A chi spetta il nuovo mese di congedo parentale indennizzato all’80% e come capire quanti mesi si possono ottenere?

Uno dei requisiti fondamentali per poter beneficiare del terzo mese di congedo parentale con indennità all’80 per cento della retribuzione riguarda il termine del congedo obbligatorio, quindi quello di maternità o paternità.
I 3 mesi all’80 per cento infatti non spettano a tutti i genitori. Il numero di mesi indennizzati con la maggiorazione dipende infatti dalla data di fine del periodo di congedo.
Quali sono le date da prendere come riferimento?
A specificare i requisiti necessari e a fornire tutte le istruzioni su come procedere è la circolare INPS pubblicata il 26 maggio.
Congedo parentale 2025 all’80%: quanti mesi spettano? I requisiti per la nuova maggiorazione
Tra le misure a sostegno della genitorialità previste dalla Legge di Bilancio 2025 c’è anche l’introduzione di un terzo mese di congedo parentale indennizzato all’80 per cento della retribuzione.
Nello specifico, non si prevede l’aggiunta di un nuovo mese di congedo parentale indennizzato rispetto a quelli già previsti dalla normativa, ma incrementa l’indennità spettante per un massimo di 3 mesi anziché di 2.
Nel 2025, dunque, i genitori possono fruire:
- di 3 mensilità di congedo parentale retribuite all’80 per cento (al rispetto delle condizioni previste);
- delle restanti mensilità retribuite al 30 per cento.
La richiesta può essere presentata all’INPS sia dalla madre sia dal padre, in alternativa tra loro, entro i 6 anni di vita del bambino o della bambina (o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età). Tutte le indicazioni e le istruzioni operative sono state fornite dall’INPS nella circolare n. 95/2025.
Attenzione però perché i 3 mesi all’80 per cento non spettano a tutti i genitori. Tra le condizioni per la fruizione è infatti fondamentale tenere conto dell’anno di nascita o adozione e della data di fine del congedo obbligatorio (maternità/paternità) che possono determinare il diritto a soli 2 mesi con maggiorazione o anche ad uno solo.
Vediamo quali sono i criteri da considerare.
Per il terzo mese all’80 per cento il congedo obbligatorio dev’essere terminato nel 2025
Nel delineare la platea di possibili beneficiari della misura è pertanto necessario soffermarsi in particolare su una delle condizioni previste dalla normativa e cioè l’anno di nascita (o adozione/affidamento) e la data di fine del congedo obbligatorio di maternità o paternità.
A seconda di quando termina il congedo si può avere diritto a uno solo, a due oppure a tutti e tre i mesi indennizzati all’80 per cento della retribuzione.
Il numero di mesi per cui ai genitori spetta la maggiorazione è determinato come indicato nella tabella seguente.
Anno di nascita/adozione | Fine del congedo obbligatorio (maternità/paternità) | Numero di mesi con maggiorazione dell’indennità all’80% spettanti |
---|---|---|
prima del 1° gennaio 2023 | dopo il 31 dicembre 2022 | 1 |
2023 | indifferente, purché il genitore sia dipendente | 1 |
2023 | dopo il 31 dicembre 2023 | 2 |
2024 | indifferente, purché il genitore sia dipendente | 2 |
2024 | dopo il 31 dicembre 2024 | 3 |
2025 | indifferente, purché il genitore sia dipendente | 3 |
Per i nati o adottati prima del 1° gennaio 2023, quindi, il diritto all’80% dell’indennità spetta per massimo 1 mese, se almeno un genitore lavoratore dipendente ha terminato il periodo di congedo obbligatorio dopo il 31 dicembre 2022.
I tre mesi, compreso quindi quello introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, spettano solo per i nati/adottati nel 2024 o nel 2025.
Per i nati nel 2024 però è necessario anche che il genitore lavoratore dipendente abbia terminato il periodo di congedo obbligatorio dopo il 31 dicembre 2024, quindi nel 2025.
In caso contrario, si ha diritto a 2 soli mesi indennizzati all’80 per cento.
Come precisato dall’INPS nella circolare con le istruzioni, i mesi di congedo parentale con maggiorazione spettano solamente a lavoratori e lavoratrici dipendenti. Sono quindi escluse tutte le altre categorie (autonomi, iscritti alla Gestione separata ecc.) anche se il termine finale del periodo indennizzabile di maternità/paternità si conclude dopo il 31 dicembre 2024.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Congedo parentale 2025 all’80%: quanti mesi spettano? I requisiti per la nuova maggiorazione