Carta della cultura: arriva il via libera dal Garante della Privacy, userà i software 18App

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il Garante della Privacy approva le nuove disposizioni attuative per la Carta della Cultura. Prevede un importo di 100 euro da spendere in libri. Possono richiederla cittadini appartenenti a nuclei familiari con ISEE sotto i 15.000 euro

Carta della cultura: arriva il via libera dal Garante della Privacy, userà i software 18App

La Carta della Cultura riceve anche l’approvazione del Garante della Privacy.

Come si legge sul sito del GPDP, è stato fornito il parere positivo sulle nuove disposizioni attuative per la Carta dal valore di 100 euro per cittadini italiani e stranieri residenti in Italia e appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati.

Per la realizzazione della Carta della Cultura saranno riutilizzate le applicazioni software di 18app, con stesse modalità di trattamento dei dati personali.

La Legge di Bilancio 2023 ha disposto l’eliminazione della carta 18App per lasciare spazio a due novità, la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito.

Carta della cultura: arriva il via libera dal Garante della Privacy, cos’è e come funziona

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha fornito il proprio parere positivo in relazione alle nuove disposizioni attuative per la Carta della Cultura.

Si tratta della carta istituita dalla legge n. 15 del 2020 con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e di favorire la promozione e il sostegno della lettura.

Permette, infatti, di acquistare libri e prodotti o servizi digitali entro un anno dal suo rilascio.

È diversa dalla carta 18App (che sarà sostituita nel 2023 da due nuove carte), in quanto non viene emanata al compimento della maggiore età, ma può essere richiesta da tutti i cittadini italiani e stranieri residenti sul territorio nazionale.

L’unico requisito è che devono appartenere a nuclei familiari economicamente svantaggiati, nello specifico con valore ISEE inferiore a 15.000 euro.

Come si legge nel comunicato del GPDP, il nuovo decreto proposto per l’analisi del Garante, interviene sul decreto interministeriale n. 73 del 10 febbraio 2021 “Disposizioni attuative per la Carta della cultura".

Nello specifico, prevede che per la realizzazione della nuova Carta della Cultura si possano riutilizzare le applicazioni software di 18App, con le stesse modalità di trattamento dei dati personali e il riuso dei dati degli esercenti già raccolti nell’ambito dell’iniziativa, consentendo però a questi ultimi di richiedere la cancellazione dall’elenco.

Secondo il Garante, le categorie di dati trattati sono conformi alla normativa privacy. Per beneficiare della somma, infatti, i richiedenti dovranno fornire:

  • il proprio codice fiscale e quello degli appartenenti al nucleo familiare;
  • il protocollo della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica);
  • il valore ISEE.

La carta elettronica può essere richiesta e utilizzata tramite l’apposita sezione dell’App IO

Carta Cultura Giovani: le novità della Legge di Bilancio 2023

Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023, la carta 18App non sarà più attiva. AL suo posto arrivano due nuove carte elettroniche:

  • la Carta della cultura Giovani;
  • la Carta del merito.

La prima ripropone il bonus cultura previsto da 18App ma introduce un requisito importante che restringe la platea di beneficiari, cioè il limite ISEE.

I residenti sul territorio nazionale, infatti, dovranno appartenere a nuclei familiari con valore ISEE non superiore a 35.000 euro.

La seconda, invece, come suggerisce il nome sarà concessa ai soggetti che hanno ottenuto, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale con una votazione di almeno 100 centesimi presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati.

Ministero della Cultura e MEF - Decreto interministeriale del 10 febbraio 2021
Disposizioni attuative per la Carta della cultura prevista dall’articolo 6 della legge 13 febbraio 2020, n. 15

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