Concorso Ministero della Giustizia 2025: bando per 2.970 assunzioni

Francesco Rodorigo - Pubblica Amministrazione

Al via il nuovo maxi concorso del Ministero della Giustizia. Il bando prevede l’assunzione di 2.970 funzionari e assistenti. Requisiti per l'ammissione e modalità di domanda

Concorso Ministero della Giustizia 2025: bando per 2.970 assunzioni

Il nuovo maxi concorso del Ministero della Giustizia prevede l’assunzione di 2.970 dipendenti: 370 funzionari e 2.600 assistenti.

I vincitori saranno inquadrati, a tempo indeterminato, per lo svolgimento di attività a supporto degli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) e a supporto della giurisdizione e dei servizi di cancelleria in diversi distretti.

Per partecipare alla selezione per i funzionari è necessario il titolo di laurea mentre per gli aspiranti assistenti basta il diploma.

Le domande di ammissione alla prova scritta vanno trasmesse entro la scadenza del 29 agosto 2025 tramite il portale InPA.

Concorso Ministero della Giustizia 2025: bando per 2.970 assunzioni

Il Ministero della Giustizia si prepara ad assumere nuovo personale. A disciplinare la procedura di reclutamento è il bando pubblicato sul portale dei concorsi InPA.

Il concorso prevede il reclutamento di 2.970 funzionari e assistenti, da inquadrare a tempo indeterminato. Nello specifico, la procedura prevede l’assunzione di:

  • 370 Funzionari a supporto degli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) (Codice 01);
  • 2.600 Assistenti a supporto della giurisdizione e dei servizi di cancelleria da destinare ai diversi distretti sul territorio indicati nel bando (Codice 02).

Possono partecipare alla selezione i candidati e le candidate in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • maggiore età;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
  • non aver riportato condanne, con sentenza passata in giudicato, per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione;
  • idoneità fisica allo specifico impiego;
  • qualità morali e condotta incensurabile.

Inoltre, ai candidati è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli di studio, differenziati a seconda della posizione desiderata.

Per i funzionari a supporto degli Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti (UNEP) è richiesto il possesso di uno dei seguenti titoli:

Laurea in:
  • Scienze dei servizi giuridici (L-14);
  • Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione (L-16);
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale (L-18);
  • Scienze economiche (L-33);
  • Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36);
  • Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace (L-37);
  • Servizio sociale (L-39);
  • Sociologia (L-40) o titoli equiparati secondo la normativa vigente;
Laurea Magistrale (LM) in:
  • Giurisprudenza (LMG-01);
  • Relazioni internazionali (LM-52);
  • Scienze dell’economia (LM-56);
  • Scienze della politica (LM-62);
  • Scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63);
  • Scienze economico-aziendali (LM-77);
  • Scienze per la cooperazione allo sviluppo (LM-81);
  • Servizio sociale e politiche sociali (LM-87);
  • Sociologia e ricerca sociale (LM-88);
  • Studi europei (LM90) o titoli equiparati secondo la normativa vigente.
Diploma di Laurea (DL) in:
  • Giurisprudenza;
  • Economia e commercio;
  • Scienze politiche o titoli equiparati o equipollenti secondo la normativa vigente.

Per i posti da assistente a supporto della giurisdizione e dei servizi di cancelleria, invece, è sufficiente il possesso del diploma di istruzione superiore.

Concorso Ministero della Giustizia per 2.970 assunzioni: come fare domanda

La domanda di ammissione al concorso va inviata esclusivamente in modalità telematica, compilando l’apposito form di candidatura attraverso il portale del reclutamento InPA, a cui si accede tramite credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS, dopo aver effettuato l’iscrizione.

Ai candidati è richiesto il possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) loro intestato o di un domicilio digitale. Per la partecipazione al concorso, inoltre, è necessario effettuare, a pena di esclusione, il versamento della quota di partecipazione di 10 euro (non rimborsabile) seguendo le indicazioni riportate sul Portale. Chi intende presentare la domanda per più codici dovrà versare le rispettive quote.

La domanda di ammissione va compilata e inviata entro la scadenza fissata per le ore 23.59 del 29 agosto 2025.

Concorso Ministero della Giustizia per 2.970 assunzioni: le prove d’esame

La procedura di selezione prevede, oltre alla valutazione dei titoli, lo svolgimento di un’unica prova scritta, che consiste nella soluzione di 40 domande a risposta multipla volte ad accertare la conoscenza e le competenze sulle materie elencate nel bando, differenziate per i due codici concorso.

La prova si intende superata se è raggiunto il punteggio minimo di 21/30.

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