Modello ISEE 2024 socio sanitario: cos’è e come si presenta

Carla Mele - Modello Isee

Il modello ISEE socio sanitario deve essere presentato da persone disabili o non autosufficienti per l'accesso alle prestazioni sociali spettanti, per l'assistenza domiciliare o il ricovero in strutture ospedaliere e residenziali. Un focus sulle istruzioni per la compilazione della DSU

Modello ISEE 2024 socio sanitario: cos'è e come si presenta

Il modello ISEE 2024 socio sanitario è l’attestazione necessaria per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate previste per le persone disabili o non autosufficienti.

Per i disabili che hanno necessità di richiedere prestazioni di natura sanitaria, come ad esempio degenza o ricovero in determinate strutture ospedaliere, o assistenza domiciliare, non è sufficiente presentare l’ISEE ordinario, ma bisogna seguire specifiche istruzioni di compilazione.

Di seguito tutte le informazioni utili per richiedere l’attestazione specifica per l’accesso alle prestazioni socio sanitarie.

Modello ISEE 2024 socio sanitario: cos’è e come si presenta. Classificazione del grado di disabilità

Se nella maggior parte dei casi la richiesta dell’ISEE passa dalla compilazione della DSU Mini, vi sono situazioni per le quali è invece necessario fornire all’INPS ulteriori dati e utilizzare quindi un modello specifico.

Non esiste un unico ISEE, ma la struttura della DSU (documento nel quale sono indicate le informazioni necessarie per il rilascio dell’attestazione) è modulare ed è quindi strutturata in più moduli e quadri, sulla base delle informazioni necessarie per le singole casistiche.

Il modello ISEE socio sanitario è quindi l’attestazione necessaria per le persone affette da disabilità, le quali hanno diritto a specifiche agevolazioni la cui fruizione dipende:

  • dal riconoscimento di un certo grado di disabilità
  • dal nucleo familiare del disabile che deve soddisfare precise condizioni di reddituali e patrimoniali, espresse dalla Dichiarazione Isee.

La condizione di disabilità ai fini della dichiarazione ISEE va ricercata nell’Allegato 3 al decreto Isee (DPCM 159/2013), che differenzia tre gradi di disabilità: media, grave e non autosufficienza.

Per capire il grado di disabilità da inserire nel modello ISEE 2024 teniamo conto di:

  • invalidità che consiste nella riduzione della capacità lavorativa, derivante da un’infermità o minorazione; per i minorenni e gli over 67, la riduzione è commisurata alla capacità di svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età;
  • stato di handicap che consiste nello svantaggio sociale derivante da un’infermità o una menomazione; nello specifico, è considerato portatore di handicap chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, sia stabile che progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa;
  • non autosufficienza che invece consiste nell’impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza permanente, o nell’impossibilità permanente di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore tale da prevedere il diritto all’indennità di accompagnamento.

Questa tabella specifica il grado di disabilità da indicare nel modello ISEE socio sanitario in base alla situazione in cui versa il soggetto:

CategorieDisabilità MediaDisabilità GraveNon autosufficienza
Invalidi civili di età compresa tra 18 e 67 anni Invalidi 67-99 per cento Inabili totali Cittadini di età compresa tra 18 e 67 anni con diritto all’indennità di accompagnamento
Invalidi civili minori di età Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età (diritto all’indennità di frequenza) Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età e in cui ricorrano le condizioni di cui alla L. 449/1997, art. 8 o della L. 388/2000, art. 30 Minori di età con diritto all’indennità di accompagnamento
Invalidi civili Over 67 Over 67 con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, invalidi 67-99 per cento Over 67 con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, inabili 100 per cento Cittadini Over 67 con diritto all’indennità di accompagnamento
Ciechi civili Art 4 L. 138/2001 Ciechi civili parziali Ciechi civili assoluti
Sordi civili Invalidi Civili con cofosi esclusi dalla fornitura protesica Sordi pre-linguali
Inps Invalidi (L. 222/84, artt. 1 e 6 – D.Lgs. 503/92, art. 1, comma 8) Inabili (L. 222/84, artt. 2, 6 e 8) Inabili con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa
Inail Invalidi sul lavoro 50-79 per cento - Invalidi sul lavoro 35-59 per cento Invalidi sul lavoro 80-100 per cento - Invalidi sul lavoro -59 per cento Invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa
Inps gestione ex Inpdap Inabili alle mansioni Inabili (L. 274/1991, art. 13 – L. 335/95, art. 2)
Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla terza ed alla seconda categoria Tab. A DPR 834/81 Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla prima categoria Tab. A DPR 834/81 Invalidi con diritto all’assegno di superinvalidità
Handicap Art 3 comma 3 L.104/92: handicap in situazione di gravità

