Pensione di cittadinanza, dal 2021 niente limiti sull’uso: le novità della Legge di Bilancio

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Pensione di cittadinanza, addio alla card RdC: la Legge di Bilancio 2021 cancella i limiti per l'uso della somma spettante in favore di titolari di prestazioni INPS. Una novità che si applicherà però solo per la quota di propria spettanza, considerando che il beneficio non è individuale ma riconosciuto in favore del nucleo familiare.

Pensione di cittadinanza, dal 2021 niente limiti sull'uso: le novità della Legge di Bilancio

La pensione di cittadinanza si svincola dai limiti per l’uso: la Legge di Bilancio 2021 risolve una delle maggiori criticità legate alla fruizione del beneficio.

Per i titolari di altre prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS, l’importo della pensione di cittadinanza riconosciuto sarà erogato insieme alla prestazione ordinaria, per la quota parte di propria spettanza.

Non più quindi tramite una PostePay dedicata, ma in aggiunta all’assegno ordinario riconosciuto dall’INPS.

Si attendeva un decreto attuativo specifico per disciplinare le modalità di uso della pensione di cittadinanza. Un decreto mai arrivato, e che ha limitato l’uso dell’assegno aggiuntivo, vincolato fino ad oggi alle regole generali della card del reddito di cittadinanza.

Un problema che la Legge di Bilancio 2021, approvata alla Camera il 27 dicembre 2020, rivolve modificando il comma 6-bis, articolo 5 del decreto legge n. 4/2019.

Pensione di cittadinanza, dal 2021 niente vincoli sull’uso: le novità della Legge di Bilancio

Non servirà più l’atteso decreto attuativo per svincolare l’uso della pensione di cittadinanza dalle regole relative al reddito di cittadinanza. La Legge di Bilancio 2021 al comma 337 modifica quanto previsto dal decreto legge n. 4/2019.

L’obiettivo è semplificare le procedure e l’utilizzo della pensione di cittadinanza da parte di soggetti anziani, e a tal fine si prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2021, ai beneficiari della misura che siano anche titolari di altra prestazione pensionistica erogata dall’INPS, il beneficio sarà erogato in maniera cumulativa, per la quota parte spettante.

I titolari di pensione di cittadinanza non dovranno più rispettare i limiti di utilizzo della prestazione riconosciuta tramite la card RdC previsti dal comma 6, articolo 5, del decreto legge n. 4/2019.

In sintesi, la Legge di Bilancio 2021 cancella il divieto di prelevare un importo mensile superiore a 100 euro per singolo individuo, da moltiplicare per la scala di equivalenza, il vincolo di un solo bonifico per il pagamento dell’affitto o per il pagamento del mutuo, così come le ulteriori limitazioni previste per le spese consentite e quelle vietate in relazione all’utilizzo del reddito di cittadinanza.

Una liberatoria attuata mediante l’integrazione della misura nell’assegno pensionistico e che si applicherà nei limiti della quota di propria spettanza, considerando che anche la pensione di cittadinanza (così come il reddito di cittadinanza) è erogata in relazione ai componenti del nucleo familiare.

Non solo pensione di cittadinanza: nella Legge di Bilancio 2021 nuove risorse anche per il RdC

Agli aggiustamenti relativi all’utilizzo della pensione di cittadinanza, la Legge di Bilancio 2021 affianca il rifinanziamento complessivo della misura.

Il reddito di cittadinanza viene rifinanziato per il periodo tra il 2021 ed il 2029, con la seguente dotazione:

AnnoFondi
2021 196,3 milioni di euro
2022 473,7 milioni di euro
2023 474,1 milioni di euro
2024 474,6 milioni di euro
2025 475,5 milioni di euro
2026 476,2 milioni di euro
2027 476,7 milioni di euro
2028 477,5 milioni di euro
2029 477,3 milioni di euro

Un rifinanziamento senza modifiche: non cambiano requisiti e regole per l’accesso al reddito di cittadinanza.

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