Flat tax in crescita per i pensionati esteri: chi può applicare l’imposta del 7 per cento

Crescono i pensionati esteri trasferiti in Italia che applicano la flat tax del 7 per cento. L'Abruzzo la regione più attrattiva, con un totale di 88 nuovi residenti. I dati sono stati forniti dal MEF nel corso delle risposte alle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 31 maggio. Focus sui requisiti per l'applicazione della tassazione ridotta

Flat tax in crescita per i pensionati esteri: chi può applicare l'imposta del 7 per cento

La flat tax per i pensionati esteri continua ad attirare nuovi residenti nelle regioni del Sud e del Centro Italia.

Sono un totale di 286 i contribuenti interessati dall’applicazione dell’imposta sostitutiva IRPEF del 7 per cento, un numero contenuto ma in costante crescita se si confronta il dato relativo al periodo d’imposta 2021 con quello dei due anni precedenti, nei quali la flat tax ha interessato prima 61 e poi 159 soggetti.

I dati arrivano dal MEF, nella risposta all’interrogazione fornita in Commissione Finanze della Camera il 31 maggio 2023.

Flat tax in crescita per i pensionati esteri: 286 nuovi residenti, in testa Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna

Introdotta dalla Legge di Bilancio 2019, la flat tax per i pensionati esteri è l’imposta sostitutiva IRPEF introdotta con il fine di attrarre nuovi residenti nelle regioni del Sud Italia.

Prevista inizialmente in caso di trasferimento in comuni del Mezzogiorno con popolazione fino a 20.000 abitanti, la tassazione ridotta al 7 per cento è stata estesa ai comuni colpiti dagli eventi sismici di 2009, 2016 e 2017, ampliandosi quindi a parte dei territori del Centro Italia, sempre nel rispetto del limite di popolazione residente.

Nell’ambito delle interrogazioni del 31 maggio presso la Commissione Finanze della Camera sono stati forniti i dati relativi all’applicazione della flat tax del 7 per cento.

Nel corso di tre periodi d’imposta presi in esame, il numero di titolari di pensione estera che hanno trasferito la propria residenza beneficiando dell’imposta ridotta sono stati 286, sulla base delle dichiarazioni dei redditi 2022. Nel periodo d’imposta 2020 erano 159, mentre per il primo anno d’applicazione ad accedervi sono stati 61 contribuenti.

A livello regionale, sono Abruzzo, Puglia e a seguire Sicilia e Sardegna i territori più attrattivi, con un totale rispettivamente di 88, 58, 45 e 37 nuovi residenti appartenenti alla categoria dei pensionati esteri trasferitisi nel corso del 2019, 2020 e 2021.

REGIONE* Anno d’imposta 2021Anno d’imposta 2020Anno d’imposta 2019
Piemonte * * *
Valle d’Aosta * * *
Lombardia * * *
Liguria * * *
Trentino Alto Adige (P.A.Trento) * * *
Trentino Alto Adige (P.A.Bolzano) * * *
Veneto * * *
Friuli Venezia Giulia * * *
Emilia Romagna * * *
Toscana * * *
Umbria * * *
Marche 7 * *
Lazio 4 4 *
Abruzzo 88 46 17
Molise 5 * *
Campania 23 18 8
Puglia 58 33 15
Basilicata 5 * 4
Calabria 11 8 *
Sicilia 45 24 6
Sardegna 37 19 6
TOTALE 286 159 61

* Nella banca dati statistica si considera la residenza fiscale al 31 dicembre dell’anno di presentazione della Dichiarazione, pertanto possono esserci delle differenze rispetto alla residenza riferita all’anno imposta. Le frequenze inferiori alle quattro unità sono state omesse per motivi di riservatezza.

Sul fronte invece dello Stato estero di appartenenza, i pensionati trasferitisi in Italia beneficiando della flat tax del 7 per cento sono originari di Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Francia e Paesi Bassi.

Flat tax pensionati esteri, i dati del MEF
Interrogazione n. 5-00929 De Palma: Dati relativi al regime di imposta sostitutiva per i titolari di redditi di pensione estera che trasferiscono la residenza fiscale nel Mezzogiorno

Flat tax pensionati esteri: chi può accedere alla tassazione ridotta del 7 per cento

L’applicazione della flat tax con aliquota del 7 per cento è rivolta ai titolari di reddito da pensione di fonte estera che trasferiscono la residenza in Italia e l’imposta sostitutiva si applica non solo ai redditi di natura pensionistica, ma a tutti quelli percepiti all’estero.

I requisiti specifici da rispettare per beneficiare della tassazione ridotta sono i seguenti:

  • essere non residente in Italia per un tempo almeno pari a cinque periodi di imposta precedenti l’inizio di validità dell’opzione;
  • la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l’ultima residenza fiscale prima dell’esercizio di validità dell’opzione deve rientrare tra quelle in cui sono in vigore accordi di cooperazione amministrativa nel settore fiscale.

La flat tax del 7 per cento si applica per i nove periodi d’imposta da quello in cui è esercitata l’opzione. La scelta di assoggettare i redditi prodotti all’imposta sostitutiva si esprime in dichiarazione dei redditi.

Da considerare anche le ipotesi di decadenza dal regime della tassazione piatta: non solo se vengono meno i requisiti, ma anche in caso di omesso o parziale versamento della flat tax del 7 per cento si ritorna alla più severa IRPEF.

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