Rendiconto finanziario: metodo diretto e indiretto

Carla Mele - Bilancio e principi contabili

L'analisi dei flussi finanziari dell'azienda attraverso il rendiconto finanziario

Rendiconto finanziario: metodo diretto e indiretto

Il rendiconto finanziario è uno strumento utilizzato dalle aziende, obbligate a redigere il bilancio ordinario, che emettono titoli sul mercati regolamentati e che superano determinati limiti dimensionali: totale attivo di bilancio euro 4.400.000, totale ricavi euro 8.800.000, dipendenti medi n. 50.

Esso non è obbligatorio quindi per le imprese di piccole dimensioni e la sua finalità principale è quella di offrire al lettore delle informazioni di natura finanziaria che non sono desumibili a prima vista dalla lettura dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.

L’art. 2425-ter del codice civile ci dice che:

Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci.

Stando a questa definizione si desume che il rendiconto finanziario è un prospetto che si pone l’obbiettivo di informare il lettore sui flussi finanziari che hanno caratterizzato la situazione reddituale dell’azienda, e su come hanno inciso sulla consistenza dello Stato patrimoniale, osservandolo in due momenti diversi di gestione.

Vediamo di seguito come redigere questo strumento così importante sul piano informativo per gli stakeholders dell’azienda.

Rendiconto finanziario: metodo diretto e metodo indiretto

Il modello seguente ripropone lo schema definito dalla Tabella A dell’ Oic 10 riguardo al rendiconto finanziario realizzato con metodo diretto:

Rendiconto finanziario: metodo diretto
Il metodo diretto per la redazione del rendiconto finanziario

Come di evince da questo modello, definito anche delle variazioni di liquidità, vengono rappresentati i flussi di cassa, della gestione operativa, di investimento e di finanziamento, ossia le entrate e le uscite avvenute nell’esercizio, che hanno apportato variazioni alla cassa, ai conti bancari e fiscali.

La Tabella A dell’ Oic 10 propone un secondo modello di rendiconto finanziario indiretto che è il seguente:

Rendiconto finanziario: metodo indiretto
Il metodo indiretto per la redazione del rendiconto finanziario

Con questo metodo definito anche delle variazioni di capitale circolante netto, il flusso finanziario generato dall’attività operativa si calcola partendo dall’ Utile d’esercizio che inizialmente viene depurato della componente fiscale, dal pagamento dei dividendi ai soci, e dalla variazione di componenti non monetarie, quali ad esempio l’accantonamento a fondi svalutazione o ammortamento.

Questo valore viene ulteriormente rettificato dalle risultanze del flusso di capitale circolante netto inteso come differenze che intervengono sull’attivo a breve e sul passivo a breve: rimanenze, crediti verso clienti, ratei e risconti, debiti verso fornitori.

Volendo analizzare questo metodo da un diverso punto di vista aziendale, esso considera la correlazione tra la gestione delle passività e attività a breve ciclo di utilizzo e le Fonti di finanziamento (debiti a lungo termine) e sugli Impieghi e analizza gli equilibri tra questa grandezze di valori.

Rendiconto finanziario: il concetto di flusso finanziario

Per poter redigere il Rendiconto finanziario è necessario aver a portata di mano la seguente documentazione:

  • Stato Patrimoniale di apertura esercizio;
  • Stato Patrimoniale di chiusura esercizio;
  • Conto Economico per analizzare come la gestione reddituale ha inciso su quella patrimoniale.

L’Oic 10 ci spiega dettagliatamente la modalità di realizzazione del rendiconto.

Il principio cardine per la realizzazione del prospetto è il concetto di flusso finanziario definito dall’Oic 10 “l’aumento o una diminuzione dell’ammontare delle disponibilità liquide”.

I flussi finanziari rappresentati nel rendiconto, vengono tassativamente esposti rispettando questa sequenza in forma scalare:

  • attività operativa: comprende le operazioni relative alla gestione caratteristica;
  • attività di investimento: comprende le operazioni di acquisto e di vendita delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate;
  • attività di finanziamento: comprende le operazioni di ottenimento e di restituzione delle disponibilità liquide sotto forma di capitale di rischio o di capitale di debito.

La somma algebrica dei flussi finanziari di ciascuna categoria sopraindicata rappresenta la variazione netta (incremento o decremento) delle disponibilità liquide avvenuta nel corso dell’esercizio.

In base alla necessità informativa dell’analista, sarà opportuno decidere in che modo redigere il rendiconto finanziario: scegliere cioè se adottare un metodo diretto o un metodo indiretto.

La differenza tra i metodi riguarda sostanzialmente il calcolo dei flussi dell’attività operativa: con il metodo diretto si indicano gli incassi e i pagamenti correlati alla gestione operativa mentre con il metodo indiretto si parte dall’Utile di esercizio, per poi procedere con una serie di rettifiche, al fine di depurare i flussi dell’attività operativa da tutti i flussi prodotti dall’attività finanziaria e di investimento.

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