Emoji e reaction stiano trasformando la comunicazione professionale: gli spazi di lavoro digitale diventano più umani, espressivi ed emotivamente intelligenti. I risultati dell'interessante ricerca pubblicata da Bitrix24
Una comunicazione che va oltre le mail e le chiacchierate nei corridoi dell’ufficio: il lavoro digitale accoglie le innovazioni anche sul modo di condividere stati d’animo ed emozioni.
Ne è la prova l’utilizzo sempre più capillare delle emoji anche negli scambi aziendali, una via per rendere più umani, vivaci ed espressivi gli spazi di lavoro online.
A tracciare il quadro di come sta cambiando la comunicazione in ambito lavorativo è la ricerca pubblicata da Bitrix24.
Negli spazi di lavoro online cresce l’uso di emoji: le chat aziendali prendono vita
Emoji, reaction e segnali emotivi digitali stanno trasformando la comunicazione professionale, rendendo i luoghi di lavoro digitali più umani, espressivi ed emotivamente intelligenti. A evidenzialo è la ricerca condotta da Bitrix24, dalla quale emerge che non si tratta di una tendenza passeggera, ma di uno degli elementi che caratterizza la collaborazione negli spazi di lavoro online.
Il digitale workplace cambia l’assetto degli uffici intesi non solo come luoghi fisici ma anche come ambiente di condivisione. L’uso di emoji porta però a una domanda fondamentale: si tratta di una tendenza che “viola il galateo” sul posto di lavoro o di uno strumento prezioso di comunicazione?
L’analisi condotta da Bitrix24 punta anche a fornire una risposta a questo interrogativo, partendo dall’analisi dei dati.
In prima battuta, il report di Deloitte Global Human Capital Trends del 2024 ha messo in evidenza come il 72 per cento dei dipendenti risenta positivamente dell’uso di strumenti di comunicazione informali come per l’appunto emoji, GIF e reaction: la sensazione comune è di sentirsi più visti e apprezzati.
Si tratta quindi di una nuova modalità di condivisione di emozioni e sensazioni, che contribuisce a trasmettere tono ed empatia alle conversazioni digitali. Una via per “umanizzare” gli scambi online che può contribuire a migliorare l’immagine professionale.
Uso delle emoji nelle comunicazioni aziendali: l’attività emotiva non è uguale per tutti
L’attività emotiva nelle chat di lavoro varia significativamente in base alla cultura. Tra i dati forniti nel report Bitrix24, uno dei più interessanti riguarda le differenze tra i Paesi analizzati.
Tra quelli più espressivi (Reaction Totali) il Brasile è nettamente in testa (2.587.095 reaction totali al mese), seguito da Stati Uniti, Regno Unito e Canada, e America Latina. Nella top five rientrano poi Polonia e Germania, mentre l’Italia si colloca al sesto posto.
La componente culturale influenza il modo in cui le emozioni vengono espresse nella comunicazione professionale. Ne è la prova anche il dato relativo all’espressività individuale (Reaction per Account), con il Brasile che si conferma in testa e con Paesi come la Germania e la Turchia mostrano invece un’espressività molto più contenuta (278 e 182 reaction per account, rispettivamente), in linea con stili comunicativi più riservati.
Dal punto di vista generale è però evidente che l’uso delle emoji in ambito lavorativo si sta evolvendo: non sono più considerate poco professionali, ma uno strumento fondamentale per trasmettere tono ed empatia nella comunicazione digitale.
Mentre i lavoratori più anziani possono vederle come informali, i dipendenti più giovani le considerano essenziali per costruire rapporti (studio della Hult International Business School del 2023).
L’elemento cruciale è l’uso attento: una singola emoji può chiarire un messaggio e prevenire incomprensioni, ma l’uso eccessivo o l’impiego in comunicazioni molto formali (es. con i clienti) rimane inappropriato.
Quali emoji? Dipende anche dal giorno della settimana
Quali sono le emoji entrate nel linguaggio del lavoro? Anche qui incidono le differenze culturali.
Secondo quanto evidenziato da Bitrix24, paesi come Figi, Bermuda e Filippine sono più espressivi e utilizzano un’ampia varietà di emoji per esprimere le proprie emozioni.
Il Giappone si distingue come il paese che utilizza meno reaction, il che è in linea con la ricerca sulla comunicazione aziendale giapponese, dove l’espressione emotiva diretta viene spesso evitata a favore di segnali sottili e contestualizzati.
Dal punto di vista delle singole reaction, l’emoji del “Mi piace” è la più neutra e popolare (Cile, Svezia), mentre la reaction del bacio è in testa in paesi come Bermuda e Nigeria.
E quelle meno popolari? Sicuramente le emoji che riflettono sensazioni negative, ma anche qui emergono differenze territoriali.
A dettare la scelta è poi anche il giorno della settimana. L’analisi delle reazioni nelle chat aziendali sfata in primis il timore del lunedì.
Il picco di attività emotiva nelle comunicazioni lavorative online si registra il lunedì, con un aumento nei due giorni successivi per poi diminuire gradualmente verso il fine settimana. Il calo è netto sabato e domenica.
Il livello di positività parte dal minimo il martedì e aumenta costantemente durante la settimana, raggiungendo il suo massimo il venerdì e rimanendo elevato anche durante il weekend, dato che suggerisce come l’attesa del fine settimana stimoli un atteggiamento più positivo ed espressivo nelle interazioni digitali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Nel lavoro digitale si comunica con le emoji: lo studio di Bitrix24