Maturità 2022, il CSPI boccia le modalità degli esami di Stato

Stefano Paterna - Scuola

Maturità 2022, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha avanzato osservazioni critiche sulle ordinanze emesse dal Ministero dell'Istruzione in materia di esami finali per il primo e il secondo ciclo di istruzione, già contestate dagli studenti. Si è dato poco rilievo agli effetti della pandemia: sotto accusa le prove scritte alle superiori di primo grado e la seconda prova di indirizzo alle secondarie di secondo grado.

Maturità 2022, il CSPI boccia le modalità degli esami di Stato

Maturità 2022, a sorpresa il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha fornito l’8 febbraio due pareri negativi sulle ordinanze del Ministero dell’Istruzione concernenti gli esami di Stato del primo e del secondo ciclo di istruzione.

L’evento ha assunto anche una rilevanza politica, dato che proprio le modalità degli esami di Stato 2022 indicate dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi con il ritorno delle prove scritte erano state duramente contestate dagli studenti e anche da alcune organizzazioni sindacali.

Ovviamente il parere del CSPI non pone alcun vincolo alle ordinanze ministeriali, ma certamente inficia l’opportunità delle scelte del dicastero di Viale Trastevere in vista degli esami di fine anno scolastico 2021-22.

Ma cerchiamo di capire le motivazioni che hanno condotto a una severa critica delle ordinanze del Ministero dell’Istruzione.

Maturità 2022, il parere del CSPI sugli esami del primo ciclo di istruzione

Il CSPI nel parere espresso l’8 febbraio 2022 avanza una doppia critica alle ordinanze ministeriali sui prossimi esami di Stato relativi al primo ciclo di istruzione (scuole medie superiori di primo grado), una formale e l’altra di contenuto.

La prima riguarda il fatto che le ordinanze siano state divulgate ai mass media prima che venisse effettuata la richiesta di parere al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, depotenziando il ruolo consultivo dell’organo istituzionale.

Sul contenuto, invece, il CSPI rileva che le modalità di esame indicate dal Ministero, ovvero il ritorno a due prove scritte di Italiano e di Matematica, nonché un colloquio orale su lingue straniere e sull’Educazione civica siano molto vicine a un ritorno alla normalità prevista dal decreto ministeriale 741 del 2017.

In considerazione del fatto che l’emergenza sanitaria “ha rallentato gli apprendimenti di alcuni alunni, soprattutto di quelli più fragili, con bisogni educativi speciali e stranieri”, sarebbe stato opportuno derogare come previsto dall’articolo 1, comma 956, della legge 234 del 2021 e come accaduto anche lo scorso anno quando le prove scritte furono sostituite dalla presentazione di un elaborato da parte dello studente.

Ma a parte il riferimento alle carenze della cosiddetta didattica digitale integrata, a detta del CSPI si evidenzia che la pandemia ha portato l’intera comunità scolastica a interrogarsi sugli esami di Stato che non devono più essere una semplice sommatoria di voti tra prove scritte ed orali, ma un riscontro del processo globali di maturazione dell’alunno.

Per questo motivo, il Consiglio auspica “una prova sostitutiva prova sostitutiva delle prove di cui all’articolo 8, commi 4 e 5, del decreto legislativo 62/2017” così come accaduto nel 2021 e anche una modifica del modello della “certificazione delle competenze” previste dal decreto ministeriale 742 del 2017, dato che il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato nel 2018 una nuova raccomandazione sulle competenze relative all’apprendimento permanente.

CSPI - Il parere sugli esami di Stato 2022 del primo ciclo di istruzione
Scarica il documento approvato il 7 febbraio 2022

Maturità 2022, il parere del CSPI sugli esami del secondo ciclo di istruzione

Osservazioni critiche simili alle precedenti sono state avanzate pure per quel che riguarda gli esami del secondo ciclo di istruzione. Anche in questo caso infatti si rileva l’evento negativo dell’anticipata diffusione dei contenuti dell’ordinanza rispetto all’espressione del parere del Consiglio.

Sui contenuti il CSPI osserva che l’ordinanza del Ministero dell’Istruzione è un tentativo di ritorno alla normalità dopo la pandemia, in parte conforme a quanto prescritto dal Decreto ministeriale 62 del 2017.

Tuttavia, le criticità sopra menzionate ci sono state e pertanto per quel che riguarda la prima prova scritta di Italiano è opportuno che siano scelti temi che possano interpretare al meglio le attività svolte negli ultime tre anni.

Maggiormente critico, invece, è stato l’approccio del Consiglio rispetto alla seconda prova scritta di indirizzo, diversa per tipologia di scuola, che non avendo carattere nazionale a detta dell’Organo consultivo non garantisce “uniformità nella verifica dei livelli di apprendimento raggiunti”, il che la rende molto problematica per docenti e studenti e rende consigliabile l’utilizzo di altri strumenti d’esame.

In questo caso, pertanto, il CSPI esprime un consenso solo sulla prima prova scritta e non sulla seconda.

Infine, tra le altre osservazioni, si suggerisce che per evitare contenziosi siano precisati i casi in cui sia possibile il ricorso al colloquio in videoconferenza.

Staremo a vedere ora se il combinato disposto delle proteste studentesche e delle critiche del Consiglio superiore della pubblica istruzione faranno fare marcia indietro al Ministero sulle modalità degli esami di Stato 2022.

CSPI - Il parere sugli esami di Stato 2022 del secondo ciclo di istruzione
Scarica il documento approvato il 7 febbraio 2022

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