Contributi INPS 2023: minimali e massimali di riferimento per i lavoratori dipendenti

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

L'INPS con la circolare n. 11 del 1° febbraio 2023 fornisce i minimali e i massimali di riferimento della retribuzione giornaliera per il calcolo dei contributi dei lavoratori dipendenti. Le istruzioni dell’Istituto sono riferite alla generalità degli impiegati pubblici e privati compreso chi svolge attività part time e a domicilio

Contributi INPS 2023: minimali e massimali di riferimento per i lavoratori dipendenti

Pubblicati i minimali e i massimali della retribuzione giornaliera dei lavoratori dipendenti da utilizzare per il calcolo dei contributi INPS 2023.

Come ogni anno l’INPS indica i nuovi valori e fornisce le istruzioni dedicate alle varie categorie di lavoratori interessati. I dettagli sono contenuti nella circolare n. 11 del 1° febbraio 2023.

I valori individuati sono riferiti alla generalità dei lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, di diverse categorie, dal personale di volo e agli equipaggi delle navi da pesca ai lavoratori con contratto part time o a domicilio.

Nel documento di prassi dell’Istituto sono fornite anche tutte le tabelle con i valori di riferimento.

Contributi INPS 2023: minimali e massimali di riferimento per i lavoratori dipendenti

L’INPS tramite la circolare n. 11, pubblicata il 1° febbraio 2023, fornisce le prime indicazioni riguardo i contributi dei lavoratori dipendenti.

Ogni anno, infatti, l’Istituto indica i minimali e massimali della retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti ai fini del calcolo della contribuzione dovuta.

INPS - Circolare n. 11 del 1° febbraio 2023
Determinazione per l’anno 2023 del limite minimo di retribuzione giornaliera e aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti

Come stabilito dall’articolo 1, comma 1, del D.L. n. 338/1989, la contribuzione previdenziale e assistenziale non può essere calcolata su imponibili giornalieri inferiori a quelli stabiliti dalla legge:

“La retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione d’importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo.”

I limiti di retribuzione giornaliera sono rivalutati da gennaio sulla base della variazione percentuale ai fini della rivalutazione automatica delle pensioni. Per il 2022 è stata calcolata dall’ISTAT in misura pari all’8,1 per cento.

Tali limiti (indicati nella tabella A e B dell’allegato 1 alla circolare n. 11) devono essere ragguagliati a quelli riportati nella tabella di seguito.

Anno 2023 Importo
trattamento minimo mensile di pensione a carico del FPLD 567,94 euro
minimale di retribuzione giornaliera (9,5 per cento) 53,95 euro
INPS - Circolare n. 11 del 1° febbraio 2023
Allegato 1

Come stabilito dal Dlgs n. 164/1997, la retribuzione imponibile ai fini contributivi del personale di volo (iscritto al fondo volo) non può essere inferiore allo stesso limite minimo di retribuzione giornaliera, cioè 53,95 euro.

Contributi INPS 2023: minimale contributivo per le retribuzioni convenzionali in genere

Tenendo conto della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall’ISTAT, il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in genere per il 2023 è fissato a 29,98 euro.

Lo stesso valore si applica anche alle retribuzioni degli equipaggi delle navi da pesca, dato che la categoria segue le altre tipologie di lavoratori per le quali sono fissate retribuzioni convenzionali.

Per i soci delle cooperative della piccola pesca, invece, l’imponibile contributivo (che corrisponde al salario mensile) viene calcolato sulla base di 25 giornate fisse al mese. La retribuzione convenzionale per il 2023 è, dunque, fissata a 750 euro (retribuzione convenzionale in genere per 25).

Nel caso dei lavoratori a domicilio, il limite minimo di retribuzione giornaliera varia in base all’aumento dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’ISTAT. Come già specificato, per il 2023 tale limite è pari a 28,98 euro. Questo dovrà comunque essere portato a 53,95 euro.

