Resto al Sud, domanda dal 15 gennaio 2018. Ecco come fare

Redazione - Incentivi alle imprese

Domande Resto al Sud dal 15 gennaio 2018: parte la fase di presentazione delle richieste di finanziamento sul sito Invitalia. Ecco come fare, requisiti e istruzioni.

Resto al Sud, domanda dal 15 gennaio 2018. Ecco come fare

Resto al Sud, prende ufficialmente il via la nuova agevolazione per i giovani che vogliono fare impresa.

Le domande di accesso ai finanziamenti Resto al Sud possono essere presentate dalle ore 12 del 15 gennaio 2018 e tutte le istruzioni sono messe a disposizione sul portale Invitalia.

L’agevolazione consiste in prestiti a tasso zero e contributi in parte a fondo perduto, che potranno essere richiesti da giovani residenti al Sud di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Resto al Sud è una delle agevolazioni introdotta con il DL 91/2017 a favore del Mezzogiorno d’Italia: l’obiettivo è incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali in quei territori caratterizzati da maggior svantaggio economico.

Per richiedere i finanziamenti agevolati non sarà necessario rispettare una scadenza precisa: Resto al Sud non prevede un click day ma, al contrario, saranno valutate tutte le domande inviate. Per questo è bene prestare particolare attenzione al progetto imprenditoriale da presentare.

Ecco di seguito chi potrà presentare domanda e quali sono le agevolazioni sui prestiti e i contributi a fondo perduto previsti dal progetto Resto al Sud.

Resto al Sud, come fare domanda dal 15 gennaio 2018

È stata Invitalia, per voce del suo Amministratore Delegato, a comunicare le domande di richiesta delle agevolazioni Resto al Sud dovranno essere presentate a partire dal 15 gennaio 2018.

La modalità di richiesta delle agevolazioni e del contributo economico per le nuove attività imprenditoriali giovanili resta quella tradizionale: si dovrà inviare domanda esclusivamente in modalità telematica.

I passi da seguire sono questi:

  • registrati ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form,
  • consulta e scarica i fac-simile dei moduli necessari alla presentazione della domanda,
  • accertati di disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC),
  • accedi alla piattaforma web di Invitalia per inviare la richiesta di agevolazioni e il progetto imprenditoriale. 

Nessuna scadenza per presentare domanda

L’avvio della fase di presentazione delle domande Resto al Sud non prevede alcuna scadenza. Secondo quanto ribadito da Invitalia, il 15 gennaio non è un click-day e quindi non è richiesta nessuna gara di “velocità” tra i potenziali imprenditori.

Le domande saranno valutate in ordine cronologico di presentazione e i fondi a disposizione sono pari a 1,25 miliardi di euro, con possibilità di garantire ampia copertura alle richieste di finanziamento.

Importante, per aumentare la possibilità di ottenere il finanziamento, è presentare un buon progetto imprenditoriale: “dai priorità alla credibilità e all’accuratezza del progetto più che alla rapidità del suo invio”, suggerisce Invitalia.

Con l’avvio della fase di presentazione delle domande Resto al Sud, vediamo di seguito cos’è e quali sono le agevolazioni e i contributi anche a fondo perduto che potranno essere richiesti dai giovani imprenditori.

Resto al Sud: cos’è

Resto al Sud è l’incentivo introdotto con il DL 91/2017 per il sostegno alle nuove attività imprenditoriali avviate da Giovani nel Mezzogiorno.

La misura è rivolta ai giovani che intendono avviare attività di produzione di beni e servizi, ad esclusione delle attività libero professionali e del commercio.

La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.

Requisiti

Le agevolazioni Resto al Sud sono rivolte ai giovani tra 18 e 35 anni residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Tra i requisiti richiesti vi è, quindi:

  • residenza in una delle regioni del Sud sopra elencate. Tale requisito potrà essere perfezionato anche entro 60 giorni dalla comunicazione dell’esito della domanda mentre per i residenti all’estero il trasferimento al Sud dovrà avvenire entro 120 giorni;
  • non aver beneficiato negli ultimi tre anni di ulteriori misure a sostegno dell’autoimprenditorialità.

I giovani beneficiari delle agevolazioni e dei contributi erogati da Invitalia non possono essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto per tutta la durata del finanziamento.

Possono presentare richiesta di finanziamento i soggetti già costituiti ma anche le società, anche cooperative, le ditte individuali e le persone fisiche che intendono costituirsi in società dopo l’esito positivo della valutazione.

Quali sono le agevolazioni Resto al Sud

Resto al Sud rivolge, ai giovani imprenditori, un finanziamento fino a 50 mila euro o pari a 50 mila euro per ciascun socio nel caso di società, fino ad un massimo di 200 mila euro.

Il finanziamento è ripartito in un importo, pari al 35% dell’investimento complessivo, erogato a fondo perduto mentre la restante quota, pari al 65%, sarà a tasso zero e garantita dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Quali attività sono finanziate da Invitalia

Le agevolazioni Resto al Sud sostengono le attività di produzione di beni e servizi. Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e il commercio.

Nel dettaglio, potranno beneficiare del finanziamento a fondo perduto e del prestito a tasso zero le seguenti spese:

  • spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili;
  • per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

Per maggiori dettagli i lettori possono consultare l’approfondimento completo con tutti i dettagli su come funziona Resto al Sud o visionare la sezione del sito Invitalia dedicata.

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