In scadenza il termine di domanda per la disoccupazione agricola. La richiesta va trasmessa all’INPS

I lavoratori agricoli hanno tempo fino alla scadenza del 31 marzo 2025 per inviare all’INPS la domanda per l’indennità di disoccupazione.
Possono richiederla operai agricoli, piccoli coloni, compartecipanti familiari e piccoli coltivatori diretti che nel corso del 2024 hanno maturato i requisiti richiesti.
La domanda può essere presentata online all’INPS, accedendo con le proprie credenziali. L’importo è pagato in un’unica soluzione.
Regole, requisiti e modalità di domanda.
Indennità di disoccupazione: domanda in scadenza per gli agricoli
Si avvicina il termine annuale per l’invio della domanda per la disoccupazione agricola, il trattamento erogato dall’INPS in favore di lavoratrici e lavoratori agricoli dipendenti.
L’indennità può essere richiesta da:
- operai agricoli:
- a tempo determinato (iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti nell’anno di competenza della prestazione);
- a tempo indeterminato (assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, con periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro) ad esclusione di chi dal 2022 può accedere alla NASpI.
- piccoli coloni;
- compartecipanti familiari;
- piccoli coltivatori diretti.
Lavoratori e lavoratrici possono accedere al trattamento se in possesso di specifici requisiti:
- iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti per l’anno di competenza della domanda o avere un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato solo per una parte dell’anno, con periodi di mancata occupazione;
- almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria;
- almeno 102 contributi giornalieri da calcolare nell’anno a cui si riferisce la prestazione e a quello precedente.
La durata dell’indennità è pari al numero di giornate lavorate, per un massimo di 365 giorni all’anno, al netto di giornate di lavoro:
- dipendente agricolo e non agricolo;
- in proprio, agricolo e non agricolo;
- indennizzate a titolo di malattia, maternità, infortunio, ecc.;
- non indennizzabili, come quelle successive all’espatrio definitivo.
L’importo spettante è pagato direttamente dall’INPS ed erogato in un’unica soluzione. L’indennità è pari:
- al 40 per cento della retribuzione di riferimento, con trattenuta del 9 per cento a titolo di contributo di solidarietà, per un massimo di 150 giorni in favore degli operai agricoli a tempo determinato;
- al 30 per cento della retribuzione effettiva, senza trattenuta per contributo di solidarietà, per gli operai agricoli a tempo indeterminato.
Il pagamento della prestazione determina l’accredito della contribuzione figurativa.
Disoccupazione agricola: come fare domanda entro il 31 marzo
La finestra per la presentazione della domanda per la disoccupazione per gli eventi avvenuti nel corso del 2024 si è aperta come di consueto il 1° gennaio.
La scadenza per l’invio dell’istanza all’INPS è fissata come detto al 31 marzo 2025.
Nessuna novità per quel che riguarda le modalità di invio: per la disoccupazione agricola bisogna fare domanda online tramite il servizio INPS dedicato: “Disoccupazione agricola: indennità erogata in unica soluzione per i lavoratori agricoli dipendenti”.
In alternativa, è possibile rivolgersi ad enti di patronato o al Contact Center INPS.
L’indennità viene pagata dall’INPS con:
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- accredito su libretto postale;
- carta di pagamento dotata di Iban;
- bonifico domiciliato presso un ufficio postale nello stesso CAP di residenza o domicilio del richiedente.
Nel caso di pagamento su conto corrente/libretto postale/carta di pagamento è necessario indicare l’IBAN, che deve essere intestato o cointestato a chi richiede la prestazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Indennità di disoccupazione: domanda in scadenza per gli agricoli