Decontribuzione Sud: nuovi controlli sui requisiti per le PMI

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Dall'INPS arrivano nuovi chiarimenti in merito alla qualificazione di PMI per l'accesso all'esonero previsto dalla Decontribuzione Sud 2025. Nuovi controlli nelle denunce mensili

Decontribuzione Sud: nuovi controlli sui requisiti per le PMI

La nuova versione della Decontribuzione Sud mira a favorire l’occupazione in particolare nelle micro e piccole e medie imprese.

L’agevolazione consiste in un esonero contributivo, che da quest’anno è stato ridotto dal 30 al 25 per cento, per le assunzioni a tempo indeterminato.

Nel messaggio n. 2398, pubblicato il 30 luglio 3025, l’INPS torna sui requisiti di accesso alla misura, fornendo alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione di PMI e annuncia che la procedura è stata implementata con nuovi controlli.

Decontribuzione Sud: l’INPS chiarisce i requisiti per le PMI

Come noto, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato anche per l’anno in corso l’agevolazione Decontribuzione Sud, sebbene con importanti novità rispetto al passato.

Si tratta, ricordiamo, della misura che riconosce un esonero contributivo per ogni contratto stipulato nelle aziende delle regioni del Sud. La Manovra ha introdotto due distinte versioni dell’agevolazione, una destinata alle micro e PMI e l’altra alle grandi imprese.

Per quanto riguarda la prima versione, tutte le istruzioni operative sono state fornite nella circolare n. 32/2025, dove sono stati specificati requisiti, condizioni per la fruizione e funzionamento dell’agevolazione.

La nuova versione di Decontribuzione Sud spetta alle microimprese e alle piccole e medie imprese che, al 31 dicembre 2024, occupano lavoratori a tempo indeterminato, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

I nuovi chiarimenti forniti dall’Istituto si soffermano proprio sulla qualifica di PMI. Come già indicato dalla Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, comma 407), rientrano nella nozione di microimpresa e di piccola e media impresa i datori di lavoro privati che hanno alle proprie dipendenze non più di 250 dipendenti.

Inoltre, il fatturato annuo non deve superare i 50 milioni di euro e/o il totale di bilancio annuo non deve superare i 43 milioni di euro.

La definizione di “microimprese e di piccole e medie imprese (PMI)”, precisa quindi l’INPS, prende in considerazione i tre seguenti criteri:

  • il calcolo del numero dei dipendenti effettivi;
  • il fatturato annuo;
  • il totale di bilancio annuo.

Per rientrare nella qualificazione di PMI, pertanto, i criteri indicati devono essere rispettati nel relativo periodo di riferimento.

Come indicato all’articolo 4, paragrafi 1 e 2, dell’allegato I della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione UE:

“1. I dati impiegati per calcolare gli effettivi e gli importi finanziari sono quelli riguardanti l’ultimo esercizio contabile chiuso e vengono calcolati su base annua. Essi sono presi in considerazione a partire dalla data di chiusura dei conti [...].

2. Se un’impresa, alla data di chiusura dei conti, constata di aver superato, nell’uno o nell’altro senso e su base annua, le soglie degli effettivi o le soglie finanziarie di cui all’articolo 2 essa perde o acquisisce la qualifica di media, piccola o microimpresa solo se questo superamento avviene per due esercizi consecutivi.”

Decontribuzione Sud: controllo bloccante sulla procedura

Alla luce di queste considerazioni, con il nuovo messaggio pubblicato ieri, l’INPS comunica che all’interno delle denunce mensili è stata rilasciata un’apposita funzionalità con l’obiettivo di verificare la forza lavoro del mese di competenza e di bloccare la possibilità di inviare la denuncia con valorizzazione della “Decontribuzione Sud PMI” nel caso in cui il numero di dipendenti calcolato nel mese risulti superiore a 250.

Ad ogni modo, precisa l’INPS, considerato che per calcolare gli effettivi e gli importi finanziari bisogna tenere in considerazione l’ultimo esercizio contabile chiuso ed effettuare il calcolo su base annua, tale controllo può essere superato dai datori di lavoro che ritengono di aver diritto all’agevolazione, inviando la denuncia mensile con la valorizzazione della Decontribuzione Sud PMI.

In questo caso, tali soggetti avranno l’onere di fornire, su richiesta dell’Istituto, tutta la documentazione a dimostrazione del rispetto delle soglie dimensionali annue e di fatturato o di bilancio.

INPS - Messaggio n. 2398 del 30 luglio 2025
Decontribuzione Sud. Chiarimenti sulla qualificazione di PMI

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