Il calcolo per i lavoratori part-time, a tempo parziale, varia a seconda dei casi considerati:

  • per chi lavora 40 ore a settimana (di solito lavoratori dipendenti delle aziende private) la retribuzione minima oraria è determinata con il seguente calcolo:

    “53,95 euro x 6/40 = 8,09 euro”

  • per chi lavora 36 ore a settimana (di solito lavoratori dipendenti pubblici) la retribuzione minima oraria è determinata con il seguente calcolo:

    “53,95 euro x 5/36 = 7,49 euro”

Contributi INPS 2023: quota di retribuzione soggetta all’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento

Come previsto dal DL n. 384/1992, l’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento a carico del lavoratore è dovuta sulle quote che eccedono il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile nei casi in cui il regime pensionistico preveda aliquote contributive inferiori al 10 per cento.

Nella tabella sono riassunti i valori relativi all’importo annuale della prima fascia e al limite mensile, sul quale va versato il contributo aggiuntivo dell’1 per cento.

Anno 2023Importo
prima fascia di retribuzione pensionabile annua 52.190 euro
importo al mese 4.349 euro

Le istruzioni per la valorizzazione in UNIEMENS sono specificate al paragrafo 5 della circolare n. 11.

Contributi INPS 2023: massimale annuo della base contributiva e pensionabile e limite per i contributi obbligatori e figurativi

Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile, previsto per i lavoratori iscritti a forme pensionistiche obbligatorie dopo il 31 dicembre 1995 e per chi opta per la pensione con sistema contributivo, è fissato per il 2023 a 113.520 euro.

Il limite di retribuzione per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi, invece, è fissato al 40 per cento del trattamento minimo di pensione in vigore al 1° gennaio dell’anno di riferimento, che per il 2023 è 567,94. Il limite di retribuzione settimanale, pertanto, è 227,18 euro.

Anno 2023 Importo
trattamento minimo mensile di pensione 567,94 euro
limite settimanale per l’accredito dei contributi (40 per cento) 227,18euro
limite annuale per l’accredito dei contributi (227,18 euro x 52) 11.813 euro

Contributi INPS 2023: importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente e per la maternità obbligatoria

Gli importi che per l’anno 2023 non concorrono alla formazione del reddito imponibile a fini contributivi sono riepilogati nella tabella.

Anno 2023Euro
Valore delle prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto in formato cartaceo 4
Valore delle prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto in formato elettronico 8
Indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto ad addetti ai cantieri edili, a strutture temporanee o ad unità produttive in zone prive di servizi di ristorazione 5,29
Fringe benefit (tetto) 258,23
Indennità di trasferta intera Italia 46,48
Indennità di trasferta 2/3 Italia 30,99
Indennità di trasferta 1/3 Italia 15,49
Indennità di trasferta intera estero 77,47
Indennità di trasferta 2/3 estero 51,65
Indennità di trasferta 1/3 estero 25,82
Indennità di trasferimento Italia (tetto) 1.549,37
Indennità di trasferimento estero (tetto) 4.648,11
Azioni offerte ai dipendenti (tetto) 2.065,83

L’importo dell’indennità di maternità obbligatoria è calcolato in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai e per il 2023 è fissato a 2.360,66 euro.

I valori per il calcolo del contributo di solidarietà dell’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento e massimali giornalieri per i lavoratori dello spettacolo e gli sportivi professionisti sono disponibili, insieme a tutti gli altri dettagli relativi anche alla valorizzazione in UNIEMENS, nel testo integrale della circolare n. 11 a cui si rimanda.

Contributi INPS 2023: regolarizzazione relativa al mese di gennaio 2023

I datori di lavoro che non hanno potuto tenere conto dei valori contributivi aggiornati per il versamento dei contributi relativi al mese di gennaio 2023 hanno la possibilità di regolarizzare il periodo in questione.

Si può procedere all’adempimento, senza costi aggiuntivi, entro il giorno 16 del terzo mese successivo a quello di pubblicazione della circolare, pertanto entro la scadenza del 16 aprile 2023.

“Ai fini della regolarizzazione, i datori di lavoro che utilizzano la sezione “PosContributiva” del flusso Uniemens calcoleranno le differenze tra le retribuzioni imponibili in vigore al 1° gennaio 2023 e quelle assoggettate a contribuzione per lo stesso mese per portarle in aumento delle retribuzioni imponibili individuali del mese in cui è effettuata la regolarizzazione, calcolando i contributi dovuti sui totali ottenuti.”

L’importo della differenza contributiva a credito dell’azienda e relativa al versamento dell’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento, da restituire al lavoratore, sarà riportato nella denuncia UNIEMENS.

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