su domanda alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni (senza limiti d’età per i figli con disabilità).

Il nuovo calendario dei pagamenti è stato comunicato dall’Istituto lo scorso aprile. Questo distingue tra gli assegni che non hanno subito variazioni nel mese precedente e quelli che, invece, sono cambiati in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo familiare secondo lo schema riportato in tabella.

Data Tipologia domanda
Dal 10 al 20 di ogni mese Assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente
Dal 20 al 30 di ogni mese Assegni che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare

Nuove domande presentate nel mese precedente

L’INPS, dunque, dal 10 giugno erogherà i primi assegni nei confronti dei nuclei familiari, la cui situazione è rimasta invariata rispetto a maggio. In tutti gli altri casi ci sarà da attendere qualche altro giorno.

Situazione diversa, invece, per le famiglie che percepiscono anche il reddito di cittadinanza. Queste riceveranno l’assegno di giugno 2023 insieme alla mensilità del reddito direttamente sulla carta prepagata del RdC a partire dal 27 del mese.

Pagamento assegno unico giungo 2023: accredito INPS e importo della prestazione

L’importo dell’assegno unico spettante non è lo stesso per tutti. Il valore, infatti, varia sulla base di specifici fattori da considerare:

  • il valore ISEE del nucleo familiare;
  • il numero di figli a carico;
  • eventuali maggiorazioni riconosciute.

Come sottolineato dall’INPS, per il 2023 l’importo base della prestazione per figlio, senza alcuna maggiorazione, va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per ISEE fino a 16.215 euro.

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dall’Istituto, nel mese di aprile, l’importo medio per richiedente è stato di 244 euro, pari in media a 154 euro mensili per figlio.

I beneficiari dell’assegno unico possono controllare lo stato della domanda tramite il fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile nell’area riservata del Portale dell’Istituto a cui si accede con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Per controllare quando arriva l’assegno unico è invece possibile consultare il Centro Notifiche, disponibile sempre nell’area riservata del sito istituzionale.

Il 30 giugno 2023 segna una data di scadenza importante per i beneficiari dell’assegno unico e di tutte le altre prestazione INPS collegate collegate al modello ISEE.

Chi non ha presentato il valore ISEE relativo al 2023 sta ricevendo dall’INPS l’importo minimo spettante in assenza di valori aggiornati, cioè 54,10 euro. Comunicando la DSU 2023 entro il termine di fine mese sarà possibile ricevere tutti gli arretrati spettanti da marzo.

Per le domande presentate entro il 30 giugno 2023, infatti, l’assegno unico sarà riconosciuto da marzo dello stesso anno.

Nel caso delle richieste presentate oltre questa data, invece, l’assegno sarà erogato a partire dal mese successivo e sarà determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.

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