Come compilare il modello ISEE socio sanitario

Dopo una panoramica delle regole generali, vediamo come si compila l’ISEE socio sanitario.

Il primo quadro da compilare in caso di persone nel nucleo affette da disabilità è FC7, in cui viene barrata la casella con il grado di disabilità corrispondente; si indica la casella successiva “Prestazioni socio sanitarie in ambiente residenziale” solo se il soggetto è già ricoverato in strutture socio-sanitarie a ciclo continuativo (Rsa - Rssa - Residenze Protette).

I componenti maggiorenni del nucleo familiare che richiedono per la prima volta l’accesso a prestazioni socio sanitarie, quali ad esempio il sostegno e di aiuto domestico familiare finalizzato a favorire l’autonomia e la permanenza nel proprio domicilio, possono indicare nell’ISEE 2024 un nucleo familiare ristretto composto esclusivamente dal beneficiario delle prestazioni, il coniuge, i figli minorenni e i figli maggiorenni a carico IRPEF.

In questo caso compiliamo il MODULO MB.1RID e non MB.1. Per le medesime prestazioni rivolte a persone minorenni non è consentito optare per un nucleo ristretto.

Se la persona con disabilità non è coniugata, non ha figli e vive con i propri genitori, il nucleo ristretto è composto dalla sola persona con disabilità. In sede di calcolo dell’ISEE si terrà conto solo dei redditi e patrimoni di tale persona.

I disabili che richiedono per la prima volta di essere ricoverati in strutture a ciclo continuativo, dovranno compilare modulo MB3; anche in questo caso è possibile scegliere di dichiarare un nucleo familiare ristretto rispetto a quello standard.

La particolarità di questo caso è che, nella compilazione del quadro, si tiene conto della condizione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l’ISEE di una componente aggiuntiva per ciascun figlio.

La componente non è calcolata quando viene accertata la presenza di una condizione di disabilità anche per il figlio o per un altro componente del nucleo oppure l’estraneità del figlio rispetto al genitore in termini di rapporti affettivi ed economici.

Per le prestazioni residenziali è da tenere in considerazione anche il patrimonio immobiliare del disabile donante: le donazioni di cespiti da parte del disabile a persone non presenti nel nucleo familiare effettuate successivamente alla prima richiesta di prestazione e le donazioni effettuate nei tre anni precedenti tale richiesta, avvenute in favore di persone tenute agli alimenti, continuano ad essere valorizzate nel patrimonio del donante.

Queste informazioni aggiuntive vanno inserite nel quadro E:

Modello ISEE socio sanitario: quali documenti da presentare al CAF?

Coloro che hanno necessità di presentare la DSU ai fini dell’ISEE socio sanitario in quanto necessitano di prestazioni e ricoveri a ciclo continuativo, devono presentare al CAF i seguenti documenti:

  • certificazione della disabilità (denominazione dell’ente che ha rilasciato la certificazione, numero del documento e data del rilascio);
  • certificati di eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali (nell’anno precedente la presentazione della DSU) e/o per l’assistenza personale (detratte/dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU).

È opportuno comunicare anche la presenza di figli non presenti nel nucleo familiare e le donazioni patrimoniali effettuate dal disabile nei confronti di soggetti non presenti nel nucleo, per evidenziale la presenza di una componente aggiuntiva e valorizzare correttamente il patrimonio del richiedente.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network