Può capitare di ammalarsi durante il periodo di ferie. Cosa bisogna fare in questi casi?

Quando dopo mesi di lavoro arriva il periodo delle ferie, lavoratori e lavoratrici si preparano al momento del meritato riposo.
Tra le tante incognite che potrebbero stravolgere i piani, c’è anche l’eventualità di una malattia.
Cosa bisogna fare se ci si ammala proprio durante questo periodo?
Nel caso in cui i dipendenti si ammalino prima o durante le ferie, gli adempimenti in capo a lavoratori e al datore di lavoro sono diversi.
Cosa fare se ci si ammala prima o durante le ferie?
Durante i giorni di ferie è possibile ammalarsi o subire un infortunio. Come deve essere gestita tale situazione da parte dei dipendenti e dei datori di lavoro?
Ricordiamo che sia le ferie sia la malattia sono due diritti fondamentali riconosciuti a lavoratori e lavoratrici. Il primo finalizzato al recupero delle energie psico-fisiche, mentre il secondo serve a rimettersi da una malattia o da un infortunio che ha compromesso la capacità di lavorare.
Le due cose però non possono coesistere. Questo perché, come detto, le ferie servono a recuperare le energie psico-fisiche e se la malattia non lo permette il periodo di ferie deve essere sospeso. A precisarlo è stata la Corte Costituzionale (sentenze n. 616/1987 e n. 297/1990).
La malattia, dunque, interrompe le ferie e ne comporta la sospensione immediata. Ad ogni modo, ogni caso deve sempre essere valutato individualmente, sulla base di diversi criteri.
Per prima cosa è necessario fare una distinzione in base a quando comincia il periodo di malattia: se prima o durante le ferie. Partiamo dal primo caso.
Malattia prima delle ferie: le regole da seguire
Se il lavoratore o la lavoratrice si ammala subito prima delle ferie programmate la procedura da seguire è quella standard, cioè comunicare l’assenza al datore di lavoro, sottoporsi alla visita medica per l’accertamento della malattia e inviare il certificato medico all’INPS e all’azienda. La comunicazione della malattia è disciplinata dal CCNL applicato e dai regolamenti aziendali.
Completata la procedura, l’interessato entra ufficialmente in malattia per tutta la durata indicata nel certificato medico e riceve l’indennità prevista.
Le ferie potranno cominciare solo dopo l’ultimo dei giorni di malattia prescritti dal medico curante. Come vedremo anche più avanti, il datore di lavoro in accordo con il dipendente potrà concedere i giorni di ferie spettanti appena terminata la malattia, oppure riprogrammarli in un altro periodo.
Malattia durante le ferie: cosa fare?
Diverso è il caso della malattia che insorge durante le ferie. In questo caso, come detto, le ferie vengono sospese, ma ci sono alcune precise regole da seguire.
Il dipendente deve comunicare prontamente la malattia al datore di lavoro, per trasformare il periodo di ferie in malattia, sempre nel rispetto dei requisiti previsti dal contratto collettivo di riferimento in relazione alla sospensione delle ferie per malattia. Se lo stato di malattia non viene comunicato tempestivamente al datore di lavoro le ferie non possono essere sospese.
Come da prassi ordinaria, è necessaria la visita medica da parte del medico curante che redigerà il certificato medico. Ad ogni modo, il datore di lavoro ha diritto a verificare lo stato di salute del dipendente attraverso una visita fiscale, cioè il controllo effettuato direttamente dal medico INPS. Il dipendente dovrà, dunque, essere reperibile all’indirizzo indicato nel certificato in determinate fasce orarie.
Se il medico rilascia il certificato di malattia, le ferie vengono sospese e potranno essere godute in un momento successivo.
Come indicato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 8016/2016, l’inizio della malattia non coincide con la data di rilascio del certificato medico, bensì in quella in cui il datore di lavoro è venuto a conoscenza della malattia.
Cosa succede, invece, se il lavoratore o il lavoratore si ammala mentre è all’estero?
Anche in questo caso le regole sono le stesse: Il dipendente deve segnalare subito la cosa al datore di lavoro, sottoporsi a visita medica e inviare il certificato.
Nel caso si trovi in un Paese UE o con cui l’Italia ha siglato accordi o convenzioni bilaterali non sono necessari ulteriori documenti oltre al certificato. Al contrario, l’INPS o il datore di lavoro può richiedere ulteriori verifiche all’autorità diplomatica o consolare italiana sul territorio. Le visite fiscali valgono anche all’estero con gli stessi orari.
In quest’ultimo caso, il dipendente deve anche richiedere la traduzione autenticata del certificato al Consolato o all’Ambasciata italiana.
La fruizione delle ferie dopo la malattia
Come vanno gestite le ferie al termine del periodo di malattia sia prima che durante il periodo di riposo?
Nel caso in cui i dipendenti si siano ammalati durante un periodo di ferie collettive, cioè ad esempio un periodo di chiusura aziendale, avranno diritto a recuperare i giorni non fruiti in un secondo momento.
Se, invece, le ferie erano state programmate con piani individuali, i dipendenti possono estendere il periodo di ferie interrotto oppure recuperare i giorni in un secondo momento.
In entrambi i casi è comunque necessario un accordo con il datore di lavoro.
Ultimo caso, è quello della malattia subito dopo il rientro dalle ferie: in questa ipotesi, il dipendente ha il diritto di attaccare la malattia al periodo di ferie.
Infine, ricordiamo che, in ogni caso, lavoratori e lavoratrici maturano i giorni di ferie anche durante il periodo di malattia, esattamente come avviene durante il periodo di normale svolgimento dell’attività.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Malattia durante le ferie: cosa fare?