Cartelle esattoriali, dallo stralcio automatico alle novità sulle rate: la riforma nella delega fiscale

Cartelle esattoriali, dallo stralcio automatico dei debiti dopo cinque anni alla possibilità di pagare fino a 120 rate: queste alcune delle novità in materia di riscossione previste dalla legge delega sulla riforma fiscale. Primi passi per l'attuazione a partire dal 2024

Cartelle esattoriali, dallo stralcio automatico alle novità sulle rate: la riforma nella delega fiscale

Cartelle esattoriali, pronta la riforma della riscossione.

La legge delega sulla riforma fiscale per la quale si attende l’avvio dell’iter attuativo, con le prime novità già nel 2024, ridisegna i contorni del sistema di recupero dei debiti.

Tra le novità, la previsione dello stralcio periodico e automatico dei debiti non riscossi così come la possibilità di pagare fino a 120 rate le somme dovute.

Ma non solo: al Ministero dell’Economia vengono affidati maggiori compiti in materia di definizione delle procedure di riscossione e, tra le misure in cantiere, trova spazio anche una maggiore tempestività nella notifica delle cartelle esattoriali, che dovranno essere recapitate al contribuente non oltre il nono mese dall’affidamento del carico.

Cartelle esattoriali, dallo stralcio automatico alle novità sulle rate: la riforma nella delega fiscale

Ha superato la quota di 1.100 miliardi di euro l’importo dei crediti non riscossi nel 2022, secondo i dati forniti dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. La montagna dei debiti accumulati, relativi a circa 140 milioni di cartelle per 16 milioni di cittadini è evidentemente difficile da gestire, ed è a fronte dei numeri monstre che diventa urgente una riforma del sistema di riscossione.

Rivedere regole e procedure è quindi uno dei principi dettati dalla legge delega sulla riforma fiscale, che dopo l’ok definitivo dello scorso 4 agosto si avvia verso il lungo cammino per la sua attuazione, con le prime novità attese già dal 2024.

Le cartelle esattoriali rientrano quindi evidentemente tra le priorità da perseguire, e secondo i criteri dettati dalla legge delega, il sistema di riscossione dovrà essere ridefinito prevedendo, tra le altre cose, una pianificazione annuale concordata con il MEF delle procedure di recupero da parte dell’agente della riscossione, anche sulla base del valore delle somme da riscuotere.

Tra le novità assolute previste dalla riforma della riscossione della delega fiscale vi è lo stralcio automatico dei debiti non riscossi al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, con alcune eccezioni per le quote per le quali sono state già avviate procedure esecutive o, ad esempio, sono in corso rateizzazioni.

Anche per i debiti cancellati dopo cinque anni sarà possibile per l’ente creditore riaffidare il recupero ad altri soggetti, compresi privati.

Più celeri inoltre i tempi di notifica delle cartelle esattoriali al contribuente, da recapitare al massimo entro nove mesi dall’affidamento del carico, al fine di salvaguardare il diritto del credito.

Cartelle esattoriali con pagamento fino a 120 rate nella riforma fiscale

Non solo procedure per ripulire l’affollato magazzino della riscossione dai crediti non recuperabili, ma anche novità per agevolare chi resterà obbligato a pagare i propri debiti.

Tra i criteri di riforma della riscossione, la legge delega sulla riforma fiscale prevede che siano modificate progressivamente le regole per l’accesso a piani di rateizzazione, in vista della stabilizzazione della possibilità di versare le somme dovute fino a 120 rate.

Ad oggi è prevista la possibilità di pagare le cartelle esattoriali fino ad un massimo di 72 rate mensili, che salgono a 120 solo in caso di comprovata e grave situazione di difficoltà, da provare mediante la presentazione del modello ISEE.

L’obiettivo della riforma fiscale è quindi quello di estendere ad ogni fattispecie la possibilità di rateizzazione lunga delle cartelle esattoriali.

Una previsione per la quale il cammino sarà progressivo, e verrà quindi attuata per fasi.

Più tutele quindi per il contribuente ma anche, in parallelo, tempi più veloci per la partenza delle attività di riscossione: pignoramenti semplificati ma anche il superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento, con il fine di ridurre i tempi per l’avvio di azioni cautelari ed esecutive.

Questi i punti focali della riforma della riscossione, in attesa che parta l’iter attuativo che dovrebbe portare all’introduzione delle prime novità già dal 2024. La riforma del Fisco è un cantiere appena aperto.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network