Bonus assunzione giovani under 35: come funziona il nuovo esonero contributivo

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Nuovo bonus assunzione giovani nel decreto coesione convertito in legge. Previsto un esonero contributivo fino a 500 euro al mese per 2 anni per chi assume under 35

Bonus assunzione giovani under 35: come funziona il nuovo esonero contributivo

Partirà da settembre il nuovo bonus per favorire l’occupazione di giovani lavoratori e lavoratrici.

L’agevolazione fa parte del pacchetto di interventi che incentivano le assunzioni introdotto dal decreto Coesione convertito in legge.

I datori di lavoro che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, assumono giovani con meno di 35 anni d’età possono ricevere un esonero contributivo del 100 per cento per 2 anni.

Il valore è pari a 500 euro mensili e sale a 650 per le assunzioni nelle regioni del Sud.

Bonus assunzione giovani under 35: come funziona il nuovo esonero contributivo

Il Decreto Coesione, convertito dalla legge n. 95/2024, introduce una serie di agevolazioni contributive per favorire l’occupazione di giovani, di donne e nelle regioni del Mezzogiorno.

Tra le novità del decreto n. 60/2024 (articolo 22) è previsto anche un nuovo bonus per l’assunzione di giovani under 35.

Si tratta di un nuovo esonero dal versamento della contribuzione previdenziale in favore di datori di lavoro che impiegano giovani con meno di 35 anni d’età e che non sono stati mai occupati a tempo indeterminato.

Per ogni assunzione a tempo indeterminato (o per trasformazione da tempo determinato) spetta uno sgravio contributivo del 100 per cento, per 2 anni, nel limite massimo di 500 euro mensili fermo restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Sono esclusi i premi e i contributi INAIL.

Per le assunzioni effettuate nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) l’esonero contributivo è riconosciuto nel limite di 650 euro.

L’esonero spetta nei limiti della spesa autorizzata e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali e dei criteri di ammissibilità previsti dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021 – 2027.

Bonus assunzione giovani under 35: requisiti e condizioni per la fruizione

I datori di lavoro hanno diritto al beneficio per le assunzioni effettuate nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

L’esonero, inoltre, non si applica ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato. L’agevolazione, invece, spetta nel caso di una precedente assunzione con contratto di apprendistato e non proseguito come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

L’esonero spetta anche in riferimento ai lavoratori e alle lavoratrici che alla data dell’assunzione incentivata sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’agevolazione.

Ad ogni modo, per poter beneficiare dell’esonero contributivo, i datori di lavoro, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non devono aver licenziato per giustificato motivo oggettivo oppure aver effettuato licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva.

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore assunto con l’esonero o di un lavoratore impiegato con la stessa qualifica nella stessa unità produttiva del primo, se effettuato nei 6 mesi successivi all’assunzione incentivata, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito.

L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente.

Sarà però compatibile, senza alcuna riduzione, con la nuova maggiorazione (al 120 o al 130 per cento) del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni, il cosiddetto superbonus lavoro.

Un apposito decreto del Ministero del Lavoro definirà e l’attuazione dell’esonero e le modalità di richiesta. Dovrà essere adottato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge (7 luglio 2024).

I benefici contributivi sono riconosciuti nel limite di spesa di 34,4 milioni di euro per il 2024. Se dal monitoraggio dell’INPS dovesse emergere il superamento dei limiti di spesa non verranno più accolte domande.

L’efficacia delle disposizioni è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’UE.

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